Una scoperta importante

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"Devi sapere che questa persona è speciale, estremamente speciale. È molto rispettata nel nostro campo, d'altronde è la migliore."
Per la prima volta vidi il rispetto e l'ammirazione per questa persona nel suo sguardo, questa persona doveva essere davvero speciale, ma questo alimentatava ancora di più la mia curiosità. Mi dissi di dover portare pazienza, presto avrei scoperto tutto.

"È a lui che dobbiamo quello che siamo noi oggi, è a lui che noi dobbiamo il nostro addestramento da spie professioniste e non smetteremo mai di ringraziarlo abbastanza per questo. Se però da una parte può essere una persona molto importante è anche vero che tutte le persone molto importanti e particolarmente potenti hanno dei nemici. Lui non fa eccezione."
"Chi sono questi nemici?"
Chiesi trepidante. Sapevo che forse era meglio stare zitta, ma la curiosità mi uccideva.
"Ma quanto siamo impazienti ragazzina."
Ed ecco che gli ricompariva quel maledetto ghigno sulla faccia. Trattenni a malapena gli insulti che gli avrei voluto lanciare e mi limitai a dire senplicemente:
"Non. Chiamarmi. Ragazzina."

"Va bene ragazzina, va bene. Dunque, dove ero rimasto? Ah si... Anche lui non faceva eccezione, perché aveva molti nemici, ma uno in particolare gli diede molto filo da torcere."

"Lui e la sua organizzazione presero a colpire i migliori agenti presenti nella nostra. Miravano a indebolire il nostro sistema, in modo che al momento della battaglia cedessimo subito, dandogli ciò che voleva. Sfortunatamente per lui non andò così. Ce ne accorgemmo in tempo e riuscimmo a fermarlo, ma lui giurò vendetta contro di noi."
"E quindi? Io che centro? Perché sono in pericolo?"
Ero più curiosa che spaventata e la cosa non era normale.
Dopo tutto quello che era successo avrei dovuto avere un minimo di paura, ma no, ovviamente devo essere così curiosa da fregarmene altamente del pericolo in cui mi stavo cacciando.

"Una cosa alla volta ragazzina, non devi sapere tutto subito, non è necessario. So che sei curiosa e impaziente, ma saprai tutto a tempo debito, non prima. Incontriamoci domani sera, stessa ora, stesso posto. Cerca di non farti scoprire da nessuno e forse potrò dirti qualcosa di più. Ora devo andare. A presto ragazzina."
Non ebbi nemmeno il tempo di ribattere che lui aveva già aperto la finestra ed era saltato giù.

Restai immobile a meditare sulle sue parole, fin quando uno spiffero d'aria gelata non mi riscosse. Mi affrettai a chiudere la finestra e a tornate in camera, cercando di fare meno rumore possibile. Scesi le scale e percorsi tutti i corridoi per tornare in camera. Aprii la porta ed entrai, richiudendola con cautela. Speravo di poter andare a dormire, di riposarmi e riflettere su ciò che mi aveva detto Andrea, ma a quanto pare le sorprese non erano ancora finite.

"Si può sapere dove cavolo sei andata girando a quest'ora della notte?"
Mi girai di scatto, trovandomi davanti a un paio di occhi molto arrabbiati. E ora? Cosa mi sarei dovuta inventare, per spiegare il perché ero in giro per i corridoi in piena notte?

Spazio Autrice
Ciao a tutti bella gente! Ammettetelo che vi sono mancata 😏😎
Se ve lo state chiedendo, si, questo è un capitoletto tutto per voi e se vi state chiedendo anche questo no, non sono tornata a scrivere, rimango sempre dell'idea di dover riscrivere la storia, ma al mio cervellino girava per la testa l'idea di fare un ultimo piccolo capitolo, per non lasciarvi con l'acqua alla gola e quindi eccomi qui!
Intanto voglio anche approfittarne per dire che ho indetto un concorso sul mio profilo, quindi se qualcuno vuole partecipare è il benvenuto!
Detto questo, vi amo di bene e vi ringrazio per tutto.
Con affetto,
La vostra pazza scrittrice❤

Ps. Scusate per eventuali errori

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