Savignano, 5 luglio 2015

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Non riesco a trovare aggettivi adatti per descrivere la giornata di ieri. È stata più che favolosa, ma allo stesso tempo stravagante.
Mi hanno fatta entrare nel backstage, dietro al palco, ma ho dovuto inventare una scusa con le mie amiche. Spero non se ne siano accorte: non gli ho mai raccontato che ci stiamo sentendo, potrebbero prendersela, o magari vorrebbero il numero per conoscerlo (il sogno di ogni fan); gli ho promesso che non avrei parlato a nessuno della nostra amicizia e, piuttosto che perderlo, preferisco mantenere il segreto.
L'ho aspettato a lungo dietro quel palco, nel frattempo le mie amiche continuavano a chiamarmi chiedendomi dove fossi e io inventavo scuse sempre più stupide finché non l'ho visto scendere dal camioncino con la sua bandana blu legata intorno alla fronte.
Non appena mi ha vista mi ha salutata e mi ha fatto uno splendido sorriso.
E che sorriso.
Ho sentito perdere qualche battito, mi fa sempre lo stesso effetto questo ragazzo.
Temevo non mi avrebbe tenuta per niente in considerazione, invece ci siamo abbracciati e fatti tantissime foto, foto che un tempo sognavo di avere. È stato dolcissimo e non mi ha mai messa da parte, nonostante dovessero aggiustare qualche dettaglio tecnico.
Mi ha fatto conoscere anche gli altri ragazzi della band: non li facevo così simpatici!
Non appena sono saliti sul palco per le prove io sono tornata dalle mie amiche e loro mi hanno tempestato di domande, raccontandomi di una ragazza che, nel backstage, stava continuamente appiccicata ad un ragazzo simile a Lorenzo.
In quel momento ho avuto paura che avessero scoperto tutto, ma fortunatamente non mi hanno detto altro.
Durante le prove mi ha fatto mille sorrisi, li ho ancora tutti impressi nella mia mente: dei ricordi bellissimi.
Successivamente sono tornati in hotel e lui, di nascosto, mi ha lasciato la sua bandana che poi io ho legato in fronte. Alla fine me l'ha regalata: ora è qui, legata al mio polso e ogni volta che sento la sua mancanza la avvicino al viso e quel vuoto un po' si riempie.
Dopo il concerto, che è stato strepitoso, l'ho seguito nell'hotel di cui mi aveva lasciato il nome e, non appena le fan se ne sono andate, sono entrata nella hall.
Abbiamo parlato, proprio come facciamo sempre, ma questa volta lo guardavo negli occhi.
È come lo avevo sempre sognato, accidenti, ma può non avere dei difetti?
I continui abbracci, i baci sulla guancia, gli sguardi, le boccaccie, le risate. È stato tutto così meraviglioso: lui, lo è.
Oddio, ma di chi mi sto innamorando?
Una fan non può innamorarsi del suo idolo.
Ma io sono ancora una semplice fan?

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