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Lo voglio elegante, colto, simpatico, bello ovviamente, di quelle bellezze da capire. Non il solito belloccio, ma quel bello particolare, che magari ha un difetto enorme che però gli sta da Dio. E poi non deve esser bello a prescindere, deve essere bello per me, che è ben diverso.
Poi lo voglio brillante, simpatico ma anche riservato. Non timido, perché i timidi accanto a me spariscono, e nemmeno esuberante: per quello basto io. Lo voglio pensieroso, innamorato, pieno di passioni. Passioni che deve in parte trasmettermi, e vorrei condividere con lui le esperienze più belle e quelle più brutte. Voglio sapere che c'è quando sto male così come quando sto stappando una bottiglia per festeggiare un mio successo, e il suo sorriso deve essere sfondo e protagonista di ogni attimo meraviglioso che questa vita avara mi regala. Deve capirmi ma non troppo, perché per la comprensione totale mi bastano gli amici. Voglio che sia un mix di mistero e sicurezza, di fascino e tenerezza. Voglio potermici scontrare per affilarmi le unghie, ma non troppo, perché le storie sono fatte anche di litigi, non solo di quelli.
Voglio viaggiare tanto in lui, perdermi nei suoi occhi e ritrovarmelo accanto su di un treno per una città d'arte di cui io conoscerò a memoria la guida, ma in cui mi perderei al primo incrocio se non ci fosse lui a guidarmi. Voglio che sia curioso, che abbia in sé la sete del sapere, del conoscere, dello scoprire, e che usi questa dote meravigliosa anche per scandagliare la mia anima. Perché non c'è nulla di più bello dello scoprirsi tramite gli occhi degli altri.
E così poi creare assieme una routine che routine poi non sarà, perché, per chi si ama, ogni giorno è un foglio bianco in cui scrivere una storia semplice ma indelebile. Vorrei potermi fidare di lui, percepire il suo amore forte al punto da mettere a tacere tutti i cattivi pensieri, le ansie e le preoccupazioni. Perché una vita a due è una vita splendida ma comporta tanti rischi e tantissime responsabilità. L'amore è doppio: da una parte godi di quel che hai, dall'altra soffri per la paura di perderlo.
Io non so se quest'uomo esiste, se mai lo incontrerò e se un giorno potrò rileggere queste righe e pensare "Cazzo, sono stato proprio fortunato".
So solo che non scendo a compromessi e che mai lo farò: né con la vita, né col destino, né con la sfiga. Mi posso accontentare di una casa più piccola, di un pranzo meno buono, di una macchina meno veloce. Ma in amore no, non mi accontento.
L'amore per me è questo. O così, o niente.

[Antonio Andrea Pinna]




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