Savignano, 15 febbraio 2016

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Non credo di aver mai provato tutte queste sensazioni in una sola giornata.
è stato quasi assurdo.
Questa mattina, come ogni lunedì, ho affrontato le ore scolastiche con difficoltà, e la situazione che si era creata tra me e Lorenzo mi aveva ridotta uno straccio. Sta di fatto che alla quarta ora non avevo nemmeno aperto lo zaino. Forse qualche professore mi avrà persino rimproverato, ma mentre ero accasciata sul banco, con il viso ricoperto dalle lacrime nascosto dalle braccia conserte, non ho sentito nulla: ero impegnata a soffrire.
Arrivata la quarta ora, matematica finanziaria, ho preso il quaderno e ho cercato di prestare un minimo di attenzione dato che è l'unica materia in cui la sufficienza è una meta lontana.
L'ultima ora, letteratura, l'unica ora piacevole della giornata.
Adoro questa materia, adoro le poesie, adoro studiare la vita di queste persone che ammiro infinitamente e da cui traggo tanta ispirazione.
Adoro trovare persone che, qualche secolo fa, hanno provato le mie stesse sensazioni.
Ne sono follemente innamorata.
Per circa quindici minuti sono riuscita a non pensare a lui.
Mentre stavamo leggendo una splendida poesia di Leopardi, il bussare alla porta della Luisa, la nostra bidella, ha interrotto la mia attenzione e mi ha riportata sul mondo reale.
"Pagliarani deve uscire, che la cercano qui fuori"
Ho pensato che mi volessero in segreteria per risolvere qualche piccolo problema burocratico oppure per ridarmi i soldi rimasti incastrati nella macchinetta qualche giorno prima, o ancora un professore che volesse chiedermi qualcosa, qualsiasi cosa.
Il professore di italiano mi ha dato il permesso di uscire dalla classe e, non appena ho chiuso la porta e mi sono voltata per vedere chi mi stesse cercando l'ho odiato per avermi acconsentito di uscire.
Mi sarei aspettata qualsiasi cosa, qualsiasi persona, all'infuori di lui.
Subito mi sono messa sulla difensiva, sorpresa dalla sua presenza.
Ha cominciato a dirmi di volermi parlare, di ascoltarlo, di lasciarlo raccontare, ma ero troppo delusa da lui, arrabbiata, triste, frustrata che ho cominciato a ripetergli di andarsene, di lasciarmi stare, di non volerlo rivedere mai più.
Ancora mi sto chiedendo se davvero io non lo volessi rivedere mai più. È proprio questo, quello che voglio?

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