Capitolo 6

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Pop-corn?


- Sei sicura Pucca? Se vuoi vado io, non ti devi disturbare! -

- No. No! Mi fa piacere. Voi rimanete pure, vado io a prendere i pop-corn -

Ching cercò di ribattere, ma alla fine lasciò perdere. Quando Pucca aveva qualcosa in testa niente poteva bloccarla, se non sè stessa.

Era appena scattato l'intervallo a fine del primo tempo e Pucca si era alzata dal suo posto per andare a prendere un'altra confezione di pop-corn (visto che la precedente era stata selvaggiamente divorata da Abyo).

- Oh cospiterina! - esclamò la giapponese sconvolta.

Da quanto vedeva non era stata l'unica ad avere l'idea di andare a prendere qualcosa durante l'intervallo; infatti dinanzi a lei si estendeva una lunghissima fila (della quale un bel 70% era composto da omini rosa e blu).

Con un sospiro, si mise in fila ed aspettò il suo turno.

" Tanto non ci vorrà mica così tanto " pensò Pucca guardando distrattamente l'ora sul display del telefonino.



10 minuti più tardi, Pucca era uscita vittoriosa dalla sua impresa, e ciò lo doveva ad una quindicina di omini che, stanchi di stare in fila, avevano lasciato i loro posti.

- Eccoti finalmente! -

Una voce alle sue spalle la fece sobbalzare dalla sorpresa.

Si voltò trovandosi davanti, in tutta la sua bellezza, Garu. Un Garu dall'espressione alquanto spazientita.

" Garu? " si chiese, confusa " Che lo abbia mandato Ching a cercarmi? "

- Ma dove eri finita, si può sapere? - chiese il ragazzo spazientito, incrociando le braccia al petto.

Pucca alzò il sopracciglio destro, in modo di far trapelare la sua confusione - Ero a fare le fila per questi - e gli mostrò il barattolo in cartone che stringeva tra le mani.

Era solamente andata a prendere da mangiare; non ci vedeva niente di strano.

Garu diede una fugace occhiata al barattolo che stringeva la giapponesina, e si voltò dandole le spalle.

- Muoviamoci. Il film ricomincerà a momenti ed è meglio se ci diamo una mossa - le spiegò brevemente con tono di voce freddo.

Lei annuì e prese a seguirlo silenziosamente, sgranocchiando di tanto in tanto alcuni pop-corn. Pucca approfittò di quella situazione per osservare Garu da più vicino; il naso dritto, la mascella squadrata e i capelli neri liberi che si muovevano seguendo il suo passo.

Era possibile che fosse diventato ancora più bello?

Era solo una sua impressione?

La giapponesina si sentì molto stupida per i suoi pensieri.

Era ritornata con la convizione di non pensare più a Garu e di poter finalmente andare avanti ... ma si ritrovava a punto a capo ancora una volta.

Forse era davvero più stupida di quello che credeva.

- Ragazzi biglietto -

- Cosa? - chiese Garu osservando il ragazzo che aveva davanti con un sopracciglio alzato - Cos'è questa storia? -

- Mi dispiace, ragazzi. Se non avete il biglietto con voi, non posso farvi entrare. Capita durante le proiezioni che certa gente si intrufoli nelle sale senza biglietto, e a noi tocca controllare tutti quelli che entrano - spiegò il ragazzo facendo però innervosire Garu che, passatosi una mano sul viso, riprese a parlare.

A new Pucca || PuccaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora