Adel preparò in fretta e furia lo zaino. Erano le 4 di mattina, e l'autobus lo aspettava mezz'ora più tardi. Prese i due biglietti, una sciarpa, i fumetti da far autografare, le sue amatissime cuffie e i biglietti. L'unica cosa che mancava era il permesso di sua madre. Il ragazzo trattenne una risata al pensiero.
L'aria condizionata dell'autobus gli dava fastidio, ma non la spense comunque. Il clima di pace era proprio quello che ci voleva. Il pullman era pieno di ragazzi con i propri amici e bambini con i propri parenti.
"Non ne ho bisogno" si ripeteva Adel "Sono diverso, in fondo."
Il clima di pace si spezzò quando entrò una ragazza molto particolare.
La prima cosa che si notava di lei erano i fluenti capelli rosa candido (ovviamente tinti) raccolti in due code, una papala nera con un simbolo che ricordava un teschio e delle cuffie nere con lo stesso motivo. Queste ultime erano collegate al suo telefono grazie a un cavetto, di un verde del tutto diverso dal colore delle cuffie. A un secondo sguardo, si notavano delle occhiaie, non marcate come quelle di Adel, ma più leggere, e questo particolare, pensò il ragazzo, le donava molto. Indossava una felpa pesante di colore rosso e dei pantaloni della tuta lunghi.
Adel restò a fissarla per qualche secondo. La ragazza si avvicinò a lui, indicando il posto vuoto vicino al ragazzo per chiedere se fosse occupato, poi, davanti a una risposta negativa, si sedette. Entrambi si sorpresero del fatto che ci fosse qualcun'altro oltre a loro che fosse rimasto solo in una gita fuori città, ma decisero di rimanere in silenzio. Quando l'autobus partì, la ragazza selezionò un brano dal telefono, e iniziò ad ascoltarlo a un volume così alto che Adel riuscì a sentire chiaramente le parole. Tuttavia non gli dispiaque per nulla, in quanto riuscì a riconoscere il brano: una sigla con un motivetto molto carino di un vecchio cartone animato. Si ricordò quindi di avere anche lui quella musica scaricata. Gli parve una buona idea selezionarla e metterla a tutto volume. Come risposta a questa azione ebbe un ghigno da parte della ragazza e varie occhiatacce da parte degli altri passeggeri. Entrambi risero, ed abbassarono la musica. Poi la ragazza porse la mano ad Adel, e disse:
"Sunny, 13, periferia"
"Adel, 13, centro" rispose il ragazzo stringendole la mano.
Dopo di che, selezionò "Shuffle" nella playlist e si addormentò con un sorriso.
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Novembre - Ottobre
AdventureUna storia abbastanza leggera sul cambiamento radicale di un preadolescente. È la mia prima storia, ma cercherò di impegnarmi. Grazie della lettura!