Novembre - Ottobre

Timeline e scheletri

"Prendi tempo" fece Sunny in labiale.
"Deve esserci un malinteso. Non conosco nessun Adel Daltier." disse il ragazzo mentendo chiaramente.
"Beh, la descrizione fatta da tua madre ricorda molto la tua faccia. E aveva detto che ti avremmo trovato qui." continuò il poliziotto.
Adel guardò nervosamente Sunny. Qualunque cosa stesse facendo con la testa tra le mani, l'unica cosa che il ragazzo poteva fare era fidarsi di lei.
"Scusi? Ho avuto il permesso di mia madre per venire qui."
"Non ci risulta. E poi i minorenni devono essere accompagnati."
Sunny fece un cenno ad Adel. Si trattava solo di prendere tempo nel modo giusto.
"Infatti qui c'è mio zio. Bisogna solo trovarlo, è sicuramente in giro da qualche parte, lo stavo cercando. Mi aiuta?"
Appena il poliziotto fece un cenno e si voltò, Sunny prese il braccio del ragazzo e lo trascinò via correndo.
Il poliziotto si voltò dopo un paio di secondi, quando i ragazzi erano già a qualche metro di distanza.
"Dove stiamo andando?" chiese il ragazzo con voce affannata.
"Tu seguimi e basta!"
Si diressero verso l'uscita della fiera. Man mano che proseguivano il posto diventava sempre più deserto. Sunny si bloccò di scatto, ghignando. Adel si domandò cosa stesse facendo. Stava fissando... un tombino? La ragazza si abbassò, sollevando il tombino e facendo cenno ad Adel di entrare. Appena dentro le fogne, Sunny indicò una direzione. Arrivati ad un'altra scala, la ragazza fece cenno di aspettare, salì la scala e tolse il tombino, poi scese di nuovo e andò verso la direzione opposta. Adel si domandò cosa stesse facendo, ma la seguì ugualmente. Dopo una ventina di minuti di cammino, la ragazza indicò una scaletta, e iniziò a scalarla. Adel si ritrovò in un piccolo parco deserto che doveva essere il giardino di una scuola. Si sedettero entrambi sotto un albero, asciugandosi il sudore.
"Spiegami. Come. Hai. Fatto." disse il ragazzo con una voce a metà tra l'affannato e lo stupito.
"Beh, suppongo di doverti delle spiegazioni. Conosci la teoria delle timeline?"
"Ne ho sentito parlare, ma non ho mai approfondito."
"Allora. Una timeline è un universo, caratterizzato dalle nostre scelte."
Sunny disegnò una linea sul terreno.
"Ogni volta che uno di noi fa una scelta, si creano due o più timeline, ognuna delle quali è derivata dalla scelta che facciamo."
Continuò la linea, dividendola in due parti.
"Però ogni volta che uno di noi fa una scelta contemporaneamente a un'altra persona, si creano differenti combinazioni di scelte."
La figura iniziò a prendere forma.
"Le scelte che possiamo fare sono condizionate dal nostro passato, e da altre scelte."
Prolungò il disegno all'inizio della linea con delle biforcazioni.
"Quindi, con l'insieme delle ramificazioni create dalle combinazioni di scelte..."
Ripassò le linee.
"... formiamo l'albero invernale che è la vita."
"Ok, grazie della spiegazione, ma non hai risposto alla mia domanda."
"Fin da piccola mi piaceva immaginare le varie scelte, e le varie timeline. A dire la verità, facevo solo quello, continuamente. Calcolavo ogni imprevisto possibile e le proprie conseguenze."
Adel immaginò una bambina di pochi anni che rifletteva sulla struttura dell'universo e soppresse una risata.
"Facendo ciò, sono diventata molto brava. Ora sono in grado di calcolare il percorso più probabile e sicuro da fare. Ho pensato che la zona dell'uscita sarebbe stata pressoché vuota in quanto la fiera è appena iniziata. E ho immaginato che in una zona del genere ci fossero sicuramente bagni e quindi tombini. Poi ho pensato alla direzione nella quale i nostri inseguitori sarebbero andati, ed ho aperto un tombino in quella direzione, per depistarli. E poi, guardando dove le scale si facevano più rare, ho dedotto che l'area della fiera fosse finita, quindi sono salita, ed eccoci qui."
Adel aveva la bocca spalancata. Quella ragazza aveva calcolato tutto in pochi secondi. Ma non aveva ancora tutto chiaro.
"Perché sei tornata indietro quando hai sentito quella canzone?"
"Beh, diciamo che ho molti scheletri nell'armadio."