Il pullman arrivò a destinazione 5 ore dopo. Adel si svegliò di colpo. Metà dei passeggeri erano già usciti. Si guardò intorno, ma non c'era traccia della ragazza. Uscito, il ragazzo si diresse, dopo una fila di qualche ora, allo stand di vendita biglietti per la presentazione di Stan Lee. La coda era chilometrica, ma per un personaggio del suo calibro ne valeva la pena. Appena spese i 5€ per il biglietto, scoppiò in una risata isterica. Quel biglietto falso non valeva nemmeno i soldi per la carta. La stampa era fatta bene, notò Adel, ma la mancanza del simbolo del marchio registrato, il prezzo così ridotto e soprattutto la mancanza di un'edizione deluxe da collezione del biglietto, faceva seriamente dubitare della presenza di Stan Lee in una fiera del fumetto nazionale.
In uno scatto nervoso, il ragazzo scostò lo stand con un calcio.
"Chi devo ringraziare per questo sgorbio?"
L'unica risposta che ebbe furono passi, rapidi e fulminei, quasi a ricordare un ladro professionista. Chi stava rifornendo lo stand scappò via. Adel iniziò a correre verso la fonte del rumore. Chiunque fosse, era troppo veloce per lui. Non aveva possibilità di raggiungere il truffatore, ma...Skeleton you are my friend
But you are made of bone
And you have got no flesh and blood
to help protect the boneUn telefono cadde per terra. Adel non l'aveva mai sentita prima.
Skeleton we have been friends for years
And you have seen me through
some trials and tribulations
And some tears...
But everybody thinks i'm weird...Il truffatore si voltò di scatto. Aveva un impermeabile fin troppo grosso per lui.
Probabilmente pensava avesse dei poliziotti alle calcagna. Adel non ne aveva chiamati solo perché avrebbe avuto problemi dopo l'arresto del criminale.And I should've know
That it wouldn't be long
Until you, you've got me standing
In an awkward position...
with unwanted attention
and a need for explanation.
And it's not I'm letting go of you
But I don't know what to do...Il truffatore stava tornando indietro.
Raccolse il telefono e si tolse il cappotto.
I capelli rosa di quella ragazza si sarebbero riconosciuti ovunque.
"Non tornare a riprendere ciò che hai rubato e perso. Non farti commuovere da nulla. Non affezionarti a nessuno."
Sunny stava piangendo.
"Beh, immagino sia finita, Adel. Probabilmente avrò una decina di pistole puntate addosso."
Alzò le mani.
"Beh, è imbarazzante." rispose Adel "Ma non ho chiamato nessuno."
Sunny sbiancò.
"Bel tentativo, comunque. La prossima volta ricorda-"
Una presenza apparve alle spalle di Adel.
"Eccoti qui. Finalmente ti abbiamo trovato..." pronunciò solenne il poliziotto.
"... Adel Daltier."
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Novembre - Ottobre
AdventureUna storia abbastanza leggera sul cambiamento radicale di un preadolescente. È la mia prima storia, ma cercherò di impegnarmi. Grazie della lettura!