25 Novembre

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Sua madre lo stava sgridando di nuovo. Adel odiava quando faceva così. Secondo lui non era giusto.
Insomma, ok che era scappato di casa, ok che era rimasto a dormire nel cimitero sulla collina, ma era comunque andato a scuola la mattina dopo.
Certo, non era la prima volta che scappava, ma si chiese, come ogni volta, perché fosse ritornato. Sapeva che lo aspettavano solo una madre menefreghista, una camera fredda e un pasto preparato alla bell'e meglio, ma continuava a tornare ogni volta che scappava. Era il bisogno di cibo che lo spingeva a rincasare? I suoi libri? Il suo computer? No, sapeva bene che non era quello. Tornava ogni volta per un'altra ragione, che nemmeno lui si sapeva spiegare.
"Questa è l'ultima volta!" Continuò sua madre "Alla prossima chiamo i servizi sociali!"
In cuor suo, nemmeno lei sapeva perché "quel piccolo demonio" ritornasse sempre da "quel posto maledetto", e, sinceramente, nemmeno le importava.
Guardando a terra, Adel si incamminò verso camera sua senza dire una parola, non ascoltando nemmeno la ramanzina, che ormai era diventata l'ultimo dei suoi pensieri. Passando per il corridoio, si guardò allo specchio, e notò che i suoi capelli corvini erano cresciuti ancora. Tutto sommato era un ragazzo carino, di corporatura slanciata e occhi chiari. Quell'aspetto da damerino dato dai mocassini neri che si ostinava a portare sempre, però, si contrapponeva alle profonde occhiaie che marcavano il suo viso. Entrato in camera, accese il computer e si sedette. Ormai era solito passare le giornate così, giocando a videogiochi o leggendo libri, non uscendo mai di casa.
Va detto anche che il ragazzo non aveva amici, o almeno non considerava come tale nessuno dei suoi coetanei.
Era sempre stato infatti molto più intelligente delle persone che lo circondavano, e per questo non aveva mai nemmeno provato a legare con nessuna.
Entrò quindi su Facebook, guardò le notizie degli scrittori che gli interessavano e poi posò gli occhi su una notizia interessante, che lo fece rimanere a bocca aperta per almeno una decina di minuti.
Il suo disegnatore e scrittore preferito, il celeberrimo Stan Lee, creatore della Marvel, sarebbe stato ospite al Lucca Comics, la fiera del fumetto, l'unico posto dove Adel si sarebbe sentito a suo agio.
Si rigirò tra le mani i due biglietti della fiera, e trattenne a stento una lacrima. Altri due giorni e finalmente sarebbe partito. I giorni seguenti sarebbero stati tutto ciò che il ragazzo avesse mai desiderato. Non vedeva l'ora.

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