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Prima Leo riesce a farti assumere in quel McDonald's del centro, poi lo vedi che ti stringe un cappio al collo e ti dice che non voleva che andasse a finire così. Prima però tu e Leo eravate come Elwood e Joliet Blues. E tutti a rodersi il fegato quando vi vedevano.
Con la corda del cappio che si stringe intorno alla gola, Leo dice: "Devi credermi, non volevo."
Con la coda dell'occhio vedi i pantaloni costosi che avete comprato insieme. Ormai sai tutto quello che c'è da sapere sui pantaloni. Origine, storia, caratteristiche, modelli. Se ti chiedono perché si chiamano pantaloni tu rispondi che è il nome che quei finocchi dei francesi hanno dato a un tipo di pantalone largo che usavano i veneziani. Lo hanno chiamato pantalone in omaggio a Pantalone, il personaggio della Commedia dell'arte. Che fantasia questi francesi. C'è pure chi li chiama calzoni, e il merito è ancora dei francesi che a volte li chiamavano 'chausson' e 'caleçon' che significa qualcosa come 'grande scarpa', 'scarpone' e compagnia bella. Se sentite qualcuno chiamarli braghe è un cafone che, molto probabilmente non sa che i primi a chiamarli braghe sono stati i germani, adattando la parola latina 'bragae' che i romani usavano per indicare i pantaloni che usavano gli orientali e i barbari.
Tutto questo lo sai grazie a Leo. A cosa ti è servita, alla fine, tutta la filologia studiata all'università?
"È diventato necessario", diceo Leo. "Le cose stavano cambiando. Non va bene."
Deglutisci a fatica e gli dici: "Leo, tu devi farti aiutare."



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