Capitolo 4

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È buio, e l'unica cosa che mi circonda...è l'oscurità.
Ho paura....sono rimasta di nuovo sola, e stavolta non ci sarà nessuno che mi starà accanto.
All'improvviso, davanti a me appaiono le immagini di me da piccola, insieme ai miei genitori...a quei tempi sorridevo sempre...ma ora, è tutto diverso.
Provo ad avvicinarmi per sfiorare questo ricordo....

-Mamma....papà....- dico con voce incrinata, allungando una mano verso quell'immagine così chiara e luminosa.

Quando arrivo quasi a sfiorarla, tutto si dissolve, facendomi sussultare....i volti felici dei miei genitori scompaiono, lasciandomi lì...sola a guardare il nulla. I miei occhi si fanno lucidi, finché un'altra immagine mi appare davanti....stavolta quella di Mira.
Calde lacrime mi rigano il volto, facendomi rendere conto, che nemmeno la mia migliore amica...potrò mai più rivedere.

-Mira...no!- urlo con voce rotta dal pianto.

Anche lei....il ricordo di Mira....è scomparso.

-No!...non voglio rimanere sola!..-

Cado in ginocchio, e porto le mie mani davanti al volto...e piango, come mai ho fatto...sfogo la mia tristezza, il mio dolore e la mia solitudine in quei singhiozzi che rimbombano nel vuoto. L'oscurità mi avvolge ancora di più....aspetto solo di sprofondare.
All' improvviso, sento una voce a me famigliare....una voce profonda e decisa, alzo lo sguardo e vedo una figura in lontananza..
avvolto anch'esso dall'oscurità.

-...Yuki...- mi tende una mano, ma non riesco a vederlo.

Mi alzo e cerco di avvicinarmi.

-C...chi sei?!...-

Non risponde, rimane lì fermo a guardarmi....la sua voce mi è familiare ma non riesco a riconoscere l'intera figura, è troppo lontano.

-Chi sei?!...i..io, dove mi trovo?!- urlo con voce più decisa.

-...Vieni con me Yuki...-

-...c..che cosa?!...- chiedo incredula, ma che intende dire?! Dove vorrebbe andare?!

-Yuki...- mi chiama di nuovo.

Di colpo, una strana luce lo avvolge, facendolo scomparire lentamente...

-No!...aspetta!- dico cercando di corrergli incontro.

-No!...non andartene!! Ti prego!..-

La luce si fa sempre più luminosa, avvolgendo quella figura maschile completamente...

-No!...- urlo aprendo gli occhi di scatto...ho il respiro affannato, la fronte sudata e delle lacrime mi cadono dal viso...mi alzo dal letto e mi siedo, rendendomi conto che è stato solo un sogno...mi devo calmare.

Mi porto una mano al petto e stringo la maglia, cercando di regolarizzare il respiro. Mi asciugo le lacrime velocemente e ripenso a ciò che è successo.

-È stato tutto...un sogno...- dico con voce flebile.

-...Che sciocchezza...- sento all' improvviso.

Alzo lo sguardo e vedo Axer davanti alla finestra con le mani in tasca. Non mi ero nemmeno accorta della sua presenza, ed è la seconda volta che mi faccio prendere alla sprovvista da lui. Mi chiedo cosa ci faccia qui di prima mattina.

-Tutta questa agitazione per un sogno?...ridicolo...- dice rimanendo con lo sguardo fisso sulla finestra.

-...Qualche volta, nei sogni accadono cose di cui si ha timore...- dico con un filo di voce.

Filo rosso sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora