Capitolo 4: Credi di risolvere tutto con un bacio?!

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POV: Alex

Non ci potevo credere, le avevo confidato tutto quello che provavo per lei, il peso di doverle dire che era stato amore a prima vista era diventato insopportabile, non riuscivo a tenermi tutto dentro. È strano lo so, la conoscevo da un giorno e già non potevo stare senza Arielle.

Aspettai palpitante la sua risposta, non speravo in niente di esageratamente complesso, ma neanche in una risposta secca e monosillabica. Durante l'attesa immaginai come potesse rispondermi, cercai di costruire risposte per la maggior parte negative, almeno nel caso del suo rifiuto avrei sofferto un po' meno. Passò mezz'ora, poi 2 ore,aspettai a lungo... ma non ricevetti nessuna risposta.

Quella notte non riuscii a dormire, la passai interamente a piangere e a fumare sigarette. In 6 ore ne fumai 2 pacchetti, era la prima volta che mi accadeva. Spesso l'unica ragione per cui mi omologavo alla massa fumatrice era per la mia depressione. Ero deluso e arrabbiato allo stesso momento, come poteva comportarsi così? Le avevo donato il mio cuore e lei lo aveva frantumato in mille pezzi, come un bicchiere di vetro che cade sul pavimento.

La mattina dopo non dovetti neanche spendere il tempo per prepararmi,cambiai solo la t-shirt bianca con una nera, mi sistemai velocemente i capelli e uscii di casa. Il tragitto casa-scuola era abbastanza corto, quindi decisi di farlo a piedi. Camminavo a testa bassa, con gli occhiali da sole, in modo che nessuno potesse notare le mie occhiaie e gli occhi rossi causati dal sonno nullo, le cuffie nelle orecchie (da cui fuoriuscivano le melodie, a mio parere,incomparabili dei Queens of the Stone Age) e sigaretta appoggiata sul retro del mio orecchio destro. Feci pochi passi e sentii qualcuno che mi afferrava la mano. Era Arielle, il mio cuore incominciò a battere come un tamburo, nel vederla non sapevo se sorriderle o prendermela con lei...


POV: Arielle

Lo baciai, forse era arrabbiato con me, forse non gli importava nulla, forse il bacio era quello che stava aspettando, ma non mi importava...la risposta giusta a quel messaggio era questo. Il suo bacio aveva un sapore diverso, sapeva di fumo, ma era come se fosse dolce come il miele, la sigaretta che aveva sull'orecchio cadde a terra e, insieme a quella, anche gli occhiali da sole. Forse mi ero fiondata un po' troppo violentemente su di lui, ci mancava solo che gli facessi cadere anche lo zaino. Quel bacio durò qualche minuto,quando poi mi staccai e lo guardai negli occhi capii che quella notte non era stata una passeggiata per lui. 

Il suo sguardo triste e malinconico non fece altro che spingermi a baciarlo ancora. Questa volta però fu più corto. Alex si staccò e il suo sguardo da infelice e disperato si tramutò inferocito e terrorizzante.


-"Non mi degni di una risposta ad un messaggio per me importantissimo,quasi vitale e il giorno dopo credi di risolvere tutto con un bacio?!"

Aveva ragione, ero stata troppo egoista. Avevo pensato solo ed unicamente a me tralasciando i suoi sentimenti. Mi sentivo una persona orribile,come potevo esser stata così scema? Non mi meravigliai della sua polemica


-"Lo so hai ragione, sono stata ingiusta e poco rispettosa nei tuoi confronti. Non sapevo cosa rispondere, nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere. Come avrei potuto rispondere con un semplice messaggio alla dichiarazione della persona per cui ho perso la testa?Come potevo con dei semplici grafemi spiegare tutto ciò che provo per te? Come potevo esprimerti il mio amore attraverso uno schermo del cellulare?"

Non mi rispose, rimase in silenzio, il suo sguardo non lasciava trasparire niente, nessuna emozione, nessun sentimento, niente di niente. Ad un certo punto mi afferrò la mano e mi condusse verso la strada da cui stava venendo. La scuola era dalla parte opposta, ma lo lasciai fare, non mi importava, l'edificio d'eccezione della "NMGI"poteva aspettare.

Lo vidi prendere una stradina che portava verso una villetta. Prese un mazzo di chiavi che teneva nella tasca sinistra dei jeans e mi ci portò dentro...


POV: Alex

Entrati in casa mi accorsi della terribile puzza di fumo che c'era, quella notte non mi ero accorto di aver fumato così tanto, mi voltai verso di lei e la baciai.

 Lo ammetto, quel suo discorso mi aveva fatto sciogliere il cuore, ora sapevo che anche lei provava qualcosa di forte per me.

Continuavamo a baciarci, mi decisi così di fare il grande passo. Mi tolsi la giacca e la t-shirt ma Arielle decise di fermarsi. Restò immobile a guardarmi, poi capi ile mie intenzioni e incominciò a spogliarsi anche lei.

La sua camicia a quadri rossi e neri venne lanciata sul divano e i suoi leggins neri restarono sul pavimento. In intimo potei ammirare pienamente il suo seno 4 misura e i suoi glutei pieni e sodi, il suo corpo era la cosa più eccitante che io avessi mai visto, era perfetta. Notai però nel suo viso un leggero imbarazzo, così decisi di spogliarmi anch'io...


POV:Arielle

Indossava dei boxer blu attillati, e a dirla tutta, i miei occhi caddero subito lì. Era troppo eccitante, non aspettai un secondo di più e mi fiondai su di lui.

Mi condusse in camera sua e mi "spinse" sul letto. Mi incominciò a baciare sul collo e sentii le sue mani fredde slacciarmi il reggiseno, il cuore era ormai un motore a scoppio, la sua mano destra incominciò a palparmi il seno, quanto cazzo era eccitante.

Intanto io incominciai a levarmi gli slip e lui fece lo stesso. Eravamo completamente nudi, ero emozionatissima, ci guardammo intensamente negli occhi ,poi lo sentii entrare dentro di me; fu uno dei momenti più belli della mia vita.

Ci sapeva fare, i suoi movimenti erano lenti e passionali e io non riuscii a trattenere l'orgasmo, era fantastico. Mi lasciai trasportare, ogni suo movimento era un emozione, ogni suo bacio era un momento indimenticabile. Durò a lungo e alla fine ci lasciammo cadere esausti sul materasso. Alex mi lasciò dei piccoli succhiotti nel collo, facevano la loro porca figura, eravamo entrambi completamente fradici di sudore

-"Ti amo Arielle"


Quella frase aveva completato l'atto, era stata la ciliegina sulla torta.Questa volta sapevo perfettamente come rispondere

-"Ti amo anche io Alexander"



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