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Scampammo un altro pericolo, solo al pensiero della sguardo della madre di Jade mi faceva venire i brividi.

Intanto, una volta scacciata l'immagine terribile, la mia mentre si focalizzò sul meccanismo AZ.

Cosa poteva essere questo meccanismo AZ? Dovevo distruggerlo, così mi aveva suggerito Jade.

Eppure chi l'avrebbe mai detto: io che cerco di aiutare Jade. Il fantasma che ha sfasciato mezza famiglia. Ma basta pensare che non è colpa sua.

Ma ora circumnaviga ancora in questo posto impossessata, giusto? Quella era solo una scena del passato, o sbaglio?

Troppi intoppi frullavano nella mia mente, con la mia mano che era stretta a quella di Tommy.

"Come stai?" domandai mentre camminavamo per non so quale altra paurosa destinazione.

"Voglio la mamma, mi manca" mi disse, con un tono talmente docile ed innocente che i miei occhi si stavano riempiendo di lacrime, ma poi pensai che devo mostrarmi forte altrimenti non c'è via di scampo.

"Ascolta, Tommy. Ritorneremo a casa, io tu e papà, come una volta. Però devi promettermi di essere coraggioso, dobbiamo essere forti per riprendere papà e andarcene per sempre."

"Ma la nonna?" domandò.

Cavolo, pensavo avesse capito l'artefice chi è. E ora come glielo spiego?

"Emh... vedi, la nonna non può più tornare a casa con noi."

"E perché?" continuava a domandare.

Ora come me ne esco?

Improvvisamente un urlo attira la nostra attenzione. Strano a dirsi, ma quest'urlo mi ha salvato da una situazione complessa.

Corremmo, istintivamente, verso la provenienza di quest'urlo. E proveniva proprio dalla stanza in cui c'era tutta la discendenza di possessioni e dove c'era soprattutto la mia foto.

Aprimmo la porta e non vedemmo nessuno, solo foto attaccate al muro bianche e nere, come le avevo viste io.

"E questa stanza?" domandò Tommy mentre circumnavigava sul pavimento molto bello di quella stanza.

"Tommy resta vicino a me" dissi io da sorella maggiore.

Eppure non c'era la foto della nonna, se dice che è lei l'artefice di tutto ciò perché non c'è la sua foto? La discendenza parte da Julian O'Cool, poi di fianco a destra c'era una freccia che indicava la foto di un'anziana, una certa Katia Pemberton, poi ancora la foto di un signore, Artel Pishan, poi ancora una foto di una signora abbastanza giovane dal volto d'angelo, Ines Jewsh e così via fino ad arrivare alla foto in cielo di Jade e alla foto in basso mi... O dio, non c'è più la foto mia, come mai? 

Allora cos'era quell'urlo?

Riguardo bene tutte le foto e c'è un'analogia ben definita: le foto sono alternate, c'è un uomo ed una donna, un uomo ed una donna. Mai due donne discendenti o due maschi discendenti.

Quindi la prossima non posso essere io, perché c'è già Jade.

Considerando che in questo posto ci siamo solo io, papà e Tommy, auto escludendomi perché sono femmina, rimangono papà e Tommy.

Secondo criterio: chi ha l'anima più pura?

Sicuramente quella di un bambino. Allora questo vuol dire che...

Improvvisamente apparve la foto di Tommy sul pavimento dove era lui in quel momento. Il centro del pavimento si apre e Tommy cade giù.

"TOMMY, NOOOOO!"

**

Amici, si lo so. Ho aggiornato troppo in ritardo, scusatemi. Ma sapete le feste natalizie ecc.

Comunque da questo capitolo in poi vedremo diversi punti di vista: quello di Tommy, quello di Anne, quello del papà e quello della mamma.

Quattro persone divise per causa di forza maggiore, vogliono unirsi per riprendersi la loro felicità. Ce la faranno?

Al prossimo capitolo!


Horror Destination 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora