Lily e James

Richieste

Cap 8

Lily

Ero agitatissima, erano solo le 7.30 del mattino e tutti i Grifondoro del settimo anno erano nel corridoio per andare nell'ufficio del Preside che li aveva mandati a chiamare alle 6.30 del mattino! Non aveva dormito abbastanza, in più tutti avevano visto il mio "bellissimo" pigiama. Oddio che imbarazzo! Io e le ragazze ci siamo vestite in fretta e furia, ma pur sempre in modo ordinato considerato che dovevamo andare dal Preside!

Dopo vari giri ci troviamo di fronte al suo uffficio, ma mi viene in mente che nessuno di noi sa la parola d'ordine! Che disastro!

James:- Api Frizzole

E le porte si aprirono

Io:- Potter, come facevi a sapere la parola d'ordine?- gli chiedo con sguardo sospettoso

Sirius:- A me e a James la dicono il primo giorno, ormai si sono abituati ad averci sempre tra i piedi e si scocciano a dovercela dire ogni volta che combiniamo qualcosa

James diventa rosso e aggiunge:- Ma chissà, magari quest'anno me l'ha detta perché mi ritiene responsabile di entrare nel suo ufficio in caso di emergenza

Io:- E perché l'avrebbe detta anche a Black?- chiedo ridacchiando

Sirius:- Era un modo gentile e velato di sottointendere che non sono affidabile Evans?- Che primadonna! Come a solito la regina del melodramma finge di svenire offesa e io non posso fare a meno di ridacchiare. Entriamo, bussando, nell'ufficio. Ci accoglie il Preside con un sorriso gentile, ma noto che non è il solo!

James:- Mamma! Papà!

Sirius:- Dorea! Charlus!

E vedo i due andare ad abbracciare una donna con gli stessi occhi castani e gentili di James e un uomo coi suoi stessi capelli sparati ovunque, solo con qualche filino bianco. Accanto a loro c'è Malocchio Moody, lo riconosco da alcune foto che vengono pubblicate avvolte nella Gazzetta Del Profeta.

Moody.- Su ragazzini, a dopo le effusioni.

I due alzano gli occhi al cielo, evidentemente hanno già avuto a che fare con Malocchio.

Silente:- Miei cari ragazzi, vi ho chiamato qui oggi per una ragione- AL che noto che c'è anche la McGranitt, che sembra essere molto contrariata,esattamente come la madre di James - Come ben sapete là fuori c'è il pericolo, un uomo chiamato Lord Voldemort minaccia il mondo con la sua mania del sangue puro. Esiste una società segreta, L'Ordine Della Fenice, che vuole mettergli i bastoni tra le ruote. Siamo ancora pochi e abbiamo bisogno di moltimaghi dalla nostra parte, anche perché Voldemort ne ha già molti dalla sua.

Notai che, diversamente dagli altri, pronunciava il nome di Voldemort, molti avevano paura anche di quello, infatti notai che nel nostro piccolo gruppetto, ogni volta che Silente pronunciava quel nome, Peter e Alice sussultavano. A me non faceva ne caldo ne freddo, volevo ucciderlo esattamente come lui voleva uccidere me.

Silente:- Vorrei chiedervi di unirvi a noi miei cari ragazzi, ovviamente potete anche dire di no, sia chiaro, ma ormai avete l'età per scegliere.

Io:- io ci sto, qualunque cosa per fermare quel pazzo

James mi guardò sconvolto:- No, tu non ci stai

Io diventai subito rossa, tutti puntarono il loro sguardo su di noi compreso Silente che sembrava guardarlo con orgoglio insieme ai suoi genitori.

Io:- Perché non dovrei aiutare, Potter?

James:- Saresti costantemente in pericolo, già lo sei a scuola, figuriamoci nel campo di battaglia

Io:- Potter, non puoi decidere per me, io voglio aiutare, come hai sottolineato tu io sono costantemente in pericolo, ma anche voi, quindi non vedo il problema!

Mi stavo seriamente incazzando

James:- Lily, farò qualunque cosa per tenerti al sicuro, compreso ostacolarti se è necessario

Mi aveva chiamata Lily

Voleva tenermi al sicuro

Restai a bocca aperta ma riuscii comunque a dire:- Nessuno è al sicuro ormai, preferisco lottare e sapere di aver fatto il possibile, che aspettare ogni giorno che voi torniate senza sapere, fino all'ultimo, se siete sopravvissuti. Non potrei mai vivere in un mondo sapendo di non aver contribuito. Quindi io ci sto e, James, Tu non riuscirai a farmi cambiare idea, mi dispiace.

Si vedeva che ci era rimasto male:- Va bene, ma anche io ci sto

A uno a uno tutti diedero il loro consenso, ad ogni "si" pronunciato la McGranitt e la madre di Potter sembravano più tristi e incazzate.

Dorea:- Albus, non potremo prima parlarne? Sono così giovani, hanno ancora la vita davanti

Silente:- Dorea, ne abbiamo già discusso abbastanza, se danno il loro consenso ne capiscono le conseguenze. Mi fido dei miei ragazzi e so che saranno attenti e discreti in ogni momento- disse guardando amabilmente James e Sirius- In più credo che tutti abbiano una valida motivazione per andare in battaglia, ce lo hanno pure dimostrato- disse facendomi cenno

Le due donne si guardarono tristi, credo di non aver mai visto la McGranitt commossa, in particolare per qualcosa che riguardasse i Malandrini.

Moody:- E comunque, ragazzini, non credete che sarà così facile. Voi vi allenerete, giorno e notte. Non solo con la magia, ovviamente. Noi abbiamo bisogno di giovani forti, determinati, coraggiosi, intelligenti e pronti a tutto pur di vincere questa battaglia con quel pazzo! Non dovrete fidarvi di nessuno, mai e poi mai! Dovrete fidarvi solo di voi stessi, e a volte neanche!

Cazzo se era inquietante quel tizio! Aveva un occhio blu elettrico, ne avevo sentito parlare, poteva vedere attraverso qualsiasi cosa. Probabilmente è l' unico uomo al mondo ad aver visto un Molliccio non trasformato! in più si vedeva che non si fidava di nessuno, guardava tutti attentamente, ma si teneva in disparte.

Silente:- Grazie ragazzi, ma ora andate a lezione. Presto vi comunicheremo giorno, orario e luogo della prossima riunione, dove ci saranno molti più maghi. Per il momento vi chiedo di non dire niente a nessuno, non si sa mai, mi raccomando, acqua in bocca!

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Heyhey!

Ditelo che volevate uccidermi dopo l'altro capitolo, vero? Ma sono troppo adorabile per morire, e comunque nessuno potrebbe continuare la storia! Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto in questo giorni non potrò scrivere molto perché è ricominciata la scuola *muichettatriste*. Comunque alla prossima!