46. ~Mancherai

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I miei occhi non avevano smesso di guardarlo da quando era entrato. Sembrava calmo, ma era l'ultima cosa a cui pensavo.

Zayn guardava Ashton ed anche se cercavo di capire a tutti i costi se fosse arrabbiato o meno, non ci riuscivo.

Certe volte aveva una certa abiltà nel nascondere le emozioni.

"Sera", disse solamente, poi salì di sopra.

Guardai Ashton e lui guardò me, sembrava dispiaciuto.

"Mi dispiace", sussurrò.

"Non preoccuparti, non è niente", sorrisi salutandolo. "Ci vediamo."

Chiusi la porta restando qualche secondo attaccata con la schiena ad essa. Avrei dovuto prevedere che da un momento all'altro sarebbe tornato, ma io ed Ashton non stavamo facendo nulla di male.

Salii lentamente le scale dirigendomi in camera sua, era seduto ai piedi del letto mentre si cambiava la maglietta.

"Ehi",

"Ehi", rispose alzandosi.

"Sei arrabbiato?" chiesi timidamente.

"No, perchè?"

Non era un buon segno.

"Ashton è venuto per-"

"Non è nulla."

"Non è successo niente, Zayn te lo giuro."

Quando era così calmo e silenzioso non era mai una cosa buona.

"Dove vai?" chiesi.

"A lavarle", indicò le mani sporche d'inchiostro. "Arrivo subito."

Mi sedetti sul letto aspettandolo, ma proprio nel momento in cui capii che quell'inchiostro non si sarebbe levato con semplice acqua, mi alzai e lo seguii lentamente in bagno.

Era immobile a fissarsi davanti lo specchio, tirai un sospiro di sollievo continuando a guardarlo, ma improvvisamente tirò un pugno in esso frantumandolo in mille pezzi.

Sgranai la bocca meravigliandomi di tanta potenza e tanta rabbia, incredula entrai nel bagno togliendo la sua mano ancora incastrata in quello specchio.

"Zayn!" urlai. "Sei impazzito?!"

Non disse nulla, si lasciò portare via da lì e lo feci appoggiare al muro.

"Cosa ti sta succedendo?" chiesi accarezzandogli il volto, aveva lo sguardo perso nel vuoto. "Zayn guardami!" ma nulla.

Presi l'asciugamano e la bagnai abbastanza per pulirgli via il sangue dalle nocche, ma prima gli tirai fuori i pezzi di vetro con delle pinzette.

Sentii lo stomaco contorcersi alla vista di tutto quel sangue, persino sul pavimento.

Una volta fasciata la mano temporaneamente con quella tovaglia, passai a guardarlo, ma lui non accennava a dare segni di vita.

"Zayn!" alzai la voce. "Guardami ho detto!" ordinai.

Sembrava incosciente, come se nessuno gli stesse rivolgendo la parola.

"Vieni con me", lo portai il camera e lo feci sedere sul letto.

Mi inginocchiai proprio davanti a lui e lo guardai intensamente, ma non si decideva a parlarmi.

"Guardami", chiesi per l'ennesima volta, e lo fece.

Aveva gli occhi lucidi.

"Zayn che è successo?"

"Nulla."

"Zayn parlamene."

"Ho troppe cose dentro e non riesco a gestirle."

Abbie Allison Styles 2 -Love me again-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora