You were always on my mind

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Passarono due settimane dell'appuntamento tra Giovanni e Francesca e quest'ultima non si fece più sentire e Giovanni non riusciva a pensare ad altro, incolpava se stesso, cercava motivi, scuse, giustificazioni e nonostante questo non riuscì a capire perché Francesca non rispondesse ai messaggi, alle chiamate. Forse baciava male? Forse Francesca era fidanzata e non gliel'aveva detto? Forse era impegnata a studiare? Nessuna scusa sembrava calzare alla perfezione, ognuna aveva qualche controindicazione che faceva cambiare idea al ragazzo. Genn osservava l'amico senza osare chiedere e Chiara gli aveva accennato che Giovanni e Francesca si erano baciati, ma non era riuscito a scucire nient'altro alla ragazza, così un pomeriggio senza preavviso decise di presentarsi a casa dell'amico che non usciva più spesso ed era strano da due settimane
-Che ci fai qui?- domandò sorpreso Giovanni sulla porta di casa sua ritrovandosi davanti Genn, che si era autoinvitato a casa sua
-Sono venuto a trovarti, sono secoli che non ti fai vedere frà- rispose Genn entrando all'interno dell'appartamento sorpassando il padrone di casa per buttarsi sul divano
-Sono impegnato con il disco- inventò Giovanni seguendo l'amico sul divano, Genn alzò lo sguardo dubbioso
-Solo per il disco?- chiese con fare indagatorio
-Eh si frà- rispose svogliato il moro imbracciando la chitarra, Genn fece una smorfia di disappunto, il barese prese a toccare le corde della chitarra ripetendo un giro di accordi, il silenzio calò tra i due
-E Francesca non la senti più?- domandò a bruciapelo il napoletano, Giovanni smise immediatamente di suonare e alzò lo sguardo per puntarlo sull'amica stravaccato sull'altro divano
-No- sussurrò intristendosi
-E come mai?- insisté Gennaro cercando di far parlare l'amico, Giovanni ritornò ad occuparsi degli accordi
-Per il cd, non ho tempo e quindi non ci sentiamo più- spiegò impacciato Gio, Genn alzò gli occhi al cielo, far parlare l'amico si stava rivelando più difficile del previsto
-Solo per questo?- chiese ancora, Giovanni annuì riprendendo a suonare, Genn pensò di rinunciare poi notò un block notes abbandonato sul divano nascosto da un cuscino, si allungò e lo prese, appena iniziò a sfogliarlo Giovanni se ne accorse e mollò la chitarra
-Sono le canzoni che sto scrivendo- disse Giovanni protendendosi verso il biondo e tentando di afferrare il quadernetto, Genn si spostò all'indietro e continuò a sfogliare le pagine, poi si fermò e puntò il dito su una pagina facendo un verso compiaciuto
-Francesca- disse girando il quaderno verso l'amico e mostrando la pagina su cui campeggiava il nome della ragazza scritto in grande con un punto di domanda vicino, Giovanni sospirò e affondò nel divano guardandosi le scarpe -Mi vuoi spiegare oppure continuerai a fingere che non sia successo niente?- chiese impaziente Genn chiudendo il block notes e appoggiandolo affianco a sè
-Ma il punto è che non è successo niente!- sbottò Giovanni irritato
-Che significa, scusa?- domandò Genn aggrottando la fronte
-Significa che ho baciato Francesca e...- iniziò Giovanni serio
-E ti sembra niente?- chiese Genn interrompendo l'amico
-Se mi lasci finire, però- gli fece notare Giovanni acido, Genn alzò le mani in segno di scusa e sprofondò nel divano -Da quando ci siamo baciati non si è più fatta sentire- continuò il ragazzo, poi si alzò in piedi - Non risponde alle chiamate, visualizza i messaggi e poi non risponde- raccontò passandosi una mano sulla barba -E non riesco a capire perché, che cazzo ho che non va?- domandò mettendosi una mano nei capelli e girandosi verso l'amico, che alzò le spalle -È due settimane che non la sento, che non la vedo, eppure ci penso costantemente, non riesco più a scrivere, non riesco a fare nulla, ogni minuto penso a lei- si sfogò disperato -È sempre nella mia mente e continuo a fare ipotesi su ipotesi sul perché non mi risponda e non sono ancora arrivato ad una conclusione- disse ancora iniziando a vagare per il salotto di casa sua
-Quindi tu provi qualcosa per lei?- chiese Genn, Giovanni si buttò nuovamente sul divano
-Non lo so, non so se continuo a pensarci perché il mio orgoglio maschile non accetta che non mi risponda più oppure perché realmente provo qualcosa per lei- rispose Giovanni tormentandosi i baffi
-E per capirlo dovresti vederla?- chiese il napoletano
-Forse si, non lo so frà, non lo so- disse prendendosi la testa tra le mani e appoggiando i gomiti sulle ginocchia, Genn si alzò in piedi e iniziò a camminare su e giù per la stanza
-Senti, io posso chiedere a Chiara- propose il biondo e Giovanni alzò la testa di scatto
-Cazzo, non ci avevo pensato!- constatò sorpreso
-Ma non ti assicuro niente, insomma, non siamo ancora in confidenza- aggiunse poi, Giovanni annuì poi gli sorrise
-Comunque, ora basta parlare di me, tra voi come vanno le cose?- chiese Giovanni tranquillo, Genn abbassò lo sguardo e cercò di non sorridere
-Bene, ci sentiamo praticamente tutti i giorni, solo che non ho il coraggio di chiederle di uscire- confesso Genn, Giovanni si massaggiò la barba
-E che ci vuole wuagliò, se vi sentite tutti i giorni è ovvio che c'è un interesse da parte sua, quindi se la tua paura è che rifiuti direi che non devi avere paura- lo incoraggiò il più grande
-Dici?- domandò titubante Genn
-Dico, dico- rispose Giovanni sicuro di sè -Insomma, vi sentite da un bel po' oramai, è ora di fare il passo successivo- disse dando una pacca sulla spalla all'amico che si era seduto di fianco a lui
-Ok, allora le chiederò di uscire- si convinse Genn sorridendo all'amico.

Author's corner:
Hello, it's me con un nuovo capitolo! Finalmente i pensieri di Giovanni! Che ve ne pare? Io personalmente adoro questo capitolo, non so perché ma credo sia il mio preferito.
Un bacio a tutti, ci sentiamo mercoledì!!
Francesca

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