But you're still on my lonely mind

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Passarono due mesi e Francesca sembrava essere tornata la Francesca di sempre, apparentemente, ma Chiara sapeva che non era così, che fingeva una tranquillità che non aveva, che rideva, scherzava e che più stava male e più sorrideva, Chiara ne era certa che in realtà l'amica non stava bene per niente, che mentiva a tutti quelli che le chiedevano "Come stai?", ed era diventata talmente brava che iniziava a crederci pure lei di stare bene, di non pensare a Giovanni molto più spesso di quanto avrebbe dovuto, di non essersi fatta del male da sola, di non rimpiangere ciò che era successo due mesi prima. Giovanni, invece, aveva un'altro modo per fingere di stare bene, perché nemmeno lui stava bene e cercava persino di negarlo a se stesso, riempiva gli spazi in cui avrebbe potuto pensare a Francesca in altri modi, facendo qualsiasi cosa che non richiedesse di pensare, una volta era persino andato a correre pur di fuggire dai suoi pensieri. Ma la cosa che più gli dava fastidio è che nonostante tutto, il pensiero di Francesca era sempre li, a tormentarlo, più volte ubriaco aveva preso il cellulare e tentato di scrivere a Francesca, anche un semplice "Mi manchi" ma alla fine, il suo orgoglio gli aveva sempre impedito di inviare messaggi di cui poi si sarebbe pentito, perché tanto a Francesca non sarebbe fregato nulla se a lui mancava sentirla o vederla. Così andava ogni sera ad una festa diversa, si ubriacava fino a non ricordarsi nemmeno come si chiamava e finiva inevitabilmente a letto con la prima ragazza che era disponibile e che la mattina dopo non avrebbe avuto nulla in contrario ad uscire immediatamente dalla sua vita, senza fare troppe storie, Davide, guardava l'amico ripetere ogni giorno questo rituale e dopo aver tentato di affrontare l'argomento ed essersi sentito rispondere che "È la mia vita, faccio quello che mi pare" aveva rinunciato a ritornare sull'argomento, ne aveva parlato con Genn e Alex ma i due, forse troppo presi dai loro problemi personali e il nuovo disco da incidere, lo avevano liquidato velocemente. E quel pomeriggio se ne accorse anche Genn che c'era qualcosa che non andava, che Chiara era pensierosa, che non lo ascoltava
-Che c'è Chiaretta?- le chiese dolcemente scostandole una ciocca di capelli dalla faccia, erano distesi sul letto a casa della ragazza, Chiara a pancia in sù e Genn vicino a lei, sul fianco, appoggiando la testa sulla mano affondando il gomito nel cuscino
-Niente- mentì lei sorridendo, lui sbuffò
-Non è vero- commentò Genn guardandola
-Pensavo a Francesca- rispose Lei
-Perché?- domandò il biondo curioso
-Perché dice che sta bene, ma in realtà non è così- spiegò Chiara -Io la conosco, lei non ha mai sorriso così tanto come negli ultimi due mesi e sorride così tanto per non far vedere che soffre, che sa di aver fatto una cazzata- continuò la ragazza fissando davanti a sé
-Ma soffre per Giò?- domandò lui, Chiara annuì-Pure lui credo soffra- aggiunse poi, Chiara lo guardò alzando un sopracciglio
-In che senso credi?- chiese poi non capendo
-Nel senso che Davide due settimane fa ha raccontato a me e Alex che Giò si ubriaca tutte le sere e ogni sera ha una tipa diversa e che il disco procede a rilento e a quanto pare non gliene frega niente del suo manager che gli mette fretta- raccontò Genn
-Ma perché non si possono parlare e smettere di soffrire entrambi? Sono due testardi- disse Chiara sbuffando
-In realtà la tua amica dovrebbe chiedere scusa a Giò, lui non ha fatto niente- le fece notare Genn, Chiara sospirò
-Allora possiamo anche aspettare in eterno, Francesca è talmente orgogliosa che non andrà mai da Giovanni a dirgli che ha sbagliato, piuttosto soffre tutta la vita- disse la ragazza
-Ci vorrebbe un idea- commentò Genn passandosi una mano sul mento pensieroso
-Io ce l'avrei!- disse Chiara guardandolo maliziosa
-E qual è?- chiese lui facendo finta di non capire, lei si avvicinò a lui e lo baciò, lui la prese per il bacino e la tirò sopra di lui e continuò a baciarla per alcuni minuti, stava così bene con lei, per la prima volta nella sua vita, dopo la storia con Simona, si sentiva felice, ma felice davvero, come non lo era mai stato, poi Chiara si staccò per riprendere fiato -Questa è un ottima idea, ma credo che loro due non ci arrivino subito- disse Genn facendo ridere Chiara
-Allora, dobbiamo aiutarli noi- disse lei passando un dito sul naso del ragazzo
-E come?- chiese lui serio
-Intanto, secondo me dovremmo parlare con i diretti interessati- propose Chiara spostandosi da sopra al ragazzo e sedendosi di fianco a lui
-Hai sempre delle idee migliori delle mie- disse lui fingendo di offendersi, Chiara scoppiò a ridere per la faccia che il ragazzo aveva fatto
-Ma a me piaci anche così- rispose Chiara prima di prendere il mento di Genn con una mano e baciarlo dolcemente, costringendolo a mettersi seduto
-Quindi parliamo con loro e poi decidiamo cosa fare?- domandò Genn, Chiara annuì
-Ci pensi, saremo i loro cupidi!- disse Chiara con aria sognante
-Adoro quando sei felice come una bambina- disse adorante Genn sorridendo
-Cantiamo?- chiese Chiara alzandosi dal letto e andando verso il pianoforte, Genn rimase sul letto -Io suono e tu canti- disse la ragazza sedendosi davanti a pianoforte
-Ma non finiamo quello che abbiamo iniziato prima?- chiese lui fissando la ragazza negli occhi e aggrottando le sopracciglia, lei sorrise e si alzò dallo sgabello andando verso il letto
-Non so, non vuoi cantare "Oceans"?- chiese lei guardando Genn, con un dito sul labbro inferiore, lui allungò la mano e la prese per un polso
-Magari dopo- disse prima di tirarla e farla cadere sopra di sé

Author's corner:
Ciao a tutti!!! Eh lo so, adoro troppo Genn e Chiara e non riesco a non inserire loro due che sono così teneri 😍 per il resto che ne pensate?? Ce la faranno Genn e Chiara?
Un bacio a tutti e grazie ancora, a sabato con il nuovo capitolo 😘
Francesca

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