Sometimes words just ain't enough

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Genn lasciò Giovanni in balia della sua chitarra e ancora nell'ascensore chiamò Chiara
-Pronto?- fece lei affannata dopo qualche squillo
-Ciao, sono io, Genn- rispose lui impacciato uscendo dall'ascensore
-Ciao Genn!- lo salutò lei entusiasta -Come stai?- gli domandò poi
-Di corsa, ma quello è normale. Tu?- chiese Genn per prendere tempo
-Tutto bene, studio tutto il giorno ma con gli esami dietro l'angolo...- lasciò cadere la frase, Genn prese un respiro
-E studi anche la sera?- domandò lui impacciato
-No, perché?- ridacchiò lei
-Perché... mi chiedevo...- si mise una mano nei capelli -Non è che ti andrebbe di uscire una sera?- chiese lui strizzando gli occhi in attesa di una risposta, Chiara perse un battito, Genn le stava veramente chiedendo di uscire? Cosa rispondeva? Diceva si, subito oppure si faceva desiderare e lo faceva aspettare, riflettè alcuni secondi
-Si!- disse entusiasta, in fondo era Genn che le chiedeva di uscire, avrebbe fatto la preziosa con qualcun altro, lui tirò un sospiro di sollievo
-Ok, allora, che ne dici domani sera, magari ci prendiamo qualcosa in un bar, non so- continuò lui
-Direi che è perfetto- rispose lei al settimo cielo
-Allora, ti passo a prendere a casa, per le nove e mezza?- domandò Genn camminando verso la macchina
-Va bene- rispose lei convinta
-Allora a domani- la salutò lui
-A domani- fece lei contenta -Ciao Genn- disse prima di riattaccare, Genn mise il cellulare in tasca e esultò piegando il braccio e chiudendo la mano a pugno
-Evvai!- sussurrò contento prima di entrare in macchina.
Chiara si girò verso Francesca raggiante, l'amica la osservò non capendo tenendo la penna a mezz'aria poi con gli occhi la esortò a parlare
-Genn mi ha chiesto se domani sera usciamo!- disse in preda alla felicità più totale, la penna di Francesca cadde sul tavolo pieno di libri
-Sul serio ?- domandò a Chiara incredula che annuì contenta -Oddio, che bello!- le disse poi precipitandosi ad abbracciare l'amica rischiando di farla cadere dalla sedia
-Sono già in ansia- fece la bionda piombando nella confusione
-Stai tranquilla, andrà tutto bene- la rassicurò Francesca sorridendo -In fondo era quello che volevi, no?- chiese ancora
-Si era quello che speravo, però sai non te lo aspetti- rispose Chiara agitata
-Io credo che sarà il primo di tanti appuntamenti- ipotizzò Francesca roteando gli occhi felice
-Dici?- chiese speranzosa la bionda, Francesca annuì
-Dico, dico- rispose lei sorridendo, poi ritornò a leggere il libro che aveva davanti, Chiara fece lo stesso appoggiando la testa sulla mano sinistra
-E chi ci riesce ora a studiare?- sospirò felice scatenando la risata di Francesca.

Per la gioia e ansia di Chiara la sera successiva arrivò in un attimo, per l'agitazione non era nemmeno riuscita a cenare, aveva il timore di arrivare in ritardo, ma in realtà fu pronta con un quarto d'ora d'anticipo, durante il quale camminò su e giù per la sua stanza agitata, continuava a mandare messaggi a Francesca che la rincuorava che "Non agitarti, andrà tutto bene" ma Chiara non riusciva proprio a stare tranquilla, si sistemava affannosamente la gonna del vestito giallo che si era messa e ogni tanto dava un'occhiata ai capelli, poi Genn le mandò un messaggio "Sono qui" e lei andò nel panico, cercò di calmarsi ma più si avvicinava alla macchina del ragazzo e più me sembrava impossibile, salì in macchina tesa come una corda di violino, salutò Genn con un bacio sulla guancia poi partirono verso il bar che Chiara aveva scelto, il suo preferito, in macchina Chiara si torturò le mani per tutto il tempo parlò di cose insensate per quasi tutto il viaggio senza ricevere risposta da un Genn impacciato e agitato almeno quanto lei, poi quasi arrivati al bar lui iniziò a sciogliersi e chiacchierò tranquillo, arrivati al bar scelsero un tavolino non troppo in vista e si sedettero, Genn ordinò una Coca-Cola e Chiara un The alla pesca per far compagnia al ragazzo, parlarono di ogni cosa, si raccontarono aneddoti e risero molto, Chiara non pensò più all'ansia che aveva prima dell'appuntamento, in quel momento, con Genn di fronte che la faceva ridere e le raccontava del loft di X Factor e delle lotte per chi doveva riordinare la cucina, tutte le sue paure erano scomparse e lei era così felice di ritrovarsi li, a pochi centimetri di distanza dal ragazzo con gli occhi del colore cielo, della cui voce si era innamorata puntata dopo puntata durante X Factor
-Ma è tardissimo!- esclamò Genn dando una veloce occhiata all'ora sul cellulare
-Che ore sono?- domandò Chiara sorridendo
-Non ci crederai, ma siamo seduti a questo tavolo da tre ore, è l'una- disse lui facendo un rapido calcolo, Chiara sgranò gli occhi
-Ma scherzi?- chiese sconvolta, lui scosse la testa ridendo e facendo ridere anche la ragazza
-Che dici, ti riaccompagno a casa?- chiese lui
-Va bene, grazie- disse lei alzandosi e prendendo la giacca. Nel viaggio di ritorno non smisero un secondo di parlare, Chiara raccontò del viaggio di maturità con Francesca e di quanto poco fossero state delle diciottenni normali, disertando le serate in discoteca e preferendo quelle sul loro terrazzo a parlare di niente, quando furono arrivati davanti a casa della ragazza Genn si girò verso di lei
-È stata davvero una bella serata- commentò lui appoggiando il braccio sul volante
-Mi sono divertita molto, nessuno era riuscito a farmi ridere così tanto in una sola sera- rispose lei inbarazzata, Genn si sporse verso di lei dandole in bacio sulla guancia e lei rimase un po' interdetta, non che si aspettasse chissachè, ma in un bacio ci sperava, era inevitabile
-Ci sentiamo?- domandò confusa mentre scendeva dalla macchina, lui annuì senza rispondere -Ciao- salutò prima di chiudere la portiera, iniziò a camminare verso la porta cercando le chiavi di casa che ovviamente non trovava cercando di non pensare che Genn non l'aveva baciata, poi sentì una portiera chiudersi
-Chiara!- la chiamò Genn, lei si girò di scatto
-Si?- chiese non capendo, lui prese a camminare verso di lei ferma davanti alla porta di casa sua con la borsa in mano
-Hai dimenticato questo- le disse mostrandole un braccialetto rosso con delle palline di legno, lei scosse la testa
-Non è mio- disse sorridendo, lui la raggiunse e abbassò lo sguardo
-Si, infatti, non hai dimenticato questo- si corresse rimettendosi il braccialetto al polso -Hai dimenticato questo- le disse veloce prima di avvicinarsi a lei e baciarla, Chiara presa alla sprovvista fece cadere la borsa per terra e partecipò a quell'agoniato bacio che finalmente era arrivato, fu un bacio passionale, le loro lingue s'incrociarono naturalmente come se si riconoscessero, poi Genn si staccò e sorrise -Scusami se non l'ho fatto prima- le disse lui prima di riprendere a baciarla.

Author's corner:
Eccomi qui con un nuovo capitolo!! Interamente dedicato a Genn e Chiara. Come vi sembra? Grazie a chi continua a seguire la storia e a chi mette le stelle o commenta!!
Un bacio a tutti a venerdì
Un bacio
Francesca

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