PROLOGO

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《Eddai Harry!》Gli lancio un cuscino in faccia per attirare la sua attenzione. Ma a quanto pare non accade niente.
《Haaarry..》Di nuovo niente. Si rigira nel letto. Sono tentata di lanciare un incantesimo Bombarda ma mi fermo appena sento qualcosa. Resto in silenzio per capire e mi avvicino al letto, anche se, ripensandoci, non mi sembra un'ottima idea. Sono a circa mezzo metro dal letto quando quello stupido si alza di scatto e urla:《Levicorpus! 》nello stesso momento in cui io urlo:
《Silencio!》. L'urto mi sbalza di nuovo sul letto. Grazie a Dio l'incantesimo non ha avuto effetto. 《Hermione, ma che ti salta in mente? Sono le tre! Le tre!》Mi ricompongo e alzo il mento.
《Beh, volevo sapere se avevi intenzione di venire ad Hogwarts. Ci vanno tutti.》Harry mi guarda male. 《Merlino Herm, siamo ad Agosto! E mi svegli alle tre per chiedermi questo?》Mi alzo in piedi e trascino Harry in cucina.
《Tanto per cominciare non sono le tre, ma le 11.43 e si, siamo ad Agosto, il 31 Agosto. Domani si va ad Hogwarts.》Prendo fiato, e solo ora mi accorgo di aver parlato velocissimamente.
《E tu non sei andato alla Gringott e neanche a Diagon Alley.》Penso che abbia smesso di ascoltarmi da un pezzo, ma è un caso perso. Lo ignoro e decido di avere fame: cuocio le uova e la pancetta, dopodiché scaldo il caffè. Non che mi piaccia tanto, ma il latte proprio non lo digerisco. Metto un sacco di zucchero dentro la tazza, odio l'amaro. Due piatti mi si posizionano davanti agli occhi mentre mescolo: in uno ci sono uova e bacon, nell'altro due fette di pane tostato e della Nutella. Me ne sono innamorata quando ho fatto il mio viaggio in Italia.
《Da quando sei così gentile?》Lui si esibisce in un sorriso falso.
《Da quando ti devo convincere a non mandarmi ad Hogwarts. 》Sono scioccata dalla rivelazione.
《Perché non vuoi venire? Pensavo ti piacesse...》Lui mi ferma con un gesto della mano.
《Non è questo. Il punto è che sono morte un sacco di persone a causa mia, molte delle quali erano mie amiche. Non posso, capisci? Non è che non mi piaccia. Anzi. Ma no, non potrei, non vorrei. Per tutte quelle persone che sono morte, che sono state ferite, o anche solo per quelle che credevano che io ce la potessi fare. Si sono illusi. Perché io non ce l'ho fatta: Voldemort mi ha fatto diventare un assassino, ciò che avevo paura di diventare. Non posso pensare di avercela fatta se ogni notte ho incubi. Mi capisci, vero?》
È difficile capirlo, soprattutto se non ho passato ciò che ha passato lui. Ma tutto questo non ha importanza. Ha bisogno di sostegno e glielo darò. Mi sforzo di annuire. Inizio a sparecchiare quando lo sento dire:《So che mi hai comprato tu i libri. Non ti preoccupare, vengo. Ad una condizione.》Sorrido onestamente, perché sono davvero contenta che venga.
《Tieni Malfoy lontano.》
《Prenditi un avvocato, Potter. Malfoy non si fa fermare da una femmina.》Scoppia a girare.
《Perché non sa come sei fatta tu. Ti voglio bene Herm.》
Mi da un bacio sulla guancia ed esce dalla cucina.

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