CAPITOLO 11

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Mi sveglio ansante. Anche questa notte ho fatto un incubo, che riguardava mia madre. Nonostante il litigio non posso permettere che accada qualcosa di brutto alla mia famiglia. Non di nuovo. Devo mettere fine a questa storia.

Indosso la divisa e mi reco nell'ufficio del preside.《Eccola, signorina Granger. Pensavo non sarebbe venuta.》Dice sorridendo come al solito. Ricambio incerta.《Professor Silente, gradirei chiederle una cosa prima di iniziare.》《Mi dica, cara.》《Io dovrei parlare con Draco. Urgentemente di intende. E so che lei sa delle sue visite.》Di gira ad accarezzare la sua fenice.《Ma certo che lo so signorina Granger. Io, come preside, dovrei sapere tutto ciò avviene nei confini di Hogwarts. Inoltre, la Mappa del Malandrino mi aiuta enormemente. Il movente della sua visita qui qual è? Lei lo sa?》Scuoto la testa.《Bene. Lei è venuta qui perché qualcuno vuole parlare con lei.》《Chi?》Chiedo stupita.《Sua madre.》Sta un attimo in silenzio, poi riprende.《Può parlare, sua madre la potrà sentire. Vada solo più vicino al camino.》Mi avvicino lentamente.《Mamma?》Mormoro incerta.《Hermione! Tesoro. Come stai?》Chiede una voce speranzosa, quella di mia mamma. Mi viene da sorridere.《Non c'è male. E tu? Stai bene mamma? Papà? Il lavoro? Come hai fatto a metterti in contatto con il preside? Cosa mi dovevi dire? 》La sento ridere.《Beh Hermione, penso che al preside non dispiaccia affatto venire un po' di tempo a Londra, vero?》Il preside scuote la testa.《Si potrebbe fare.》Dice.《Parti appena possibile tesoro, ti devo parlare.》《Non ti preoccupare mamma, parto subito. Stasera voglio la pasta a cena, mi raccomando.》La sento ridere di nuovo.

Il viaggio in treno mi fa riflettere. Non ho avvertito né Sebastian, né Ron, né Harry e neanche Ginny. Non hanno neanche un cellulare. Non ho preso molta roba, sia perché non resterò molto, sia perché ho anche i vestiti a casa. Ho portato solo tre maglioni (è inverno) e una felpa, e due paia di pantaloni. Poi la giacca e una sciarpa bianca e nera sfumata che mi ha regalato (cioè che ho preso in prestito) Sebastian. Arrivo non molto vicino a casa, ma conosco il posto. Abito nella periferia, non in centro città. Almeno, non da quando ci siamo trasferiti. Qui è più bello: ci sono più parchi, mano macchine e industrie, è più tranquillo e l'aria è meno inquinata. Ricordo che da piccola andavo con mia cugina Lindsey a comprare il gelato dietro casa. Ci sentivamo molto grandi a farlo da sole, come tutti i bambini di 5 anni. Non è mai stato un posto molto affollato. La nostra casa è una villetta che si trova proprio davanti ad un parco, non un parco giochi. Ricordo che la volta in cui sono andata a New York con mio padre, quando ho visto Central Park ho pensato a questo. Solo un po' più grande. Impiego una ventina di minuti per arrivare al bar dietro casa e decido di chiamare mia mamma, per comunicarle che sono arrivata. Ora mi sembra uno spreco. Apro il cancello e trovo già la porta aperta con mia mamma sorridente all'ingresso. Mi precipito ad abbracciarla.《Bentornata.》Mi dice. Entro nell'ingresso dopo essermi pulita i piedi sullo zerbino e dopo aver preso la valigia, ma mi fermo appena vado tra figure sedute al tavolo apparecchiato. Una la riconosco al volo.《Herm!》Esclama vedendomi e scattando su per abbracciarmi.《Lindsey!》Esclamo realmente contenta di vederla.《Sei tornata eh? Finalmente. Ero davvero stufa di andare in giro da sola. Sai, magari domani ci facciamo una passeggiata con il tuo amico. Che ne dici?》È sempre stata così frettolosa nel parlare, e probabilmente capisco male. Mi fermo un secondo.《Quale amico?》Chiedo stranita.《Dice di venire a scuola con te. Ah, a proposito: dormirò qui tutta la settimana.》《Che bello!》Dico sorridendo perché sono davvero contenta che mia cugina sua qui, ma probabilemte non sembro sincera perché mi chiede.《Che c'è?》《Chi sarebbe il mio "amico"?》Scuote le spalle.《Beh, lui.》 Dice indicando una persona seduta sul divano ad accarezzare il gatto. Mi giro e sto per svanire. È Malfoy.

I seguenti venti minuti sono passati in fretta, con la testa leggera, come se fossi stata in un sogno. Ho salutato papà e la zia, e straordinariamente anche il gatto di Lindsey è sembrato contento. Mia cugina mi assomiglia molto, solo che è molto più bella. Come lineamenti è come me: occhi abbastanza grandi, naso dritto con un po' di lentiggini, molto poco visibili, mento aggraziato. Solo che lei ha gli zigomi più alti, non troppo da sembrare denutrita, ma solo da sembrare con un portamento regale. Denti bianchissimi e drittissimi, occhi marroni screziati di verde e, cosa più importante, non ha quell'ammasso di nodi che ho io, ma dei capelli castani scuro, mossi quanto basta e lunghi fino a metà schiena. Ma anche la mamma e la zia sono così. Lindsey è l'unica della famiglia a non avere i capelli ricci, ma assomiglia a tutti. Sento il gatto grigio che fa le fusa e mi giro, ricordandomi di Malfoy.《Ciao.》Dico abbastanza acida e scocciata del fatto che è in casa mia. Seduto sul divano, nel mio posto preferito, vicino al bracciolo destro.《Buonsasera Granger.》Dice brusco anche lui senza staccare gli occhi del gatto. Non pensavo gli piacessero gli animali. Ha le mani da pianista, non troppo pallide e al medio porta l'anello con il serpente dei Malfoy.《Cosa ci fa..ehm..lui in casa?》Stavolta parla mio padre.《Beh ecco, è stato mandato dal preside.》So già che ha mentito. Malfoy ha mentito a loro.《Okay. Ma per..》Mia zia si alza di scatto.《Oh mio Dio, è tardi. Devo andare a Edimburgo stasera. Ciao Herm, tesoro, ciao Lindsey, ci vediamo tra una settimana. Comportati bene.》Dice. Saluta tutti, compresa la serpe, che stranamente sorride a le stringe la mano cortesemente, e il suo sorriso si allarga quando gli lancio un'occhiataccia.《Dicevi?》Mi chiede.《Niente papà, non ti preoccupare. È tardi, mi spiace di averci impiegato così tanto, ma nevicava e il treno ha rallentato un paio di volte. Andate a dormire, e grazie di tutto.》Guardo Lindsey.《Mi aiuti a sistemare i bagagli?》《D'accordo. Vuoi venire anche tu, Draco?》Chiede. Mi stupisco del fatto che abbia detto il suo nome. Si alza probabilmente controvoglia, ma mia cugina ha una personalità forte.《Intanto facciamo un giro della casa. Okay?》《Si. Benissimo.》Dice sorridendo lui provocante. L'unica cosa che mi provoca lui è la voglia di tirargli sberle.

《Questa è la camera di Herm, dove probabilmente non potrai entrare, mentre quella di fronte è la mia. Se hai bisogno di qualcosa basta che bussi. La tua invece è a sinistra della mia.》Dice Lindsey indicandola. Lui però sta ancora guardando al mia. Ha le pareti azzurre, ci sono due scrivanie bianche e due sedie con le ruote, una rosa e una nera. Ci sono diverse mensole e scaffali pieni di libri e peluche e di qualche foto un cui ero bambina. Due armadi ai lati della stanza e una grande finestra che dà sul parco, con le tende azzurre. Alle pareti ci siamo io e Lindsey, in una foto animata, in cui stavamo mangiando il gelato e dove lei aveva tutta la lingua verde a causa della menta. Altre foto, ma è una a colpire il suo sguardo, quella sopra il mio letto: quattro bambini, di cui due molto piccoli, seduti su alcuni gradini in una Piazza a Firenze. Le più grandi siamo io e Lindsey, e teniamo tutti e quattro dei lecca-lecca enormi, che ci coprono quasi tutta la faccia. I bambini più piccoli, entrambi maschi, arrivano con i capelli alla mia spalla. Entrambi hanno capelli ricci, ma uno li ha castani l'altro rossi. Quello castano ha gli occhi marroni, quello rossi li ha verdi, di un verde quasi innaturale, ammaliante. Distolgo lo sguardo a causa dei ricordi che mi provoca quella foto e poso la valigia sul letto. Metto velocemente i vestiti nell'armadio, poi accompagno Lindsey nelle sua. Si, lei dormiva spesso da noi, perciò ormai quella stanza ha un'armadio con i suoi vestiti e delle sue foto alle pareti.《Ha dei bagagli?》Chiedo a mai cugina riferendomi a quel biondo odioso.《Si, ma li ha già sistemati tuo padre.》《Menomale. Lui dov'è?》《Chi?》《Draco.》《Ah, gli ho detto di andarsi a lavare la mani prima di mangiare. Chissà cosa fanno nel mondo dei maghi.》Lindsey sa di me, e io mi fido di lei. Ridiamo insieme.《Zia Jane mi ha detto di cucinare la pasta, ma non sapevo come la volevi perciò..come la vuoi?》《Sono indecisa tra ragù e formaggio.》《Io la vorrei al formaggio.》Dice Malfoy.《Per me va bene. Falla al formaggio.》Dopodiché ci sediamo tutti e tavola. Io mangio tutto quello che c'è, mentre Draco e Lindsey parlano. Cioè: Lindsey fa la domande e Draco risponde. Raramente prende l'iniziativa. Loda mia cugina per la sua bravura, e chiede di averne ancora. Penso che mia cugina gli piaccia come persona, anche perché non ho mai trovato nessuno a cui lei non piacesse, ma penso stia macchinando qualcosa.《Quindi andate a scuola insieme?》《Si, solo che lui è Serpeverde.》《Ah, capito.》Dice con gli occhi che brillano. Penso che anche lei voglia venire ad Hogwarts. Lindsey è..speciale. Non è una maga, è una babbana, ma vede tutto, sa tutto. È come se fosse parte di noi. Ne devo parlare con Silente: e se magari anche lei fosse una strega ma i suoi poteri si sono manifestati in modo insufficiente e quindi classificata babbana? Non saprei. Ci penserò domani.

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