capitolo 5

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La mattina seguente mi svegliai con un forte mal di testa, mi ci volle un po' a capire dove ero e che cosa era successo. Pian piano i ricordi si fecero sempre più nitidi, e mi ricordai che dopo essere andato a letto con quella ragazza, lei era uscita di casa.

Dopo qualche minuto essermi svegliato riuscii ad alzarmi dal letto, cercai una qualsiasi maglietta e me la misi. Mentre stavo andando in cucina a prendermi un caffè, pensavo a cosa avevo veramente fatto la sera prima. Ero andato a letto con una donna che nemmeno conoscevo. L'ultima volta che ci ero andato con una donna è stato quando aveva 17 anni e non mi era piaciuto, per niente. Invece quella sera non era stato male, infondo era stato solo sesso, e il sesso non importa con chi lo fai, l'obbiettivo in fondo è sempre lo stesso.

Ma mi sentivo tremendamente in colpa, e non riuscivo a capire il reale motivo. Forse mi stavo rendendo conto che ero così tanto solo. nel finire a letto con una donna che conoscevo a malapena.

Quando il caffè uscì tutto dalla macchina presi la tazza e cominciai a bere, amavo il caffè. Mi venne in mente che nel locale ero andato con Lukas, e Lukas in quel momento non era con me, mi venne un attacco di panico. Dove era Lukas? Avevamo soltanto una macchina, la mia, e io ero andato a casa senza di lui.

Allora decisi di chiamarlo, faci squillare il telefono, dopo un interminabile minuto mi rispose.

«Pronto? Ciao Thomas, se ti stai chiedendo dove io sia, non ti preoccupare, ieri sera sono andato a casa con la macchina della ragazza. A proposito tu come stai?»

Perfetto mi sentii un po' più sollevato.

«Io..beh...bene credo» dissi con un tono di voce poco convinto.

«Cosa hai combinato?»

«Ma niente, credo di essere andato a letto con quella ragazza»

Glie lo dissi subito anche se un po' mi vergognavo.

«Cosa hai fatto?»

«Dai hai capito, non mi va di parlarne, ormai quello che è stato fatto è fatto quindi dimmi di te, cosa hai fatto dopo essere uscito dal locale?»

E così mi raccontò ogni dettaglio della serata, sembrava felice, e io lo ero per lui.

Passarono dei mesi dopo a quella serata, e le cose non cambiarono molto, a parte il fatto che Lukas si era messo con la ragazza che aveva conosciuto nel locale. Sembravano felici insieme, erano davvero una bella coppia.

Passai le mie giornate a pensare solo ed unicamente al lavoro, spesso facevo anche dei turni di notte, mi piaceva dedicarmi completamente a quello che mi piaceva veramente fare.

La medicina ormai era l'unica cosa che mi era rimasta, lei non ti tradiva e soprattutto seguiva delle logiche ben precise.

Quella sera Lukas e la sua ragazza, Alessandra, avevano organizzato un'uscita di gruppo ed io ero stato invitato. In quegli ultimi mesi cercai di evitare di uscire, non avevo più l'interesse di divertirmi, stavo bene a casa o al lavoro. Cercai in tutti i modi di trovare scuse accettabili da dire a Lukas, ma dovetti accettare, non avevo altre possibilità. Scoprii solo un ora prima che era una cena in un ristorante, quindi dovetti trovare dei vestiti accettabili.

Dopo essermi fatto la doccia per quasi un'ora, cercai qualcosa che si avvicinasse di più all'elegante. Ma non credevo di esserci riuscito, perché il risultato era stato, un paio di jeans scuri, una camicia chiara e una giacca di un completo che avevo perso.

Ero come sempre in ritardo, ma quando arrivai mi accorsi che non ero l'unico, trovai nell'atrio del ristorante solo Lukas. Ci salutammo e cominciammo a parlare, dopo qualche minuto, arrivò Alessandra, ci disse che con lei sarebbero venute altre due persone ma che erano in ritardo. Allora decidemmo di sederci già al tavolo e ordinare il vino.

l'amore é una cosa sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora