Chapter 7

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Rientrai a casa e mio padre non era sulla poltrona dove lo avevo lasciato.
Lo cercai e lo trovai al telefono in cucina.
Papà non parla al telefono dalla morte di mamma, non avrebbe il motivo, non conosce nessuno.
Origliai.

Non dirmi cosa devo fare!

...

No, lei non lo deve sapere!

...

Adesso basta, lasciaci in pace!

**Scaraventa il telefono a terra**

Mi spaventai e corsi in camera mia e cercai di dormire, ma le domande che mi frullavano per la testa erano troppe. Papà mi nascondeva qualcosa che dovrei sapere? Con chi parlava al telefono? Cosa voleva da noi? Perchè non possiami vivere serenamente?

Chiusi gli occhi facendo finta di dormire, e dalla porta della mia camera entra il mio papà.
Si siede in un angolino del mio piccolo letto, mi porta i capelli dietro all'orecchio scoprendo la guancia.

"Ti prometto che ti dirò tutto appena finito, se stai con me non ti accadrà niente, Maggie, ti voglio bene gioia mia." Detto ciò mi baciò la guancia e se ne andò.

- - - - - - - -

La domenica passò molto velocemente.
Ed eccomi qui! Di nuovo a scuola.
Alla prima ora ebbi informatica, il professore mi ha fatto lavorare con un tizio spregevole, se non sbaglio si chiamava Catone di cognome.
Seconda ora ebbi letteratura, non ascoltai molto la lezione perchè chiacchieravo con Calum.
Quando suonò la campanella che annunciava la terza ora, Michael si avvicinò a me.

"Questa sera sarai benvenuta a casa Clifford. Non sarai sola, non fare btutti pensieri, ma ci saranno anche Calum, Ashton, Mali e un ragazzi che non conosci." Annuncia sorridente il ragazzo.

"Per curiosità... come si chiama questo ragazzo che non conosco?"

"Luke... Luke Robert Hemmings."

"Oh."

"Lo conosci?"

"Forse."

"Quindi vieni?"

"Non lo so, Michael!"

"Okay okay, andiamo in classe?"

"Okay."

Entrammo in classe e immaginai a... nulla... ogni cosa che mi passava per la testa veramente!

- - - - - - - - -

Un'altra giornata scolastica se ne è andata.
Ritorno a casa.

"Ciao papi, oggi pomeriggio posso andare a casa di un mio amico?"

"Come si chiama?"

"Clifford."

"Questi in fondo al quartiere?"

"Credo di si."

"Okay. Mandami un messaggio quando sei arrivata."

"Quindi posso andare?"

"Si."

"GRAZIEEEEEE." Lo abbracciai e lo baciai.

"Divertiti." Dice infine regalandomi un sorriso. Era da un po' che non li vedevo sorridere.

...

...

A Luke Il Pinguino:

Non mi hai detto che sei da Michael.

Da Luke Il Pinguino:

Ti ha invitata?

A Luke Il Pinguino:

Si :)

Da Luke Il Pinguino:

Vengo a prenderti. Dove sei?

A Luke Il Pinguino:

Al parco.

Da Luke Il Pinguino:

Arrivo.

Mi sistemai il vestito e mi sedetti sulla panchina.
Luke arrivò con la macchina.

"Da quando hai una macchina?" Chiesi.

"È di Michael."

"Oh okay."

"Credevo non ti avesse invitata."

"E io credevo che non ti avrei mai più rivisto."

"Non ti libererai facilmente di me, Wood."

Arrivammo alla 'festa'.
Calum e Mali erano già arrivati, invece Ashton no.

"Benvenuti! Vi conoscete voi due?" Sorride Michael.

"Si." Rispose Luke.

"Fifa 16 o Call Of Duty?" Chiese Michael con due videogiochi in mano.

"Sono venuta qui per giocare alla play?" Chiesi.

"Si." Rispose Michael.

"Io e Honey ci possiamo vedere un film?" Chiese Mali.

"Okay. Allora noi andiamo in camera mia e voi due state di qua." Disse Michael.

"Hai paura che entriamo in camera tua?" Chiese Mali.

"No, semplicemente non voglio che frughiate nelle mie cose."

"Okay okay non ti arrabbiare."

Loro se ne andarono di là mentre io e Mali ci sedemmo sul divano.
Pochi minuti dopo suonarono al campanello, Mali non aveva voglia di alzarsi quindi fui obbligata ad andarci io.

"Ciao." Era Ashton.

"Ciao, che fai qui?" Chiese il riccio.

"Calum ha obbligato Michael a invatarla." Disse Mali con la bocca piena di pop corn.

"Okay, adesso dove sono?" Chiese nuovamente.

"In camera di Michael."

"Okay. Giocano alla play vero?"

"Si."

"Posso stare con voi? Non mi piace giocare alla play."

"Certo Ash!" Disse Mali facendo un po' di spazio anche al biondo.

Continuammo a guardare il film, e dopo 20 minuti, dalla porta della camera di Michael esce Luke.
Ci guarda, fa un cenno a Ashton e si siede vicino a me.
Gli sorrido e continuo a guardare la TV.
Il braccio di Luke cade sulla mia spalla, lo guardo con aria cosa stai cercando di fare, e lui rispose con un occhiolini, sospirai.
Ormai erano tutti in soggiorno.
Calum e Michael uno sopra l'altro sul tappeto, io tra Luke e Mali, e a seguire Ashton.
Si fece tardi, aiutai Mali a svegliare Calum.

"Honey sei da sola?" Chiese Ash.

"Si."

"Ti accompagno io a casa."

"Okay."

Salutai tutti e ringraziai Michael dell'accoglienza.
Camminammo in silenzio.
Poi il ragazzo affianco a me iniziò il discorso.

"Ti devo lasciare sotto casa?"

"No."

"Okay."

"Grazie per avermi accompagnata."

"Tanto avremmo fatto la strada insieme lo stesso, abiti una casa dopo la mia."

"Già è vero."

"Ci vediamo a scuola, vicina di casa."

"A scuola, vicino di casa."

Salutai e corsi in casa, dove mio padre ricevette un'altra telefonata... ma questa volta non era arrabbiato... ma era spaventato.

Come Aereoplanini Di CartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora