Capitolo 3

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Il tempo passava e Clara, con tutto il coraggio che una bambina della sua età poteva avere, cerco di passare le sue giornate in modo sereno, con gli altri bambini, ma i suoi pensieri ricadevano sempre nei ricordi di quel posto incantato e che con il passare del tempo gli sembro quasi di esserselo solo sognato; non gli interessava essere adottata, pensava che nessuno potesse mai sostituire i suoi genitori che lì parevano solo un lontano ricordo, ogni volta che veniva una famiglia per adottate un bambino, lei cambiava atteggiamento, diventando scontrosa e irrequieta...Lucas si accorse di ciò e un giorno si avvicinò per chiederle, come mai si comportava in modo così stupido e infantile, anche se sapeva già la risposta, perché anche lui all'inizio era così, pensava le stesse cose, ma col tempo maturo e capi, che a prescindere da chi mai lo avesse adottato, nessuno avrebbe mai potuto sostituire i suoi veri genitori, ma questo non significava però che nessuno poteva farli da genitore e darli l'affetto che meritava. I mesi passavano e Lucas, cerco sempre di essere vicino a Clara, non voleva che lei soffrisse, qualcosa in lui stava cambiano, iniziava a non vederla più come un amica, perché voleva qualcosa di più, ma capiva che Clara in fondo al contrario suo era ancora una bambina che doveva affrontare una realtà crudele e che era giusto che l'affrontasse con un amico al suo fianco...questo si ripeteva ogni volta Lucas quando pensava che da lei voleva di più, perché lui per lei voleva essere di più. Clara col tempo si affeziono a Lucas e pensava che senza di lui non poteva farcela, la faceva ridere, la faceva sognare, le asciugava le lacrime, non la faceva pensare...era il suo migliore amico...

In una bella giornata di autunno, era stata organizzata una gita in città, volevano che i bambini potessero vedere il mondo e che non ne avessero paura; Lucas era emozionato, avrebbe avuto l'occasione di comprare grazie a l'aiuto della cuoca Iris, un regalo di compleanno a Clara, poiché al suo compleanno mancava meno di un mese. Quando arrivarono in città Clara si emozionava al guardare ogni cosa, si ricordo che quando il padre era ancora in vita, scendeva con lui raramente e non avevano molto tempo per ammirare ogni aspetto di quella maestosa e lucente città, scendevano solo a vendere la legna e poi quasi subito si incamminavano per tornare in montagnana; aveva gli occhi lucidi, come se fosse quasi pronta a piangere, vedeva la gente spensierata, felice, innamorata, provava invia nei loro confronti, nei confronti di quella gente che camminava sorridente per la strada, senza preoccuparsi minimamente di quelle persone come Clara e Lucas che invece dovevano faticare anche per un sorriso finto. Lucas vide in una piccola bancarella posta ad un lato della strada ove vi era una ragazza, con le mani tutte rovinate e la faccia sciupata...una corona di fiori, la vide e penso che fosse perfetta come regalo per Clara, penso che gli sarebbe stata d'incanto e che sarebbe stata come una principessa...la sua PRINCIPESSA, "quanto costa?" chiese timido e con le mani tremanti "2 monete Cagliaresi" rispose lei in tono quasi di supplica  (moneta in rame dal valore di 2 denari l'una), lui la guardo, abbasso il capo e con voce quasi impercettibile "non ho 2 monete...grazie lo stesso e buona giornata" fece per andarsene, ma la ragazza lo fermo e gli disse "non importa, sono sicura che è per una bambina speciale, quindi dammi quanto hai" i suoi occhi erano lucidi e il suo sorriso colmo di sogni, "grazie, grazie...ecco 1 moneta e buona fortuna" prese la corona e scappo via. 

Clara stava seduta su dei gradini che portavano dal medico, teneva il viso chinato e poggiato sulle sue mani tremanti, il suo singhiozzo si poteva sentire da lontano, i suoli lunghi capelli le cadevano ai lati del volto quasi a nasconderlo; non passo molto tempo prima che arrivo Lucas le scosto i capelli, prese il viso fra le sue mani, lo alzo quasi a portare il suo sguardo verso i suoi occhi castani...lei lo guardo e "lasciami in pace, ti prego" e riabbasso il capo, lui si inginocchio e riporto il suo volto davanti al suo, le sorrise e "lo so, lo so che è difficile, tanti ricordo, tanto dolore...forse non posso capire esattamente quello che stai provando, ma sono qui, sono qui accanto a te e voglio che te lo ricordi, che non abbia paura di venire da me, perché ti voglio bene e siamo amici" poi prendendole le mani la alzo portandola e se e abbracciandola, quel gesto poteva sembrare semplice e scontato, ma per Clara e Lucas significava tanto, perché era sincero.

10 Ottobre 1684

Era il giorno del compleanno di Clara e Lucas si precipito entusiasta in camera sua, si catapulto nel letto e inizio scuoterla e a chiamarla...."che c'è? perché urli?" disse Clara ancora mezzo addormentata "come c'è ? alzati bella addormentata, oggi è il tuo 12° compleanno" gli stampo un bacio sulla fronte e gli posse sulla testa la corona "ora si che sembri una principessa...la mia principessa", Clara arrosi e dentro di lei qualcosa cambio.

Entrarono in cucina e lui ancora euforico gli mostro la torta, la sua torta, era fatta di panna e cioccolato, con al centro una scritta (Buon compleanno Clara); lei non sapeva cosa dire, ma una lacrima gli scese attraversandole il viso, finche Lucas non la raccolse con una carezza, lasciandole infine una bacio sulla guancia, che fece istintivamente sorridere Clara che divento di colpo rossa. La giornata si concluse bene, Clara per una volta era spensierata e felice...e mentre guardava Lucas rimpiazzarsi di torta, il cuore le batteva forte...lasciandola senza fiato.

Nota dell'autrice: spero vi piaccia...se è così votate e se vi va lasciate un commenti :)




















Clara ed EttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora