BIANCA
Avevo deciso di prendere l'autobus, quella mattina. Non mi andava di correre o di camminare, non me ero nello spirito.
Da quell'oblò rialzato fra tutte le macchine pensai a quanto era buffo, il mondo, visto da lassù. Erano tutti così indaffarati, così occupati a vivere la propria vita. Correvano, camminavano, ma nessuno si fermava mai ad osservare l'altro, magari uno sconosciuto, a porgergli un sorriso e un "buona giornata."
Perché l'uomo si era piegato a tanta banalità? E perché io mi ero piegata a far finta di non amare una persona?
Troppe domande. Nessuna risposta.
Scesi dall'autobus. Ad aspettarmi alla fermata c'era Dario. Era appoggiato al muro con in mano una rosa, le cuffiette alle orecchie e un bellissimo sorriso. Gli corsi incontro e mi lanciai sulle sue braccia, baciandolo. 《Ciao amore》Esclamò lui sorridendo. Io sorrisi e lo baciai di nuovo. Ci incamminammo a fare una passeggiata mano nella mano, a guardare le vetrine, oppure semplicemente a passeggiare.
Saremmo tornati a casa alle 6 e poi alle 8 avremmo raggiunto Fra e la sua amichetta al ristorante. Tutto programmato nei minimi dettagli da Dario. Come sempre.
Tornammo a casa e dopo aver salutato tutti ci dirigemmo in camera mia. Ci sedemmo sul letto e accesi la televisione. Non c'era niente di interessante, ma lasciai su Real Time, era il mio canale preferito. Dario si avvicinò a me, cercando attenzioni, ma quel giorno ero particolarmente di cattivo umore nonostante la passeggiata romantica: non osava immaginare cosa sarebbe accaduto all'uscita a quattro.
Restai impassibile, immersa nei miei pensieri, mentre Dario continua a stuzzicarmi baciandomi il collo.
《Sei nervosa?》Mi domandò guardandomi negli occhi.
Io annuii continuando a guardare la televisione. Lui mi costrinse a guardarlo spostandomi il viso verso di lui.
《Se è per stasera non vedo cosa ci sia da preoccuparsi.》
Non volevo che diventasse geloso di Fra, o che cominciasse a sospettare qualcosa.
《Tranquillo non è niente.》risposi sorridendo con finzione. Lui ci cadde e mi sorrise.
Fra non ci cadeva mai. Quando stavo male e fingevo, lui sapeva riconoscerlo. Se eravamo con gli altri, mi portava in un'altra stanza e mi abbracciava. Poi mi guardava negli occhi. Mi chiedeva cosa era successo, o perché stavo male.
In quei momenti mi mancava più del solito.
Mi stavo lentamente rendendo conto per quanto continuassi a mentire a me stessa, Dario non era Fra, non lo sarebbe mai stato.
Continuai ad avere questi pensieri tutta la mattina e dopo pranzo, fino a quando Dario non se ne andò. Ero stata zitta tutto il tempo limitandomi ad annuire. Lui non sembrava preoccupato più di tanto. E di certo non si sarebbe mai comportato come Fra.
Nel pomeriggio cominciai a prepararmi. Mi feci la doccia e mi asciugai i capelli con calma, senza fretta. Intanto Fra aveva continuato a bussare alla porta del bagno urlandomi di muovermi perché anche lui doveva andare in bagno. Quando ebbi finito l'opera uscii, mentre Fra entrava in bagno, volenteroso di uccidermi.
Verso le otto ci ritrovammo tutti in pizzeria. Ero abbastanza terrorizzata. Avevo cercato di non farmi molte idee su cosa sarebbe potuto succedere quella sera. 《Allora, Dario, cosa fai nella vita oltre che uscire con Bianca?》iniziò la conversazione Fra, guardandomi con aria di sfida. Accettai la sfida.
《Studia per diventare chirurgo, all'università.》guardai Dario con dolcezza e gli strinsi la mano sopra il tavolo. 《Gli mancano tre esami alla tesi.》Lui ricambiò il mio sguardo.
Fra intanto si avvicinava a Ginevra e gli metteva un braccio dietro la schiena.
《Tu Ginevra, invece? A occhio non mi sembri una da università.》
Fra sorrise maliziosamente. 《Infatti. Lei lavora in un negozio in centro. Vende abiti di alta moda.》Ginevra si schiarì la voce.
《Come vi siete conosciuti?》disse sorridendo con un accento spiccatamente romano.
Il ricordo mi frastornò la testa. Fra su quel letto d'ospedale...io che mi rifiuto di mangiare...le lacrime...i farmaci.
Per un attimo temetti di svenire. Dario mi strinse la mano, e cominciai a sentire la sua voce sempre più lontana.
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Let me dream today 2
Fanfiction《Lotta. Lotta sempre per chi ami. Lotta per i tuoi sogni, lotta per la tua felicità, per la tua libertà. E poi sogna, piccola mia, sogna. Non dimenticarlo mai. Ricorda che tu sei una guerriera. Tu lotti per i tuoi sogni, DEVI lottare per i tuoi sogn...