6.

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Mi svegliai, erano le nove emmezza di mattina.
Andai in cucina e trovai mia mamma che cucinava o faceva nuove ricette, è una delle sue grandi passioni.
"Buongiorno" mi disse
"Buongiorno" ero stanca morta, in queste settimane erano successe troppe cose.
Dopo aver fatto colazione andai a fare i compiti anche se non avevo per niente voglia, beh come ogni ragazza.
"Sophia vieni un attimo! Ti devo dire una cosa importante!" Mi chiamò mia mamma dalla cucina.
"Arrivo mamma!"
"Dimmi tutto"
"Sophi va bene se lunedì partiamo per New York?" *Cooooosa?*
"Mamma stai scherzando vero?" Era impossibile che mia mamma volesse andare a New York, troppo lontano.
"No Sophia, non sto scherzando, papà mi ha appena chiamato per dirmi che dopo tanti tentativi ha preso i biglietti dell'aereo; oggi è sabato partiamo domenica. Ho chiesto alla prof. se per lei va bene e ha detto di sì, staremo via solo una o due settimane al massimo visto che dobbiamo scegliere la scuola"
"Grazie mamma!" La abbracciai.
"Aspetta mamma io domani ho un impegno posso spostarlo per oggi?"
"Cosa devi fare?" Odio quando i miei genitori non si fanno mai gli affari loro.
"Vado in centro con degli amici" non gli avrei mai detto che sarei uscita con un ragazzo, mi avrebbe fatto un interrogatorio.
"Ok ma ritorna a casa presto" Mi disse.
"Sì certo mamma, grazie" ero felicissima.
Mandai un messaggio a Carlos se potevamo incontrarci oggi invece di domani, e per lui non c'era nessuno problema, meno male.
Mi misi dei jeans scuri aderenti, una felpa nera, le mie All Star bianche, mi sciolsi i capelli e come trucco avevo messo la matita e il mascara.
Ci dovevamo incontrare di fronte a un bar vicino a casa mia; ci misi solo quattro minuti.
"Ciao!" Gli dissi.
"Ciao Sophi! Andiamo?" È favoloso.
"Sì, dobbiamo prendere il tram, ci mettiamo solo venti minuti".
Arrivati in centro, gli feci vedere il Duomo, io quando vado a vederlo lo trovo semplicemente favoloso; ha uno stile particolare che io adoro, ogni scultura ha una sua storia e il suo punto più bello, il punto più in alto, è la Madonnina, dove il sole si scontra con l'oro e lo rende più fantastico, più luminoso.
Anche a Carlos gli piace molto.
Gli feci vedere la Scala e tanti altri monumenti, ed infine alle tredici andammo a mangiare al Mc Donald's, che come al solito era stra pieno.
"Allora come trovi Milano, è bella?" Ero molto felice di tutto, per New York, per tutto, va beh Simone è un caso apparte.
"È favolosa, vedevo in televisione Milano, ma dal vivo è tutt'altra cosa, mi piace davvero molto" 
"Bene, quando abbiamo finito di mangiare dobbiamo andare in giro per i negozi visto che sono iniziati i saldi" Sì, io quando vado in centro devo comprare almeno una cosa.
"Siete le solite voi ragazze" Disse ridendo.
"Ehi!" Gli diedi una gomitata.
Mentre andammo in giro per il centro raccontai a Carlos di New York, del liceo e che non sarei stata a scuola per una settimana. Lui era contento per me, perché anche se ci conoscevamo da pochi giorni sembrava che ci conoscessimo da una vita.
Erano quasi le cinque, stavamo per ritornare a casa quando...

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