Era un periodo un po' troppo difficile per Albus. Extra lavoro al Ministero, continui attacchi da parte dei Mangiamorte e lui era quasi sempre assente da scuola lasciando molte volte il suo posto a Minerva. Lei era molto preoccupata per lui. Spesso lasciava la scuola per più di tre giorni a causa di quelle stupide spedizioni che il Ministro gli affidava. Un giorno, mentre Albus lavorava seduto dietro la scrivania e Minerva leggeva seduta sulla poltrona davanti al camino, gli arrivò una lettera.
-oh no.. un'altra- disse piano lui sospirando.
-che è successo?- chiese lei alzando lo sguardo dal libro sul quale leggeva.
-Minerva, amore. Devo.. devo ripartire-
La donna si alzò dalla poltrona e piano si avvicinò alla scrivania. -ma.. Albus, ti prego. Non andarci- lo supplicò lei.
-vorrei tanto non partire- disse alzandosi. Fece il giro della scrivania e andò al fianco di lei. La prese in vita facendola girare verso di lui.
-non lasciarmi un'altra volta-
-tornerò subito, vedrai- sussurrò lui.
Minerva si avvicinò al viso dell uomo e gli diede un bacio sulle labbra. -non voglio perderti Albus-
-e non mi perderai amore mio-. La strinse dolcemente a sè, le diede un bacio tra i capelli mentre con le mani le accarezzava piano la schiena.
-non puoi nemmeno immaginare come mi senta ogni volta che vai via- mormorò lei.Dopo tre giorni, arrivò per lui il momento di partire. Si alzò presto quella mattina, indossò una tunica blu scuro e il mantello nero. Prese la bacchetta e la ripose nella manica della veste.
-Albus..-
L uomo si girò e guardò la donna ancora nel letto. Si avvicinò e chinandosi le diede un bacio. -devo andare, è ora-
Minerva gli cinse le braccia intorno al collo -sei ancora in tempo per restare-
-non posso- disse piano lui cercando di nascondere il dolore nel lasciarla nuovamente.
La donna si sollevò e gli diede un altro bacio -torna presto- disse rassegnata.
-aspettami pure sveglia, tornerò entro stasera- sorrise.
-ci conto- gli diede un ultimo bacio e lo lasciò andare.
Albus, a malincuore, uscì dalla camera da letto e successivamente dallo studio. Attraversò i corridoi ancora deserti nelle prime ore del mattino, uscì dal castello e dopo pochi passi si smaterializzò.
-ti aspetto Albus.. ti aspetto amore mio..- mormorò piano e richiuse gli occhi trattenendo una lacrima e per non pensare alla partenza del suo uomo.Quella sera stessa, Albus fece rietro al castello. Entrò piano nel suo studio. Vide Minerva vicina alla finestra che guardava fuori oltre l'orizzonte. Silenziosamente le andò dietro e piano, per non farla spaventare, l'abbraccio avvolgendo le braccia intorno la vita di lei. Minerva sussultò leggermente ma poi fece un sorriso -sei tornato- sussurrò.
-e tu mi hai aspettato sveglia- sorrise e le diede un bacio sulla spalla.
La donna si girò piano, felice di vederlo. Ancora una volta lui aveva fatto ciò che aveva detto, era ritornato quella sera stessa e ora potevano passare la notte insieme senza nessuna preoccupazione, senza nessuna distanza.