3 NUOVO INCONTRO

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Apro gli occhi e non capisco dove mi trovo. Sono sdraiata su un letto e ho le braccia fasciate con delle bende. Cerco di alzarmi ma ad ogni movimento sento dolori ovunque, guardo il mio corpo e vido diversi lividi. Ogni movimento non fa altro che aumentare il mal di testa e decido di restare ferma per non peggiorare le cose. Ad un tratto la porta alla mia sinistra si apre ed entra un uomo basso, di mezza età e.. con un camice bianco. La confusione si sta impossessando di me e non ricordo ancora niente.

Aspetta ma io ero al concerto, cosa ci faccio qui? Sposto gli occhi da una parete ad un'altra in cerca di indizi. Esamino la stanza, gli unici colori sono il bianco e il blu...un'ospedale?! Ma che è successo? Guardo il presunto medico con aria confusa e capendo il mio disagio  prende una cartella "Tu devi essere Dana.Bene, dai controlli non risulta niente di grave devi stare un pò a riposo" continuo a non capire " La scorsa notte..Hai avuto un piccolo incidente, alcune persone hanno assistito alla scena e hanno chiamato l'ambulanza.. Tranquilla, qui fuori ci sono i tuoi genitori, ora li faccio entrare" dice infine posando una mano sulla mia spalla.Osservandolo meglio è carino. No nel senso che mi sia innamorata di un uomo di mezza età, ma sembra coccoloso.. somiglia a uno di quegli orsetti gommosi. Ha dei baffi ed è cicciottelo. Ok devo aver sbattuto la testo davvero forte.

"Dana!" voce familiare.. mia madre. La vedo correre verso il letto e dopo pochi secondi mi stringe tra le sue braccia"Ci hai fatto preoccupare! Non hai più risposto al cellulare e non abbiamo avuto notizie..e io e tuo padre non sapevamo cosa fare.." i suoi occhi sono lucidi.

Mio padre si siede in una sedia vicino la finestra. Cavolo, la sua espressione esprime rabbia o forse delusione. "Lo so, scusate" cerco di farmi piccola e  abbasso lo sguardo. Di solito litigo con i miei genitori ma mi dispiace quando li faccio preoccupare. "Vi prometto che non succederà più"

Mio padre continua a stare in silenzio,il tempo sembra essersi fermato e quei minuti sembrano ore. "Tu come ti senti ora?" "sto bene, mi fa solo male la testa" non voglio farli preoccupare ulteriormente quindi non dico dei lividi.

"Il ragazzo che ha procurato l'incidente è qui fuori" mi volto subito verso quella voce fredda.
"vorrebbe chiederti scusa"

quindi è stato un ragazzo? va bè, non fa differenza. I ragazzi non mi interessano. La cosa che mi preoccupa è un'altra.

"ehm, p-papà.. sei arrabbiato?" chiedo spaventata. Si avvicina a me "é ovvio che io lo sia" perfetto, non mi farà più uscire con lo scooter, mi chiuderà in casa e.."Ma la cosa importante è che tu stia bene"

wow, mi aspettavo una reazione diversa. Mia mamma mi guarda con un sorriso malizioso. E ora che vuole? "Non vuoi vedere quel ragazzo? Sai è davvero..Figo!" rimango a bocca aperta "Mamma!"

Dopo i vari commenti di mia mamma sul misterioso ragazzo e la gelosia di mio padre che cresce poichè ormai anche lui ha la sua età, sono sempre più curiosa. "E va bene, però poco.Non mi va di parlare con persone che non conosco." Mia mamma ha gusti diversi e sicuramente il giovane là fuori é un cesso.

La porta si riapre. In quella stanza c'è un incredibile via vai di persone.
I miei occhi questa volta si illuminano involontariamente per la persona che mi ritrovo davanti. "Ehm..ciao" mi saluta il ragazzo imbarazzato per la situazione. Lo esamino attentamente. È alto e muscoloso, capelli ricci raccolti in una coda, occhi verdi e lentiggini sulle guance. ODDIO adoro le lentiggini!
Maglietta nera e dai pantaloncini larghi. Ha dei bracciali di cuoio e qualche anello.

Dovevo ricredermi. Mia madre aveva ragione. È davvero figo!

Punto primo: Dana mantieni la calma e non diventare rossa

Nel frattempo lui si siede accanto a me "Sono Def e mi dispiace per ieri sera. Mi sono distratto un secondo e non ti ho visto. Sono felice che tu stia bene e che la cosa non sia grave" la sua bocca forma una curva perfetta e io cerco di ricambiare.
I suoi occhi sono fissi su di me e sento le guance arrossire sempre di più...non è un buon segno.

"I tuoi fari.."dico " colpa dei tuoi fari..ma grazie di essere venuto"
Ok, posso fare di meglio.

"Figurati, è il minimo. Ora devo andare, scusami. Se hai bisogno chiamami" si alza di scatto porgendomi la mano. Non capisco cosa vuole così gliela stringo in una stretta di mano. "Ora puoi anche lasciarmi" ride. Tolgo subito la mano e mi ritrovo un bigliettino in mano. "Ci si vede" dopo quelle parole e il suo bellissim.. ehm gradevole sorriso esce dalla stanza. Abbasso gli occhi nella mano destra e nel biglietto.. ci sono scritti dei numeri...
Dei..numeri?! Il SUO numero! Omiodio!! Cerco di restare calma. Ovviamente non riuscendoci.

Non racconto niente a mia mamma, non parlo mai di queste cose con lei. E poi in fondo non c'è nulla da dire,no?

Sono costretta a restare dentro quella triste stanza per un altro giorno e non faccio altro che pensare a quel..Def.
I suoi occhi, quei capelli così perfettamente ricci..
Devo smetterla di pensarlo prima di fissarmi troppo. Pensandoci mi ha fatto avere un incidente. Potevo anche morire per colpa sua. Basta, tanto non lo rivedrò più.

Passano i giorni e in poco tempo tutto torna come prima.. o quasi. A scuola mi annoio come sempre ma mi distraggo continuamente con quel bigliettino e imparo il numero a memoria..sono persa! L'ho visto sola una volta, come può farmi ancora quest'effetto?
Lo rivedrò?

"Oggi zaino leggero Dana?" mi chiede Tom divertito nel vedermi con uno zainetto rosso minuscolo. " Oh si, ho solo dei fogli"

Suona la campanella.. il suo suono mi ricorda babbo natale

"Finalmente è finita!" Guardo il telefono "ma..sono le undici" Altro che finita, ci sono ancora ancora due ore e in più la ricreazione. Decido di uscire nel cortile e vado a sedermi in un muretto.

La maggior parte dei ragazzi si trova nel retro della scuola, la parte più nascosta e dove i professori non vanno mai. Li si fa di tutto. Qualche coppia passeggia mano nella mano, e infine in un angolo c'è il gruppo dei ragazzi più "popolari".. quelli che si sentono i padroni della scuola e che criticano tutto di tutti. Quelli che pensano di essere simpatici quando fanno dei complimenti ad alta voce ad una ragazza che passa. Quanto li odio.

Li fisso per riconoscere qualcuno e incrocio lo sguardo di uno di loro. Ha un qualcosa di familiare. Siamo distanti però e da lontano non lo vedo molto bene. Magari non sta guardando me.

Noto il suo sguardo allegro e sorridente ma soprattutto sono colpita da quei capelli.. ricci!

"DEF?!" La mia espressione dev'essere quella di quando si vede un fantasma, continuo a guardarlo e lui si incammina verso la mia direzione.
Chefacciochefacciochefaccio?!

In un attimo lo trovo seduto accanto a me.. il suo profumo mi travolge.

"Ciao!Non credevo di rivederti così presto" mi rivolge la parola con tranquillità, beato lui che è sereno. E poi.. così presto?! È passata una settimana e io già non resistivo più.
"Ciao, ma vieni nella mia scuola?" Ma che domande faccio? È ovvio, non penso che abbia il tempo di girare per le scuole. "Così sembra" dice ridendo. Ecco ha capito anche lui la stupidità della domanda.
"Non ti ho mai visto prima" altra frase stupida. Non esco mai dalla classe, sto sempre con le cuffie e non guardo nessun ragazzo.

"Tu come stai? Meglio?"
"Sì, sto molto meglio..ora"
Nel suo volto riappare quella meravigliosa curva che si conclude con le fossette e in quel momento il mio cuore si ferma per poi riprendere a battere all'impazzata. Distolgo lo sguardo da lui e sento "ci vediamo in giro" è andato via. Il cuore ritorna al suo battito regolare. Alzo lo sguardo verso il cielo..
Cavolo, che significa tutto ciò?


Spazio autrice_

Salveee, nuovo personaggio: DEF. Dana avrà a che fare per la prima volta con un ragazzo ^^ capirà quello che prova? E cosa deciderà di fare?

La descrizione del medico corrisponde al mio prof di matematica xD , se avete domande e qualcosa da dire commentate <3






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