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Francesco

Finalmente oggi è lunedì, e in ufficio ritorna Valentina. Dopo che lei se n'è andata io non ho fatto altro che pensare a lei. Ieri ho avuto una partita e non ho dato il meglio di me, il mister mi ha fatto stare in panchina dal 2° tempo. Sono felice che la mia squadra abbia vinto però sono dispiaciuto perchè non sono stato io a portare la vittoria.

Sono arrivato in ufficio presto rispetto al solito, ma ho assolutamente bisogno di parlare con lei, e so che arriva sempre prima.

Mi sistemo nel mio ufficio e sento una porta sbattere. Eccola finalmente. La vedo sta andando verso la sua scrivania, non si è accorta di me perché sta ascoltando il suo ipod. E' bellissima, ha un vestito semplice nero che risalta le sue curve, indossa le sue solite ballerine nere. Si è vero la osservo sempre.

"Buongiorno Valentina." la saluto così magari si accorge di me, però vedo che urla e inciampa sul filo del telefono, io sono veloce e riesco a prenderla appena in tempo.

"Ma dico sei impazzito, mi hai fatto perdere 10 anni di vita!" l'aiuto a rialzarsi controvoglia, quando l'ho presa mi è arrivato un profumo di vaniglia e cocco che mi ha fatto sciogliere.

"Prego comunque." non voglio fare lo stronzo però mi viene spontaneo.

"Grazie ma non mi aspettavo di trovarti qui. Cioè non sono abituata a vederti così presto per quello ho urlato. A proposito che ci fai qui?"

"Ti stavo aspettando volevo solo parlarti in modo tranquillo, visto che l'altra sera te ne sei andata."

La vedo abbassare lo sguardo e tormentare il suo braccialetto, come fa sempre quando è ansiosa o nervosa. 

"Me ne sono andata perché quello che mi hai detto l'altra sera non sta ne in cielo ne in terra. Sinceramente pensavo avessi bevuto. Non puoi dirmi che ti interesso dopo avermi trattata come una servetta per quasi 2 mesi solo per gelosia. Scusa ma ora questa gelosia dov'è? E questo interesse da dove ti è nato? Io proprio non capisco."

Sinceramente le sue parole mi hanno ferito, si anche se non sembra ho un cuore come tutti, vorrei andarmene senza rispondere ma non voglio dargli questa soddisfazione.

"Mi sono reso conto che sbagliavo, è vero me ne se accorto dopo però ti ho chiesto scusa. E questo interesse che tu pensi sia "improvviso" ce l'ho da quando hai varcato quella maledetta porta dell'ufficio per fare il colloquio! Mi ricordo ancora che sei entrata piano piano con quel vestito a fiori, e le ballerine che indossi ora e hai parlato con la vecchia segretaria. Mi sono comportato da idiota è vero, però mi piaci cosa ci posso fare. E ti dico, non mi pento di aver passato la notte con te, anzi risvegliarmi con te è stato un sogno, solo che poi ho rovinato il momento." 

La vedo che rimane in silenzio sempre con lo sguardo verso il basso, le sembrerò uno sfigato però spero di averle fatto capire le cose. 

Valentina

Io non so che dire sinceramente, lui si ricorda perfino il mio vestito che indossai 4 mesi fa, però non riesco a capire perchè mi dice questo solo ora. Io ho seriamente paura di amare, ho paura che qualcuno mi porti via di nuovo il sorriso. E' vero Francesco mi piace, quando lo vidi la prima volta rimasi di stucco era bellissimo con quel completo, portava i capelli più corti però era una favola. 

Mi sta guardando lo so, sento il suo sguardo che cerca i miei occhi. Vedo la sua ombra che si muove, però non voglio guardarlo. 

D'improvviso mi abbraccia, e io mi perdo nelle sue braccia muscolose, profuma di menta. La sua mano mi accarezza i capelli, mentre io mi godo l'abbraccio e cerco di mettere insieme delle parole sensate. 

"Mi piaci pure tu, mi piaci da quando ti ho visto nell'ufficio 4 mesi fa. Però poi conoscendoti meglio ho iniziato a pensare che eri uno stronzo, e cercavo di perdere l'interesse" devo riuscire a dire tutto quello che penso senza scoppiare in lacrime " Io non mi pento di quella notte, l'unica cosa è che non mi ricordo niente, e questo è frustrante perchè era la mia prima volta e mi sono sentita una poco di buono in quel momento." Lo sento staccarsi dall'abbraccio. Ecco cuore lo sapevo dovevi stare zitto.

"Può sembrare da sfigati, ma sono contento delle parole che mi hai detto." E torna ad abbracciarmi, non so per quanto rimaniamo abbracciati perchè mi accorgo che stanno arrivando tutti, così a malincuore mi stacco dall'abbraccio, lui mi guarda un po' deluso.

"Scusa ma non voglio far pensare di essere una raccomandata." cerco di sorridere.

"Ok capisco, dai continuiamo a parlare dopo, ciao piccola" E mi da un bacio, mi sembra di sentire il cuore che fa i fuochi d'artificio. Le farfalle nello stomaco stanno facendo le capriole e ho le guance arrossate. 

Ok l'amore è strano.


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Angolo Autrice

Eccomi, oggi avevo un po' di ispirazione quindi mi sono messa all'opera, spero vi piaccia fatemi sapere che ne pensate.

Al prossimo capitolo!

Valentina

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