Capitolo 11.

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Julieth's POV:

Zac è davvero gentile e simpatico oltre che molto bello, non mi ha fatto pesare il mio non rispondere alla sua dichiarazione ieri, è anche intelligente. Prendo il té e lo porto in giardino, appena esco dalla portafinestra il vassoio mi cade a terra facendo rompere i bicchieri. "ZAC!" corro al tavolo ma ovviamrnte non c'è, solo due sedie capovolte, le sue. "ZAC DOVE SEI?" è come se parlassi da sola, un giardino così grande, o dovrei dire parco, e vuoto è l'equivalente di una stanza insonorizzata. Dopo il mio quinto urlo mi arriva un messaggio:
-Sta zitta!
-Zac sei tu?
- e chi secondo te?
-ma sei stupido? ho preso un colpo
-si, anche io
-uhm.. che?
- lascia stare.. . Tra poco arrivo, vai in casa e chiuditi dentro
-ma cosa..?
-FALLO!
-va bene okay, non ti agitare
-ci sentiamo dopo..
-ok ciao
Faccio come richiesto, o meglio, ordinato, e corro in casa, chiudendo a chiave le porte e mettendo l'allarme. Decido così di scrivergli un ultimo messaggio con su scritto che sono in casa e che ho messo l'allarme. "E ora cosa faccio?" In quell'istante arriva Leone che corre, "ottimo" inizio un pó a giocare con lui ma non occupa il mio tempo, uff. Dopo un pó si addormenta e io sto iniziando a tranquillizzarmi, spero Zac stia bene. Due ore sono passate sicuramente, solo che.. c'è troppo silenzio. Cercando di fare il più piano possibile mi alzo in piedi ed esco dalla stanza, mi dirigo in camera mia per prendere il telefono quando qualcuno da dietro mi prende e mi mette una mano sulla bocca. "Shhh sono io, non urlare" mi giro e lo guardo, troppo spaventata per parlare "sono ancora di sotto, fai silenzio" mi dice per poi afferrarmi la mano ed entrare nella cabina armadio seguito da me. Mi tiene per mano mentre continua a guardarsi intorno controllando che non ci sia qualcuno. "Chi sono quei tre tizi? Cosa vogliono da te? E come fanno a sapere dove abito?!" Gli chiedo urlando a bassa voce, si gratta la nuca e poi risponde, "uhm.. mi stanno cercando da dei mesi, ho ucciso il loro capo e vogliono uccidermi. " dice alzando le spalle "E così tranquillo non mi dici niente? Vieni a casa MIA come niente fosse? Ma sei stupido?" Lascio la sua mano e po spingo "I-io non volevo farlo apposta, davvero" si difende. Scuoto la testa in segno di negazione e mi avvicino alla porta della cabina, "sono andati via." Dico per poi uscire dalla cabina, afferro un paio di forbici ed esco dalla stanza. In punta di piedi scendo lentamente le scale, "cazzo" dico a bassa voce dopo aver visto uno dei tre ragazzi in cucina. Corro velocemente al secondo piano e chiudendomi a chiave in una stanza. Aspetto qualche minuto immobile, poi accendo la luce. Mi guardo intorno, non ci ero mai entrata qui. C'è un letto matrimoniale a forma di cuore, un terrazzo ed è tutto bianco, completamente. Mobili, coperte, pavimento, porte, tutto. "Wow", mi siedo sul letto quando sento dei passi avvicinarsi alla porta, poi nulla. Esco di nuovo, controllo di sotto e per mia fortuna sono andati via. Chiudo tutte le porte e inizio a mettere a posto.

Ashley's POV:
In questi giorni Anne sta diventando strana.. è più scontrosa, più suscettibile, e solo con me.. . La sua voce mi risveglia dai miei pensieri, "allora le vuoi ste uova o no?" Disapprovo con la testa e vado di sopra, "dove vai ora?" Mi chiede acida, come suo solito fare, "In camera" rispondo "ah, ok", queste sono le sue parole prima di tornare ai fornelli. Non le interessa più niente di me, solo che io non le ho fatto nulla. Ok basta, vado a parlarle. Esco dalla stanza e silenziosamente scendo le scale, no ok torno su. No devo parlarle,
Ashley, stai calma, tu parlale e andrà tutto bene.
Pff.. stupida coscienza. "Uhm.. Anne devo parlarti.." la osservo mentre cuoce la carne "parla" "io.. non so cosa ti ho fatto, sembra che ti dia fastidio la mia presenza, come se fossi un'errore. Io non ho fatto nulla di male, non capisco perché mi merito di essere trattata così. Sei distaccata, seria, svogliata e disinteressata a me. Quando neanche una settimana fa eri la ragazza più dolce del mondo. Ero così felice di stare con te, mi sentivo completa. E ora.. ora mi sento vuota, mi sento male, sono triste." I miei occhi sono lucidi, la gola mi sta bruciando tantissimo, "già" Non ci credo. Non ci posso credere. Non lo ha detto davvero. "Se non mi ami più dimmelo e basta, soffrirei meno." Detto ció mi alzo dalla sedia e vado in camera, "fanculo, FANCULO!" prendo la valigia e la lancio sul letto, ci metto dentro tutti i miei vestiti e le altre cose, la chiudo e scendo di sotto. "Dove vai?" "A casa mia" "ma vivi da sola" " che differenza fa? Da essere ignorata 24 ore su 24 a vivere sola non cambia nulla" "la metti così? Va bene allora,ciao." "Ciao." Chiamo Julieth, spero mi accompagni lei a casa, non ho i soldi per il taxi ora.
- Buongiornoo, come stai?
- Puoi venire a prendermi a casa di Vale? Per favore..
- Certo, ma perché piangi?
- Te lo spiego dopo
- Ok, arrivo subito.
Riattacco e l'aspetto fuori dal cancello, mettici poco.. ti prego. Dopo venti minuti arriva, apro la portiera ed entro in macchina, "parti, parti ti prego, parti!" Fa ció che dico, "perché stai piangendo? E perché hai una valigia?" "Me ne sono andata, Anne non mi ama più, non le interessa più nulla di me" di colpo inchioda, "cosa fa?! Bene, la faremo ragionare" "oh no no no no no" "oh si invece" mette la retromarcia e scende davanti casa di Anne, poi entriamo. Io per la seconda e schifosa volta oggi. "Anne dove sei?" Chiede July, "Ciao babyyyyyyy come staaiiii????" "Bene tu?" "Benissimo, che mi racconti?" Sento il cuore che mi si spezza, come puó stare bene? Come? "STAI BENE?" Urlo facendo sobbalzare July, "oh, ciao" sto per aprire bocca, ma July prende parola a posto mio, "senti Anne.. Ash mi ha detto che vi siete lasciate.. come mai?" "Non l'amo più, ora mi piace un altro ragazzo." Ok non reggo più, non posso più trattenere le lacrime, "si chiama Johnny, è bellissimo, è alto come me ed è davvero simpatico. Io e lui siamo simili, mi fa stare bene" July corruga la fronte "uhm.. aspetta un attimo" Le dice prima di avvicinarsi al mio orecchio, "disfa le valigie" mi fa l'occhiolino , "perché?" "È ubriaca.. senti che puzza di alcool fa?" Mi sussurra, "giusto" corro di sopra e disfo tutto, oh che bello.
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Scusatemiiii ci ho messo un sacco ad aggiornare lo so. Ho un sacco di compiti e ho un sacco di cose per la testa. Di nuovo non so se continuare la storia o no, sono più per interromperla, ho altre idee per la testa.. Scusatemi

Innamorata del biondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora