Chapter fifteen: - I reject you.

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Holaaa chicos! 

Eccomi tornata con il quindicesimo capitolo di Undiscovered! *applausi*

Come state?!?! Io abbastanza bene, professori rompi coglioni a parte, ma SORVOLIAMO E STENDIAMO UN VELO PIETOSO SULLA SCUOLA.

ALLOOOOOORA, HO SCRITTO IL PROLOGO DELLA MIA NUOVA STORIA ''MASKED STRANGERS'' E SAREI FELICE SE LA LEGGESTE! QUI SOTTO VI LASCIO LA TRAMA:

Justin Drew Bieber è il capo di una gang mascherata, soprannominata da tutti "Masked Strangers" ossia "Sconosciuti mascherati." Nessuno è a conoscenza della loro identità, eccetto i loro rivali. Frequenta l'ultimo anno di liceo, vivendo una doppia vita per ingannare qualsiasi presunto sospetto. Risse, sparatorie, sangue, morti, lacrime: tutto questo nella vita di Justin è monotono, fino a quando in un'imboscata qualcosa cambierà per sempre il suo cuore di ghiaccio.Cassandra Amato detta "Cassie" frequenta lo stesso liceo di Justin, che a differenza di quest'ultimo, vive una vita da studentessa completamente normale, fin quando non viene travolta in una marea di episodi che le sconvolgeranno perennemente la vita. "Be the boss, make the rules."In questa storia sono presenti anche: Larry Stylinson, Muke Clemmings.

AND NADA, GODETEVI IL CAPITOLO!

Annuisco alla sua affermazione con nonchalance, lasciandolo di stucco. Noto lo stupore nei suoi occhi, e la cosa mi diverte. Forse sarebbe ora che io prenda in mano le redini.

«Wow, hai degli autisti ottimi nelle informazioni.» Gli rispondo, sarcastica.

Lui alza un sopracciglio e si allontana leggermente da me, deglutendo.

«Ti dispiacerebbe spiegarmi il perchè dovrei andare all'inferno?» Mi chiede con curiosità.

Spero stia scherzando, con quale coraggio mi fa una domanda del genere?

«Vuoi sapere il perchè Leo?» Gli rispondo, puntando l'indice contro il suo petto, continuando a parlare alzando il tono della voce. «Semplicemente perchè mi hai usata, al mio risveglio non eri nemmeno in casa.»

«Woh woh, calma. Ti ho usata? Amber eri consenziente, sapevi quello che stavi facendo.» Sbotta con tono severo, guardandomi male.

«Okay Leo, mettiamola su questo piano. Sapevo quello che stavo facendo, l'abbiamo fatto ed è finita. Che cosa vuoi ancora?» Gli urlo trattenendo le lacrime.

Perchè sto trattenendo le lacrime? lui non è niente per me, è soltanto un conoscente. Mi chiedo cosa mi frulli in testa ogni tanto.

Mi poggia un dito sulle labbra, zittendomi.

«Calmati. Non vorrai che i paparazzi ci facciano altre foto, vero?» Mi sussurra, accennando un piccolo sorriso.

Facile sorridere per te, vero Mr. Me le scopo tutte e poi le abbandono?

Ad un tratto ricordo Brookelle. E' sicuramente grazie alle fotografie dei paparazzi sparse per tutto il web che mi conosce e sa addirittura il mio nome.

«Conosci una certa Brookelle, Leo?» Gli chiedo, non rispondendo alla sua domanda precedente.

La pronuncia di quel nome sembra spaventarlo un tantino. Inarca un sopracciglio e fa per dire qualcosa, ma si blocca. Poi annuisce.

«Cosa sai di Brookelle, Amber?» Mi chiede.

«E' la tua fidanzata?» Gli chiedo.

Lui scuote la testa, e stringe i pugni.

«Ti ho detto che non ho una fidanzata. Dimmi che cosa sai di Brookelle.» Ringhia.

«Altrimenti?» Gli rispondo.

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