Morte a Venezia

31 1 1
                                    

L'uomo magro è da solo, e siede comodo sulla sedia imbottita. Si fa cullare dall'acqua e guarda in giro.
Il gondoliere, vecchio e stanco, voga e lo osserva.
-"È mai stato a Venezia?"
-"Come? Oh si, molto tempo fa. Dove abito io è molto triste, sa, è un piacere venire qui anche se si tratta di lavoro"
-"Lavoro? Ha clienti Veneziani?"
-"Oh, non molti, a dire la verità. Voi siete.. Come si dice, fatti di cane"
Il rumore dell'acqua sembra amplificare il silenzio.
-"Ma tanto vale che glielo dica" continua l'uomo scheletrico "l'ultima volta che sono venuto qui, ho conosciuto un certo Gustav Aschenbach"
Il remo scivola dalle mani del vecchio. Impallidisce.
"Perdonami, Tadzio, non volevo spaventarti. Ma ti prego, continua a vogare, Venezia è così bella".

CiecoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora