Libri

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Quando mio padre se ne andò di casa non si portò via niente. Niente che potesse ricordargli del nostro appartemento, niente che non fosse suo e solamente suo.
Prese solo i libri: che ,di fatto, erano l'unica cosa che avesse mai davvero posseduto. In casa c'erano libri ovunque. Su ogni scaffale, in ogni cassetto. Chiamò tre suoi amici. Fecero quattro viaggi, avanti e indietro. Uscivano tutti sudati con borsoni e carrelli pieni di libri e li caricavano in macchina.
Poi un giorno mi chiamò e mi invitò a casa sua a mangiare.
Stavo cercando l'indirizzo, quando vidi dei libri. Molti libri.
Una piccola casetta, grande circa come il mio salotto, fatta di libri. Si aprì una porta fatta di libri e ne uscì mio padre, vestito di libri. "Accomodati" mi disse.
Dentro non c'era nulla, solo un tavolo di libri e due sedie di libri.
Mi chiese "hai fame?" e mi diede un libro sopra ad un piatto fatto di libri.
Forse è vero, che leggere è vivere.

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