Capitolo 2

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Continuai a fissarlo senza aprir bocca, creando un imbarazzantissimo silenzio tra di noi, che fortunatamente venne interrotto dalla sua voce.

-Non preoccuparti, è tutto okay.-La sua voce aveva un suono così caldo e profondo, simile ad una dolce melodia.

-Sono mortificata.. Posso almeno offrirti un caffè per scusarmi? -Dissi grattandomi la nuca.

-Volentieri. -Accennó ad un sorriso: i lineamenti della sua bocca, rosea come un fiore, erano morbidi e il piercing al labbro inferiore dava quella nota di trasgressione a quelle labbra carnose.

Ci facemmo strada tra i vari tavolini del bar e optammo per uno già apparecchiato nell'angolino accanto alla vetrata trasparente. Il rumore di voci accavallate le une sulle altre erano tipiche di quel luogo all'ora di punta. Nell'aria aleggiava un forte odore di caffè amaro misto al dolce dei cornetti caldi appena sfornati. Un cameriere dai lineamenti pronunciati e dai capelli biondo platino sfrecciava a destra e a manca servendo le ordinazioni ai tavoli,con una tale maestria da sembrare un giocoliere. Io e il ragazzo in nero ci sedemmo ai lati opposti del tavolo accanto la vetrata che dava un'ampia visuale sull'intero isolato. Era una magnifica giornata di sole, non molto calda e rinfrescata a tratti da un leggero venticello. Dalla nostra postazione potevo vedere chiaramente il raggio di sole illuminare perfettamente il ragazzo, sembrava fosse sotto un riflettore e il suo piercing rifletteva intensamente.

-Ora che mi hai travolto, posso almeno conoscere il tuo nome? -Disse sorridendo per rompere il ghiaccio.

Mi morsi il labbro per l'imbarazzo. Che figuraccia!

-Sono Sally, piacere di conoscerti..

-Andrew. Ma sentiti libera di chiamarmi Andy. -Completò velocemente la mia frase e iniziò a sfogliare il menu accanto al posacenere.

-D'accordo, Andy. -Sorrisi,facendo la stessa cosa. -Cosa prendi?

-Solitamente un espresso accompagnato da un abbondante piatto di bacon e uova strapazzate, ma oggi mi lascio consigliare da te.

Dopo qualche minuto il cameriere biondo si avvicinò al nostro tavolo per prendere le ordinazioni. Aveva una divisa blu scuro da cui si poteva intravedere una camicia bianca al di sotto di quest'ultima e un grosso orologio da polso con il cinturino in pelle nero.

-Volete ordinare? -Disse mentre aprì velocemente il taccuino che aveva in mano.

-Due cappuccini con tanta schiuma e un pezzo della vostra ottima torta ai mirtilli, grazie.- Risposi porgendogli il menu e sfoggiandogli un sorriso amichevole.

-Arrivano subito.-Replicò il belloccio allontanandosi dal tavolo.

-Dunque, Andy.. -Lo guardavo in ogni angolo del suo viso, soffermandomi soprattutto sui suoi meravigliosi piercing,anche se la cosa che più mi colpì erano i suoi occhi: non solo per quell'azzurro così intenso,quanto per il fatto che non erano affatto estranei. Ma nonostante quel pensiero attraversò la mia mente lo tenni ugualmente per me.-Com'è la vita qui in città?

-Oh,beh.. La città è da urlo se sai che posti frequentare. -Feci spallucce e mi mordicchiai il labbro inferiore.-Non conosci Cincinnati? -Aggiunse accendendosi una sigaretta.

-Sono qui da appena due mesi e non mi sono ancora ambientata come si deve,sai..

-Resta in mia compagnia e ti farò conoscere questa città da cima a fondo,garantito! Tu di dove sei esattamente?

-Brooklyn.

-Brooklyn,eh.- Mi rivolse uno sguardo ammaliatore che fissai a lungo: l'azzurro ghiacciato dei suoi occhi era pungente come un coltello che affondava la lama nel mio petto, ma per qualche strana ragione, avrei lasciato volentieri che mi trafigesse solo per il piacere di sentirlo dentro di me.

Deceptive Blood || Andy Biersack ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora