POV AMY
Passarono due giorni e con mia grande sorpresa Sasha non aveva ancora indossato una mini armatura e dichiarato guerra.
Mi lanciava solo sguardi assassini fra i corridoi e ogni tanto mi minacciava o insultava, ma questo lo facevamo sempre.
Il giorno seguente allo scherzo, subito dopo l'uscita del giornalino, aveva iniziato a sculettare disperatamente per tutta la scuola con quei suoi due cagnolini cotonati cercandomi come un segugio col suo osso. Dopo avermi trovata aveva dato di matto urlandomi addosso e prendendo le sembianze di una cornacchia con le piume scolorite. Aveva promesso che presto si sarebbe vendicata, ma quella insignificante nudista non intimoriva proprio nessuno con le sue gonne più piccole di una mutanda.
Se credeva di aver a che fare con una delle servette che sopportavano ogni suo sopruso o quel suo schifoso lucida labbra alla fragola, si sbagliava di grosso.Quel giorno avevo un compito di matematica all'ultima ora con la palla rotolante che mi ritrovavo come professoressa: la signorina (per modo di dire) Morris.
Era un odioso carro armato sulla cinquantina d'anni, naturalmente ancora zitella, che impiegava il suo tempo seminando terrore fra gli alunni con il suo orribile porro sul mento.'Oh ma come siamo gentili'
Che vuoi ancora? È una vera strega
'Come te, sembri un barbone'
Ritorna a dormire, non è giornata!
'Non è mai giornata'
Vuoi lasciarmi in pacee?!
'Non posso, lo vorrei più di ogni altra cosa ma sono la tua coscienza, idiota'
La coscienza più irritante dell'intero globo
Entrai in classe e mi sedetti al solito posto, gettando lo zaino a terra, per nulla preoccupata per il compito di qualche minuto dopo. Tanto il nostro destino era già segnato a vagare su una strada oscura.
Nonostante le note, a scuola me la cavavo e a dirla tutta avevo il massimo dei voti in tutte le materie, ma non in matematica. La matematica era il tassello di un puzzle che non si incastrava assolutamente con i miei neuroni.Un disgustoso profumo dolciastro mi pervase le narici. Alzai la testa e la vidi, stretta nel suo ridicolo abitino rosa, mentre si sedeva al banco affianco al mio.
La fulminai con lo sguardo e poi le dissi brusca:"Alza il tuo culo rinsecchito e portalo sulla sedia più lontana da me"
"Oh non sai quanto vorrei sciacquetta da due soldi, ma non ce ne sono più" Sasha rispose senza guardarmi.
Mi osservai attorno e notai due posti liberi."Ma sei diventata anche cieca? Guarda rimbambita"
Mi voltai verso di lei indicando le due sedie, ma era impegnata a muovere le braccia verso qualcuno.
Ed ecco che in un nano secondo i posti venivano occupati dalle sue robotiche imitazioni.La Morris spalancò la porta iniziando a sbraitare come un'isterica mestruata. Tirò fuori dalla valigetta il blocco di fogli e li distribuì a tutti , impedendomi di mandare al diavolo Sasha.
Cercai di togliermi dalla testa quell'insopportabile smorfiosa in rosa e feci il compito che non era tanto difficile, al contrario di quello che aveva detto la Morris.Ad un certo punto sentii bisbigliare.
"Pss, psss Smith" Sasha mi richiamava indicando un bigliettino sul suo banco.
Mi sporsi per capire cosa volesse quella capra e lessi il pezzo di carta.'Questo è solo l'inizio stronzetta'
Sasha mi guardò con un ghigno beffardo, ma poi mutò espressione.
Alzò la mano e con fare teatrale si rivolse alla Morris.
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Lost Stars
Teen FictionL'universo è composto da un infinito numero di stelle, corpi celesti che brillano di luce propria. Così come la Terra è abitata da miliardi di uomini che, fin dalla nascita, combattono per continuare a brillare. Ma talvolta non è sempre così sempli...