Scoccò L'ora

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Passarono intere settimane senza alcuna novità. Le giornate al villaggio erano monotone e segnate da una ferrea routine. Alle prime luci dell'alba tutte le donne, comprese le più giovani, si recavano al fiume poco distante dal paese per lavare i panni e svolgere alcune faccende mentre gli uomini iniziavano i loro mestieri: andavano a caccia, a pesca e nei boschi circostanti a fare la legna, alcuni si preoccupavano della manutenzione e pulizia del paesino, altro si occupavano della lavorazioni di pelli e metalli, ma a tutti, dai più giovani ai più anziani, spettava un turno di guardia e quella sera era la volta di Kyle.
Era un fredda serata ed un leggero nevischio conferiva al paesaggio un aspetto romantico, quasi magico. Mentre il ragazzo stava comodamente seduto sulla poltroncina color del cuoio all'interno della casupola di controllo vide arrivare una figura avvolta in un pesante mantello di velluto verde e la riconobbe all'istante: era la sua amata, colei con cui stava trascorrendo i giorni più felici e sereni della sua vita. Quando Ludovica fu sull'uscio lo salutò con un leggero cenno della mano mentre lui la accolse con un radioso sorriso.
<<allora, sei venuta a tenermi un po' di compagnia?>> iniziò lui lasciandole il posto sulla poltrona per andarsi a sedere sulla sedia di legno proprio di fronte ad essa.
<<mmh si.. Mi sentivo sola a casa, i tuoi genitori sono usciti per una passeggiata>> rispose tranquillamente, <<sono andati a festeggiare il loro anniversario>>,
<<si come no>> disse facendo un veloce gesto con la mano,
<<Kyle? Ti sei dimenticato del loro anniversario?>> chiese lei divertita. Il ragazzo si alzò di scatto ed iniziò a camminare avanti e indietro farfugliando qualche sciocca scusa da poter raccontare ai genitori quando ad un tratto Ludovica scoppiò a ridere attirando su di se lo sguardo furioso del ragazzo;
<ti sto prendendo in giro>> disse tra le risa <<avresti dovuto vedere la tua faccia>>,
<<ah si?!>> rispose lui fingendosi arrabbiato <<te lo faccio vedere io chi ha la faccia più spaventata>> disse Kyle prima di chinarsi su di lei, caricarsela sulla spalla destra e uscire dalla baracchina. Le loro risa risuonarono nel silenzio della notte finché il ragazzo non si fermò di scatto mettendo Ludovica a terra.
Davanti ai due giovani si pararono quarto creature gigantesche. Erano metà uomo e metà lucertola, i volti duri e spigolosi erano contornati da chiome scure come la notte, gli occhi erano smeraldi che davo un tocco luce a quale tetre figure e dalle rosse labbra si intravedevano lunghi denti bianchi e affilati. Una lunga e possente coda squamosa creava delle spire poco lontano dalle loro zampe artigliate. Erano legati ad una pesante carrozza di metallo scuro da delle imbracature di pelle nera che gli fasciavano le spalle ed il petto.
Kyle sguainò immediatamente la spada che portava appesa alla cintura durante il turno di guardia e si pose davanti a Ludovica, coprendole quasi completamente la visuale con il suo fisico imponente, ma lei gli appoggiò delicatamente una mano sulla spalla, si avvicinò al suo orecchio e sussurrando disse <<rinfodera la spada>>. Il ragazzo si girò di scatto e la guardò stupito, <<ho tante cose da spiegarti, speravo solo di avere più tempo per farlo>> continuò con voce calma la ragazza prima che uno dei due bestioni dicesse <<salite, la regina vi attende>>. Poi puntò il suo sguardo su Kyle e disse <<attento a te umano, potresti non fare ritorno>>. A quel punto Ludovica oltrepassò il giovane e si diresse verso la carrozza, e lui, dopo un attimo di esitazione si affrettò a raggiungerla.
Il viaggio sembrò interminabile ma quando i due ragazzi scesero dalla carrozza si trovarono davanti all'ingresso della mia magnifica corte. Un'enorme facciata di marmo scuro si apriva davanti agli sguardi leggermente intimoriti dei due ragazzi. Un ampio porticato precedeva un pesante portone di metallo decorato da scene di guerra e morte, ai fianchi della gigantesca apertura giacevano assopiti due cani infernali con due teste e tre lunghe code uncinate ciascuno. Lo scenario non era molto incoraggiante. Vennero accolti da due dei miei sudditi più fidati: Magda, una graziosa giovane dai capelli color del rame che si precipitò verso mia sorella e la accolse con un caloroso abbraccio, e Doug, un demone dalla pelle scura e gli occhi penetranti come lance che si diresse verso Kyle.
<<Cara>> iniziò Magda sciogliendo la ragazza dall'abbraccio <<andiamo, veloce, dobbiamo preparati per la cerimonia>> continuò afferrandole delicatamente un braccio,
<<Ludovica, cos'è tutta questa storia, tu li conosci?>> urlò Kyle confuso mentre veniva spinto da due guardie a seguire Doug,
<<mi dispiace>> rispose lei con gli occhi lucidi e la voce tremante <<ti spiegherò tutto, se vorrai ancora ascoltarmi>> disse quasi in un sussurro chinando la testa prima di scomparire trascinata da quella giovane incredibilmente forte.

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