Adunanza in sala punizioni

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Mentre la quarta conosceva il nuovo supplente, la quinta si occupava di intrugli  chimici sotto la sorveglianza del professor Caesar. Si era laureato in Chimica quando era molto giovane, aveva lavorato anche per il Governo, ma per cause sconosciute lo avevano cacciato e ora si trovava ad insegnare a quel branco di lupi pronti ad attaccarlo a tradimento appena ne avessero avuto l'occasione.
Nei banchi in fondo alla classe Ace,Sabo  e Koala confabulavano sotto voce qualcosa.
-Ne siete sicuri? Sinceramente a me Caesar  fa paura...
-Andiamo Koala! É l'occasione buona per combinargli  un bello scherzo! -esclamò Ace rassicurando la ragazza.
-Già, Ace ha pienamente ragione, il massimo che può succedere é che finiamo in punizione -concordò Sabo.
-Sará...ma io ho un brutto presentimento -concluse Koala.
I tre continuarono i loro discorsi fino a quando il professore non diede l'annuncio tanto atteso.
-Bene prendete i camici e spostiamoci  in laboratorio.
Il laboratorio era esterno al campus e alla struttura scolastica per impedire gravosi incidenti per via delle esplosioni che potevano sprigionare da reazioni chimiche poco lecite e questo era un ottimo pretesto per Sabo ed Ace di mettere in atto il loro piano.
Appena arrivati nella struttura, gli studenti presero le loro posizioni e cominciarono a lavorare secondo le indicazioni del professore. Tutto era tranquillo fino a che non si sentì l'urlo di Koala e Caesar corse a vedere cosa era successo.
-Koala che è successo? -chiese Caesar.
-Mi è caduto dell'acido su un dito -si lamentò  la ragazza.
-Ragazzi, continuate a lavorare, mentre porto  vostra compagna in infermeria.
Appena Caesar uscì dal laboratorio chiudendo la porta, Sabo e Ace si legarono un fazzoletto al livello di naso e bocca, presero un baker e vari elementi chimici e buttarono  tutto sul fuoco.
In pochi minuti la stanza divenne una camera a gas e tutti cominciarono a correre fuori in preda al panico, c'era chi vomitava per via del'odore e chi non capiva cosa fosse successo, in ultima dal laboratorio uscirono Sabo e Ace che compiaciuti diedero un sonoro cinque.
-Ace! Sabo! -la voce di Sengoku tuonò  facendo trasalire i due ragazzi.
Quando Ace alzò lo sguardo verso preside che lo stava trapassando con lo sguardo, non lo trovò solo, infatti insieme a Sengoku c'era suo padre; il ragazzo capì subito che con il suo scherzo aveva deluso il genitore e riabassò lo sguardo imbarazzato.
-Voi due, filate in sala punizioni! -ordinò Sengoku.
In quel momento tornò Caesar insieme a Koala, che tentò di scusarsi con Sengoku, ma inutilmente visto che si beccò una sonora strigliata e Koala guardò con sguardo preoccupato i due ragazzi dirigersi in sala punizioni.
Intanto nella classe della quarta si era scatenato l'inferno; approfittando del fatto che c'era un supplente, Kidd aveva messo un ragno finto addosso a Lawiko , che però non si era spaventata, ma glielo aveva restituito lanciandoglielo in faccia e Law per difendere la sorella aveva cominciato a fare a pugni  con il rosso.
Sanji e Zoro erano ripartiti con la lite della mattina, scaturita da un affermazione che Zoro aveva fatto su una delle ragazze.
-Hai osato dire che te la faresti! -urlò Sanji prendendo Zoro per il colletto della camicia.
-Lo dico perchè lo penso. Lei mi piace! -ribattè Zoro spingendo il biondo che atterrò sul  banco di Violet.
In quel momento Sanji si bloccò, la ragazza di Dressrosa lo guardava preoccupata i suoi occhi color cioccolato e Sanji rimase ad ammirare quella principessa dalla pelle olivastra e dai lunghi capelli scuri leggermente ondulati ,ma qualcuno lo svegliò da quel momento di paradiso.
-Ehi damerino, non ho ancora finito con te! -tuonò Zoro.
Sanji scattò per riprendere a litigare, ma Nami fu più veloce e si mise in mezzo a separare i due; in quel momento la porta fu spalancata con un botto e nella classe calò il silenzio. Gli studenti si ritrovavano davanti uno Smoker che li fissava trapassandoli con lo sguardo.
-Law, Kidd, Lawiko, Sanji, Zoro e Nami! Filate subito in sala punizioni. Vergogantevi! State facendo un casino infernale!
-Ma io... -tentò di ribattere Nami.
-Non voglio sentire nessun ma, scattare! -ordinò Smoker.
E fu così che davanti alla porta della stanza presieduta da Vergo, si trovavano Sabo, Ace, Kidd, Law, Lawiko, Zoro, Sanji e Nami, ma nessuno aveva il coraggio di aprire la porta, che ci pensò  da sola ad aprirsi e i ragazzi si trovarono davanti il professor Vergo.
-Benvenutì all'inferno! -esclamò quest'ultimo ghignando.

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