Spiare dalle serrature

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-Non ci posso credere... - queste furono le parole che in un sussurro uscirono dalla bocca di Sanji.
Lo sapeva anche lui che spiare era sbagliato, ma avendo seguito Zoro e vedendolo entrare nella stanza di Nami, non aveva resistito e quella curiosità si era rivelata fatale al suo povero cuore.
Rassegnato e un po' deluso se ne tornó a sguardo basso al suo dormitorio.

-Dove vai a quest'ora?! Lo sai che se ti beccano in giro finisci di nuovo da Vergo, Lawiko torna indietro! – Perona tentò in vano di fermare la compagna di stanza, ma non ci fu verso.
Doveva farlo, lei doveva assolutamente vederlo e con il cuore che le batteva fortissimo, uscì dal dormitorio femminile e si diresse in quello dei professori, cercò in tutte le stanze, quando finalmente trovò quella che cercava e sulla porta aveva un cartellino con su scritto: AOKIJI.
Si inginocchiò per arrivare alla serratura: all' interno la luce era accesa, ma sembrava non esserci nessuno, quando la porta del bagno si aprì e ne uscì il professore con addosso solo un asciugamano; Lawiko per poco non ebbe un attacco di epistassi, ma si trattenne, anche se quella visuale l'aveva lasciata senza parole e ci mancava poco che cominciasse a sbavare.
Aokiji era alto, atletico e la sua pelle era di un colore olivastro, che neanche un dio dell'Antica Grecia poteva essere paragonato a tale splendore.
-Oh, andiamo lo sai benissimo anche tu che non ci può essere storia, lui è un professore, tu sei un'alunna, sarebbe illegale una storia del genere... - questi i pensieri che si facevano strada nella mente della ragazza.
-Lawiko?! Che cosa ci fai qui?
La ragazza si voltò di scatto trovandosi davanti Tashigi in pigiama che la guardava un po' sopresa.
-Potrei farti la stessa domanda... - ribatté lei alzando un sopracciglio dubbiosa.
Tashigi arrossì di colpo, non sapeva cosa inventarsi per spiegare alla sua compagna di classe, perché lei si trovasse nel dormitorio dei professori, in pigiama e a quell'ora di notte. Sospirò rassegnata.
-E va bene, te lo dico, però promettimi che non uscirà di qui, altrimenti non sarò ne guai solo io.... Promesso?
-Sì, te lo prometto – dichiarò Lawiko.
Tashigi cominciò a raccontargli tutta la storia, di come quell'estate si incontrava col professor Smoker, di come lui fosse diverso dall'ambito scolastico e di come le sue ripetizioni di diritto non finissero sui libri, ma bensì su un letto o sotto la doccia. Lawiko ascoltò tutta la storia e quando la ragazza ebbe finito, non riusci' a trattenersi dallo ridacchiare leggermente.
-Non ci posso credere, Smoker, il nostro professor Smoker, l'uomo tutto d'un pezzo, ha i suoi punti deboli e da quello che dici è anche bravo a letto, non lo avrei mai pensato.
-Lawiko! Shhhhh, parla piano, se ci sentono sono guai!
-Sì, hai ragione, scusami. Quindi stavi andando da lui.
-Già, e tu che facevi fuori dalla porta del nuovo insegnante?
-Mi facevo una cultura hahahaha. Dovresti vedere che razza di bipede c'è dentro quella stanza!
-Si, ho capito, la cultura degli addominali non fa mai male, bè io vado, ho un po' di lavoro da sbrigare, ci vediamo domattina- detto questo Tashigi si avviò per il corridoio per raggiungere la stanza di Smoker.
Lawiko si alzò dal pavimento e fece per uscire dal dormitorio professori, quando.....
-Signorina Trafalgar?! Cosa ci fa qui?!
La ragazza alzò lo sguardo, trovandosi il professor Aokiji che la guardava perplesso.
-Ecco, io....
-Va bè, non importa, non dirò niente al professor Smoker, ma ora torni nella sua stanza.
-Si...
Lawiko corse fuori dal dormitorio, tornando nella sua stanza, dove Perona e Koala stavano dormendo tranquille. Si mise a letto, ma non riuscì a dormire, si era fatta beccare come una bambinetta fuori dalla stanza di un professore.

-Oh, era ora che arrivassi, avevo paura ti avessero visto, si può sapere cosa stavi facendo? -Smoker con addosso solo i suoi boxer neri, guardava preoccupato Tashigi che era appena entrata nella sua stanza.
-Ho avuto un piccolo contrattempo –si scusò lei.
Lui la prese per un braccio e la fece cadere sul letto, poi cominciò a slacciargli la camicia del pigiama e poi passò a sfilargli i pantaloni, lasciandola solo in biancheria intima, baciandola poi sul collo e mordendogli leggermente la pelle, mentre lei gli accarezzava la schiena.
Smoker alla fine si tolse i boxer e tolse la biancheria di lei in modo che i loro corpi non avessero impedimenti e potessero unirsi liberamente, lui la sovrastava con la sua imponente massa e lei lo assecondava nei movimenti, continuando a baciarsi senza smettere nemmeno per riprendere un po' di fiato.
-Oh oh, lo sapevo che seguendoti avrei scoperto il tuo piccolo segreto, cara la mia Tashigi –un ghigno di perfidia si disegnò sul volto di Kidd, che seguendo Tashigi era arrivato fino alla camera di Smoker, nascondendosi nelle tenebre e ora stava osservando dalla serratura quello che accadeva nella stanza.
-Ora ti ho in pugno, piccola sgualdrina.
Kidd ora sapeva il segreto di Tashigi e Smoker, quello era un buon argomento per ricattare la ragazza e finalmente le era anche chiaro perché quello strozzino di Smoker la trattasse con così tanto riguardo, altro che ripetizioni estive, Kidd aveva ben chiaro solo in quel momento che ripetizioni estive avesse preso quella figlia di papà. Tirò fuori la mini fotocamera che si era fatto procurare da suo padre e infilandola nella serratura scattò una foto ai due colpevoli, che ignari di tutto continuavano ad assecondare i loro desideri.

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