#PUCCIAENZA

137 11 0
                                    

TUM TUNZ TUM TUNZ TUMZ
Una melodia house riempí le orecchie di Ronald mentre si diresse verso i sotterranei. Per provare a contrastare si mise gli auricolari e alzò al massimo il volume dell'mp3: molto meglio.
A causa del frastuono che andava via via aumentando, dovette urlare la parola d'ordine.
"AK-47."
Nulla
"AK-47!"
Di nuovo nessun segno di vita.
"Aaaa cappaa, q u aran t a set-te."
Con un leggero cigolio di cardini, entrò.
La lunga stanza dai soffitti bassi, di solito flebilmente illuminata, brillava di luci di candele dalle fiamme multicolore che pendevano da traballanti candelabri che ondeggiavano a pochi centimetri dalle teste dei partecipanti.
C'erano circa un centinaio abbondante di ragazzi e ragazze che si dimenavano a ritmo di musica inoltre, non avevano partecipato solo Serpeverde anzi, nonostante fossero in maggioranza, Ron notò molti ragazzi di Coronero, Casa famosa per il suo coro, alcuni Griffondoro e la squadra di Quidditch di Tassofrasso, solo loro perché gli altri erano troppo sfigati per essere invitati.
Ron ringraziò il cielo per aver deciso di non indossare l'uniforme; quasi tutti portavano abiti babbani piú o meno eleganti.
Ma a lui interessava trovare Draco, no?
Si fece avanti tra la folla per qualche minuto senza però trovarlo, decise quindi di ballare la Macarena per far passare un po' il tempo.
Intanto notò fra la folla Angelina Johnson molto presa nel mettere in pratica una dei piú importanti precetti della sua religione, e sua sorella, Gianni.
Gianni era stata invitata ad una di queste feste dopo essere stata posseduta da Vodlemort, che l'aveva costretta a diventare una graffitara metropolitana e a pietrificare i gatti, allora era stata chiamata a parlare della sua esperienza (piú o meno come si fa nei salottini di Barbara D'Urso™). Pansy Parkinson la intervistò come è solita a fare Barbarella™ ma a nessuno fregava un ciuffolo di quello che stava dicendo, ma quando si mise a twerkare selvaggiamente in mezzo alla pista, si guadagnò la stima di tutta Hoguorts e l'ingresso a tutti i festini successivi.
Ovviamente il giuovine fratello non lo sapeva.
Finalmente, dopo un'ora di danza sfrenata, Ron vide Draco.
Era seduto su un divano di velluto rosso sostenuto da piedini dorati a forma di zampe di leone, le sue braccia si stendevano lungo lo schienale per finire sulle spalle di due ragazze, una delle quali gli reggeva un drink dal colore bluastro. Di tanto in tanto prendeva qualche sorso dalla cannuccia, ma per il resti del tempo rimaneva voltato a parlare con i suoi amici, in piedi, in circolo, dietro al divano. Indossava un maglioncino di cashmere verde chiaro, una camicia azzurra con un farfallino nero e jeans chiari, i suoi capelli sotto le luci colorate apparivano di un milione di colori diversi.
La musica continuava a pulsare.
TUM TUNZ TUMZ
Ron si avvcinò al gruppo.
"Ronald! Eccoti, pensavo non saresti venuto."
"Malloy." Ron chinò il capo per salutarlo.
"Accomodati, prego."
Le due cagnet... cioè volevo dire ragazze, leggermente adirate, si fecero da parte e il rosso si sedette alla destra di Draco.
"Bel farfallino." disse per rompere il ghiaccio.
"Sii, i farfallini sono forti." commentò una delle due ragazze, quella a sinistra, ma venne spenta dal silenzio che si venne a formare pochi secondi dopo.
"Vuoi qualcosa da bere, Rosso?"
"Si, grazie."
Draco schioccò le dita e un ragazzo in uniforme gli allungò una bibita violetta, e poi una celeste, e una giallina, poi una rosa pastello e una indaco, che Ron mandò giú una dopo l'altra come se fossero acqua.

LOVE ME 5EVER, DRACOXRONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora