La sveglia suona fastidiosamente ed io mi trascino giù dal letto.
Fuori è ancora buio.
Mi dirigo in cucina quasi barcollando e metto a scaldare il latte nel microonde.
Prendo i cereali con il cioccolato e ne metto due cucchiai nel latte.
Porto via i cereali terrorizzata dall'idea di mangiarne anche solo uno in più.
Li mangio lentamente,assaporo ogni boccone e sorseggio il latte caldo.
Sento la pancia gonfia e lo stomaco troppo pieno.
Il mio cervello mi dice: "hai mangiato troppo." Ed io gli dò ragione.
Ho mangiato troppo,faccio schifo.
Vado in camera e mi vesto,lontana dagli specchi.
Mi metto un chilo di trucco per essere almeno decente di viso.
Sento un dolore lancinante proprio all'altezza del cuore e i miei mostri che urlano parole incomprensibili.
Dopo pochi secondi capisco cosa dicono: "sei grassa.".
Hanno ragione.
L'ansia sale,mi infilo due dita in gola sperando che insieme alle calorie ne escano anche i mostri.
Silenzio.
Ma non basta.
Mi lavo i denti ed esco di casa.
Mi guardano tutti,sento il loro sguardo puntato su di me.
Li odio perché odio me stessa ed è un ragionamento senza senso,senza fondamenta.
Cammino e penso,tant'è che una macchina potrebbe uccidermi nel giro di pochi secondi.
Penso al sangue,al mio corpo che giace per terra senza vita,gli occhi chiusi e la bocca digrignata.
Penso ai miei genitori che piangono,che si danno la colpa perché fino a quel momento mi hanno solo fatta star male.
Penso ai miei amici,che piangono anche loro,con le mani sul viso e allibiti.
Penso alla pace,al silenzio e ad una felicità mai provata.
Poi non penso più a nulla,la mia mente si annebbia,gli occhi si chiudono.
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L'attesa di una vita della quale mi hanno sempre raccontato.
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