3. Questa non è casa mia.

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Infilo la chiave,piccolo scatto e la porta si apre.
Entro dentro e i muri si stringono,mi soffocano.
È una gabbia troppo piccola,non riesco a respirare.
Questa non è casa mia perché non mi sento al sicuro,non è casa mia perché mi uccide.
Entro lo stesso e corro al piano di sopra nella mia camera.
Mi tuffo nel letto e annego tra le coperte soffici.
Adesso mi sento protetta,sento odore di casa.
Mi addormento,ma stavolta davvero,stavolta io dormo davvero.

La sveglia suona,di nuovo.
Mi alzo e,come sempre,non mi sento riposata e non sento nessun sollievo.
In realtà,è come un'anestesia questo dolore ed io non riesco a percepire nessuna emozione.
Sono spaesata,dentro ho un incolmabile vuoto ed io non so come riempirlo.
Il cibo non aiuterebbe di certo,tutt'altro.
Mi serve un altro metodo per colmarlo,ma quale?
Apro il mio 'cassetto dei segreti' e prendo la lama.
Cinque tagli,tanto sangue.
In questo modo,il vuoto si colma per un po' e mi basta.
Prendo un fazzoletto,lo premo sul braccio ed esso si colora di rosso.
Esco di casa e accendo una sigaretta; il fumo entra lentamente nei polmoni e mi rilassa.
Ci sono tanti modi per uccidersi,c'è davvero l'imbarazzo della scelta ed io non so quale scegliere.
Probabilmente,io sono già morta,anche se respiro.
Nessuno mi ha salvata ed io sono morta,sono morta dentro.

L'attesa di una vita della quale mi hanno sempre raccontato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora