È mezzanotte,ormai è domenica.
Martedì ho la terza visita dalla psicologa.
Non le dico niente,neanche lei capisce.
Probabilmente fa finta di capire,annuisce e scrive,ma non capisce.
Se le raccontassi delle abbuffate,delle calorie,della bilancia e dei digiuni,lei lo direbbe ai miei.
Mio padre mi massacrerebbe,mia madre mi urlerebbe che sono un completo disastro.
Mi sequestrerebbero la bilancia e passerei dal pesarmi più di dieci volte al giorno al non pesarmi neanche una volta.
Non saprei più il mio peso,non potrei neanche contare le calorie.
Mangerei poco e niente,digiunerei.
Sarebbe un completo disastro.
Basta,non posso più andare dalla psicologa.
Non mi aiuta per niente,è la mia rovina.
Ho degli obbiettivi da raggiungere e sto dando il massimo.
È la mia malattia,che mi fa sputare sangue e che mi lascia senza forze,ma è anche la mia salvezza,tutto ciò che mi rimane.
I pensieri mi lasciano lentamente,i miei occhi si chiudono e cado in un sonno profondo simile alla morte.La sveglia suona.
La voce di Mostro riempie la stanza ed io sobbalzo.
Sono le 8:00.
Oggi è vacanza,posso fare tutto tranquillamente.
Vado in cucina e scaldo il tè al limone al microonde.
Due minuti.
Un minuto e quarantotto secondi.
Un minuto e venti secondi.
Un minuto e cinque secondi.
Cinquanta secondi.
Trenta secondi.
Dieci secondi.
Zero secondi e suona fastidiosamente per dirmi che il tè è caldo.
Mia madre prende le fette biscottate e la marmellata,dopodiché si siede.
Sorseggio lentamente il tè forse troppo caldo e mia madre,dopo avermi osservata attentamente per qualche secondo,mi chiede: «ciò significa che hai iniziato un'altra delle tue diete strampalate?» ed io annuisco.
Mi fa la predica: «se tu venissi a camminare con me e tuo padre saresti magra. L'importante è non abbuffarsi,ma tu o mangi troppo poco oppure mangi in modo esagerato.» non la sopporto.
Neanche le rispondo,disconnetto la mente dal pianeta terra e mi immergo nel mio mondo.
Dieci minuti dopo corro in camera e mi peso.
65.3.
Mi aspettavo di peggio,pensavo di pesare 66 o 67 kg.
Il primo obbiettivo è arrivare a 60.0,poi a 55 e così via.
Sono abbastanza forte,io non ho bisogno del cibo.
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L'attesa di una vita della quale mi hanno sempre raccontato.
Literatura FemininaNon serve una descrizione,leggi.