Beautiful Roses || Harry Styles||

Capitolo 5

Quando mi sveglio sono su un letto, le lenzuola sono bianche come le pareti di quella stanza. Mi giro e trovo Harry intento di curarsi le ferite, mi alzo e la testa inizia a girarmi mi aggrappo al muro e vado verso di Harry
-Siediti- li dico, si siede mi posizioni in mezzo alle sue gambe prendo un pezzo di cotone e lo bagno con l'acqua ossigenata inizio a tamponare piano l'occhio ancora sanguinante. Sento Harry che si irrigidisce ogni volta che posiziono il cotone sulle ferite, le sue mani si mettono sui miei fianchi. Lo guardo attentamente, i suoi occhi sono verdi, un verde speranza diventato scuro, occhi di chi ha sofferto in passato. Mi prende la mano io butto il cotone per terra incrocio le nostre dita, si alza e avvicina i nostri visi fino a quando i nostri respiri non si trasformano in uno soltanto, le nostre labbra di avvicinano per poi unirsi. Mi bacia le labbra, é un bacio lento pieno di odio, amore, sentimenti mai usati prima.
Non é corretto Eleonor allontanati da lui, lui é un demone allontanato ti fará solamente soffrire più di quanto non ha fatto fino ad ora.
Non mi fará soffrire.
Sì invece lui ti sta usando, ti ucciderá quando non li servi più, ti picchiare ancora.
No, non é vero.
Qualcuno bussa alla porta, ci allontaniamo mi vado a sdraiare sul letto
-Avanti- disse Harry, un ragazzo dai capelli mori entra
-Malik cosa vuoi?- chiese Harry
-Devi portarla dal capo, la vuole vedere e vuole vedere anche te- dice prima di uscire
-Andiamo Eleonor- mi disse tirandomi su, percorriamo un corridoio bianco poi entriamo in una stanza. Mi ritrovo davanti una scrivania con due sedie, una terza dietro la scrivania dove c'è seduto il capo.
-Venite- dice, mi siedo in una sedia Harry nell'altra.
-Volevo dirti Styles di allenarla ci serve una persona in più, abbiamo bisogno di altre persone cinque non bastano, da oggi Grey sarai sotto i miei comandi, Styles ti dovrá allenare, ti insegnerá cose che prima non sapevi, ti insegnerá a usare una pistola, a spacciare e a uccidere.- disse, no io non volevo. Annuii e basta non potevo fare diversamente erano queste le regole della mia vita ormai, non mi piacciono ma solo obbligata.