Chapter 1

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La luce del sole entra tiepidamente dagli spiragli della tapparella illuminandomi leggermente il viso e facendomi capire che è solo l'inizio di un'altra odiosa giornata di scuola.

Mi alzo e mi sorprendo di essermi svegliata con questo anticipo dato che spesso riattacco la sveglia.

Mi faccio una doccia calda e mi infilo un paio di jeans e un maglione come al solito mentre borbotto per quanto faccia freddo la mattina.

Faccio una breve colazione con mio padre, torno in bagno il tempo necessario per darmi un po' di mascara e pochi minuti dopo esco di casa.

Arrivo davanti alla mia scuola e mi siedo su una panchina aspettando che arrivi la mia migliore amica, Annie.

In quel momento proprio davanti ai miei occhi passa proprio la persona che non avrei mai voluto incontrare : Benjamin.

Benjamin è il più figo della scuola, è rispettato da tutti e le ragazze fanno a gara per piacergli, non ha bei voti a scuola ma in compenso è alto con i capelli castani e gli occhi verdi...insomma il classico "principe azzurro" se non fosse il fatto che è pieno di sé e si crede il centro dell'universo. Solo Dio può sapere quanto odi quel ragazzo.

A un certo punto sento un mano sulla mia spalla che mi porta via dai miei pensieri: è Annie, che è appena arrivata e mi guarda con un aria interrogativa sul volto.

<< Hey Evelyn, che succede? >> mi chiede e io in risposta borbotto un 'Niente' che probabilmente ho sentito solo io e le sorrido e prendendola per un braccio e trascinandola verso l'entrata della scuola.

Le ore passano molto velocemente ma all'ultima ora il prof di inglese mi viene a chiamare; entriamo in un aula con le pareti giallo chiaro ormai scolorito con vari armadi e dei banchi in qua e la.

<< Signorina Blade, l'ho chiamata per chiederle se è disposta a fare da 'tutor' a uno dei miei studenti, per aiutarlo a migliorare.>>

Lo scruto negli occhi e vedo che mi sorride sinceramente...beh io ho sempre adorato il mio professore d'inglese.

'Come potrei deluderlo?' sussurro fra me e me.

'Infatti non puoi' mi urla la mia coscienza.

'Grazie mille coscienza, è sempre un piacere' borbotto ironicamente.

<<Va bene, accetto>> dico un po' titubante ma abbozzando un leggero sorriso.

<<Perfetto! So che con lei , il signorino Ryder non troverà problemi.>>.

No aspetta cosa?! Ryder?!

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