Capitolo 3

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Mi voltai e rimasi a bocca aperta nel vedere la persona che avevo davanti agli occhi.

<<Alex?!>> esclamai. Non fece in tempo a rispondermi che mi fiondai su di lui abbracciandolo forte.

È sempre stato il mio migliore amico fin dalle elementari e nessuno sa quanto è stato ed è importante per me.

Lui c'è sempre stato. Quando ero triste mi ha consolata con parole dolci, quando il mondo sembrava crollarmi addosso lui è stata l'unica ancora di salvezza, la luce alla fine del tunnel.

Mi ricordo benissimo tutte le sere passate a casa sua davanti alla TV a vedere film e a scherzare insieme, tutte le passeggiate dopo scuola e tutti i pomeriggi a darci consigli e a parlare del più e del meno.

Per questo non potrò mai ringraziarlo abbastanza. È la persona più importante della mia vita, l'unico che mi è sempre stato accanto.

<<Evelyn! Quanto mi sei mancata piccola!>>

Quanto mi mancava quell'abbraccio rassicurante. Tra le sue braccia mi sentivo protetta.

Mi sentivo a casa.

In quel preciso momento passò Benjamin che appena vide me è Alex fischió per poi andarsene.

Non lo sopporto proprio. E pensare che dovrò fargli da tutor non mi aiuta di certo ma d'altronde non ho scelta perché non voglio deludere il prof.

Di malavoglia mi stacco dal suo abbraccio e gentilmente gli dico :
<< Che ne dici se andiamo in un bar e mi parli un po' della tua esperienza a Londra? Mi manca passare del tempo insieme>>

Alex mi sorride e poi facendomi fare una giravolta mi dice:

<<Certo piccola. Per te questo ed altro.>>

Passiamo tutto il pomeriggio a parlare di tutto: dell'anno scolastico, dei nuovi incontri, delle nuove avventure che ci sono capitate da quando ci siamo allontanati l'una dall'altro e ammetto che stare con lui ha dato una svolta alla mia giornata.
A momenti sarà buio perciò lo saluto e mi incammino verso casa.

Sono davvero stanchissima e sto per andare a dormire quando sento suonare il campanello.

<<Lyn, tesoro vai tu!>> mi grida mia mamma dal piano di sotto e io svogliatamente mi trascino fino alla porta nella speranza che non sia nessuno di importante.

Apro la porta e mi ritrovo davanti un ragazzo con degli occhi azzurri meravigliosi.

<< Ciao! Signorina Blade? >>

<<Sì.>> rispondo con un sorriso che spero sia il più convincente possibile.

<<Ecco a te la pizza che hai ordinato>> mi risponde.

<<Grazie mille>> e per non interrompere la conversazione che si sta facendo un po imbarazzante chiedo:

<< Sei nuovo di qui? Non ti ho mai visto in giro >>

<< Sì sono arrivato, un mese fa da Parigi e ora vivo qui >>

<<Wow! Parigi! Quanto mi piacerebbe andarci, scommetto che è fantastica>>dico

<< Lo è. Scusami ma ora devo andare o il mio capo si arrabbia...allora ci vediamo in giro signorina Blade>>

<<Evelyn, chiamami, Evelyn>> dico con un enorme sorriso in volto.

<< Io sono Daniel. Allora ci vediamo in giro Evelyn!>>mi fece l'occhiolino e se ne andò.

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