Senza il mio invito, entrò in casa e salutò cortesemente tutti i presenti e quasi mi meravigliai quando disse: <<Sono davvero onorato di aver conosciuto questo splendida famiglia>>
Poi si girò e facendomi l'occhiolino disse :<<Allora andiamo?>>
A quella domanda, sbarrai gli occhi ed esclamai un 'cosa' forse troppo forte dato che i miei genitori mi guardarono interrogativi.
Andare dove? Con lui? Neanche per sogno avrei accettato di andare con lui, chissà dove, per chissà quanto tempo.
Non lo conoscevo molto bene ma le sue "ammiratrici" lo descrivevano come un ragazzo amante delle feste, delle ragazze più grandi e di tutto ciò che non riguardava la tranquillità.
Di malavoglia accettai, perché al 100% mi sarei aspettata un ricatto da parte sua, se non l'avessi fatto.
Salii in macchina seguita da Benjamin e il tragitto fu davvero lungo, silenzioso e imbarazzante.
Non avevamo mai avuto una vera discussione all'infuori dei compiti, e a me andava bene così, anche se un po' di curiosità c'era.
Ad un certo punto lui mormorò: <<Siamo quasi arrivati>>
Infatti, cinque minuti dopo arrivammo davanti ad un bagno in spiaggia, molto elegante che ospitava una festa.
Già dall'esterno si sentiva la musica altissima, l'odore dell'alcool e alcune persone si baciavano allegramente sui muretti circostanti.
Benjamin mi prese dolcemente la mano e io cercai di essere più disinvolta possibile così gli sorrisi e arrossi.
Entrammo e cominciammo a ballare e a divertirci.
Era tutto dannatamente perfetto.
Bevemmo molti drink e mi ritrovai completamente ubriaca a metà serata, ma continuai a ballare al fianco di Benjamin che si muoveva un po' impacciato.
Era buffo, ma era anche bellissimo.
<<Non ti stai innamorando...NO!>> disse sarcastica la mia coscienza.
Mi avviai verso il bagno ma qualcuno mi tirò dal polso e con sorpresa trovai Daniel con un sorriso a trentadue denti.
Ci appartammo in un angolo della festa e cominciammo a parlare di tante cose.
Scoprii che era di origine americana e che lui e sua madre si erano trasferiti a causa del troppo dolore che provava la povera donna a vivere nella casa in cui era morto il padre di Daniel.
Anch'io sarei scappata, lasciandomi tutto alle spalle, perché non puoi combattere il dolore ma, forse puoi alleviarne le pene.
Ad un certo punto vidi la sagoma di Benjamin farsi spazio, a spintoni, fra la gente che ballava e quando vide Daniel sputó con rabbia:<< Cosa ci fai con la MIA ragazza? >>
Daniel rispose in tono sarcastico:<< Stai calmo, amico. È tutta tua. Ci vediamo in giro Evelyn. >>
Poi se ne andò e Benjamin mi portò sulla spiaggia.
Mi stesi e ascoltai in silenzio il rumore delle onde che si infrangevano negli scogli, e per un secondo mi dimenticai anche di Benjamin, ma poi quando si stese di fianco a me sentii dei brividi attraversarmi la schiena.
Ad un certo punto indicò la luna e disse con un sussurro: << La luna sta sera è bella da togliere il fiato...come te>>
Stavo per mormorargli un grazie quando si spostò velocemente su un gomito e azzeró completamente la distanza fra noi.
Non ci potevo credere. Le sue labbra sulle mie.
Sapeva di alcool e fragola, a causa della vodka che aveva bevuto, ma ero troppo ubriaca per allontanarmi e fare qualcosa.
Perciò continuai a baciarlo.
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Loves Your Mistakes
RomanceEvelyn ha sedici anni, è una ragazza determinata e brava a scuola. Nonostante il suo carattere freddo e riservato ha una migliore amica, Annie, con la quale condivide di tutto e di più. Un giorno, però si ritrova a dare ripetizioni a Benjamin, il r...