Ombre

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Aveva ricevuto forte e chiaro il messaggio che << l'uomo delle ombre nella notte>> aveva cercato di mandargli la notte precedente. Non voleva assolutamente che accadesse qualcosa di male a Susan non se lo sarebbe mai perdonato. D'altronde era stato lui a portarla a Stoclinan come meta della vacanza ricevuta come premio dal suo superiore e non voleva che questo potesse compromettere la sua incolumità. Ormai a Stoclinan non si parlava altro di queste ombre che molti cittadini avvistavano la notte. Chissà se pure il pensionato di 77 anni il ragazzo di 27 anni e la ragazza di 22 le avevano viste.
James era sicuro che quello era un avvertimento prima di sferrare l'attacco e prelevare un altra delle sue vittime e farla scomparire nel nulla. In tutta la nazione non era mai successo una cosa del genere perché decidere di attuare i suoi macabri piani in un paesino di montagna circondato dalle campagne come Stoclinan? Forse perché sarebbe stato più facile ingannare quei poveri abitanti abituati a vivere in pace e soprattutto lontani dal male che fanno vedere in TV.
Ma soprattutto perché così tanta crudeltà? Che fine fanno le vittime che scompaiono? James non riusciva a dare delle risposte alle domande che gli frullavano per la mente. Aveva deciso di fuggire da quel paese e tornare in città godendosi l'ultimo mese lontano dal lavoro a casa rilassandosi e ricaricandosi a dovere per affrontare al ritorno la lunga massa di lavoro che lo attendeva.
Ma voleva prima di abbandonare Stoclinan e dimenticare quella assurda storia assicurarsi che non ci fossero state altre persone scomparse quella notte.
Scese nella piazza del paese e noto che le persone d'improvviso erano diventate diffidenti nei suoi confronti come se non si fidassero piu di quel poliziotto venuto da una grande città a trascorrere le sue vacanze Li. Dubitavano forse di lui?? Si qualcuno iniziò a sospettare che lui (visto che era forestiero) potesse essere l'artefice di quelle sparizioni misteriose. Le forze dell'ordine allora decisero di accontentare le persone del paese e chiamarono nel pomeriggio dello stesso giorno James per un interrogatorio sui fatti avvenuti a Stoclinan visto che lui era uno dei pochi che aveva saltato l'interrogatorio.
Vedendo che la gente sospettava di lui decise di raccontare tutto ciò che aveva visto al funzionario della polizia che lo interrogò.
Dopo aver ascoltato la sua deposizione decisero di rilasciarlo anche perché non aveva senso trattenerlo senza che avesse fatto nulla.
Nel frattempo fuori era buio e erano le 19 quando tornò a casa.
<< Susan sono tornato>> esclamò lui.
Ma in casa c'era un silenzio insolito andò in soggiorno e trovo Susan rannicchiata in un angolo che tremava impaurita non riusciva a parlare.
Dopo averla fatta calmare James chiese alla moglie cosa fosse successo e lei le raccontò che qualcuno si era introdotto in casa per pochi minuti e era fuggito aveva visto l'ombra di un uomo allontanarsi da casa.
James sapeva che volevano farlo spaventare così da farlo scappare a gambe levate da quel posto, il suo fiuto da sbirro non era gradito al mostro perché era l'unico ad aver cercato in tutti i modi di scoprire la verità, ma non sapeva che quello che era successo quel pomeriggio quando le tenebre erano già calate a Stoclinan era per tastare il terreno un modo per capire come introdursi in quella casa.
Erano passate le 22 quando Susan e James si misero a letto la temperatura era sensibilmente scesa e pensarono che era una buona idea accucciarsi sotto le coperte.
Si risveglio di scatto come se qualcosa avesse turbato il suo sonno si girò nel letto e Susan non era lì.
Pensò fosse in cucina a prepararsi una tisana o una camomilla per poter prender sonno ma lei non era lì. La chiamò a gran voce e la cerco per tutta la casa ma di Susan non c'era traccia. << stai calmo>> si disse. Non è detto che l'abbia presa.
Ma nella sua testa anche lui sapeva che era così le ombre della notte avevano inghiottito anche lei come gli altri tre e il suo peggior incubo diventò realtà.
<< Come cazzo ho fatto a non sentire nulla!!!>> Si rimproverò.
Di sicuro aveva fatto in modo che lui dormisse e non sentisse nulla aveva messo qualcosa nella birra che era rimasta aperta in frigo sicuro che io l'avrei bevuta. Ecco cosa è venuto a fare pomeriggio.
Assicurarsi che tutto andasse secondo i suoi piani. A differenza delle altre vittime l'uomo delle ombre nella notte aveva lasciato un messaggio per lui: HAI FATTO L'ERRORE DI DARMI LA CACCIA E FORSE DI VENIRE QUA SU.
MA TI PUOI ANCORA SALVARE SPARISCI ENTRO DOMANI È TI RISPARMIERÒ MAGARI TI FARÒ VISITA A CASA TUA IN CITTÀ CON TUA MOGLIE.
James non aveva certo paura di lui anche perché ormai le sue paure si erano materializzate e non poteva più tirarsi indietro doveva trovare sua moglie trarla in salvo dalle grinfie di quel pazzo prima che fosse troppo tardi.
Aveva avuto a che fare con molti pazzi criminali e sapeva già il loro comportamento e sapeva che doveva cercare lontano da li loro non si trovavano più in paese. Erano in qualche nascondiglio tra le campagne di Stoclinan dove nessuno sarebbe andato a cercare. Doveva partire da li e doveva farlo subito prima che il sole sorgesse perché se voleva avere ancora la speranza di ritrovare viva sua moglie doveva agire in fretta aveva massimo 48 ore di tempo per trovarla perché era sicuro questo pazzo criminale non avrebbe ucciso subito le proprie vittime aveva un altro modo di agire per distinguersi dalla massa. L'avrebbe torturata perché era questo lo scopo guardare in faccia le sue vittime soffrire ma anche se non sapeva i piani precisi di quell'uomo James sapeva che le avrebbe fatto del male.
Prese la pistola di servizio dalla valigia la caricò a dovere prese il cellulare un coltellino a scatto che nascose nelle scarpe e uscì.
Sali a bordo della sua automobile accese le luci e partì inoltrandosi nell'oscurità della notte alla ricerca di quelle ombre che avevano portato via la sua cara Susan.

Ombre Nella NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora