Susan Dove sei?

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Arrivò davanti al cancello della proprietà di Michele.
Voleva iniziare proprio da li prima di parcheggiare spense i fari e guardò l'ora erano le 4:00 e di sicuro erano passate circa 2 ore da quando avevano preso sua moglie si perché capì ben presto che i mostri erano 2 lo capì da molte cose dalle ombre di qualche notte prima dal fatto che quella volta quando scomparve la studentessa universitaria era sparito troppo in fretta dalla salita l'uomo che l'aveva presa.
Non era una sola ombra che agiva nella notte e si divertiva a far sparire la gente e seminare il terrore ma erano almeno 2.
James uscì dall'auto chiuse la portiera evitando di far rumore per non far sentire la sua presenza e scavalcando il muro che delimitava l'area della proprietà di Michele entrò.
Doveva dare presto fra due ore L'anziano si sarebbe presentato come tutte le mattine nella campagna.
Ispezionò la casa e la cantina senza trovar nulla così abbandono la proprietà.
Un buco nella acqua pensò.
Invece si accorse che più avanti c'era una piccola strada piena di spine e roveti che nessuno penso frequentasse mai.
Accese il motore dell'auto e partì.
La strada portava ad altre minimo 5 campagne e ci sarebbe voluto un giorno per controllare tutte. Con il sorgere del sole poi avrebbe avuto meno libertà di movimento rischiando di essere visto e quindi causare la fuga dei malviventi.
Era inutile rivolgersi alla polizia locale avrebbero archiviato il caso come quello delle altre 3 persone Senza curarsi di loro.
Controllo altri 2 terreni ma ne di sua moglie ne delle altre 3 persone c'era traccia.
<< non c'è la farò mai >> disse quasi sconsolato.
Era solo non conosceva per niente il luogo e suo moglie era stata presa e fatta sparire da dei pazzi peggio di così non poteva andare.
Era sull'orlo di una crisi di nervi quando il telefono squillò.
Dall'altro capo del telefono si sentiva le urla imbavagliate di una donna e un respiro pesante su di lei.
Capì subito che quella era sua moglie e lo avevano contattato per far sentire al marito la sua sofferenza. Dopo pochi secondi dall'altro capo del telefono il suo interlocutore riattaccò.
Guardò il display Dello smartphone e la conversazione era durata 15 secondi.
Bene era un tempo perfetto per localizzare la posizione sapeva che doveva fare in fretta per timore che questi si spostassero dal luogo in cui si trovavano andò in rubrica selezionò il numero di Jack e fece partire la chiamata.
Il telefono squillò un bel po di volte prima che rispondesse.
<< Pronto James, amico che diavolo è successo per chiamare a quest'ora? >>
Chiese Jack.
<< ho bisogno del tuo aiuto. Mia moglie e stata rapita da un pazzo o dei pazzi non lo so che stanno facendo sparire della gente qui a Stoclinan.
Devi intercettare la telefonata prima della tua sul mio telefono e fornirmi la sua posizione.>> esclamò in modo quasi elettrico.
<< dammi solo un secondo e ti dirò tutto >> lo rassicurò Jack.
Dopo circa 2 minuti c'è l'aveva fatta lo aveva trovato.
<< E a est a 4 km da te... in una campagna sicuramente non mi risulta sia centro abitato ti mando la cartina col punto>>.
<<Ok ti ringrazio Jack sono in debito>>.
<< tranquillo nessun debito se hai bisogno richiama>>
Jack si occupava perlopiù di questo intercettare chiamate localizzare una telefonata e stronzate simili era un suo amico e per questo lo chiamò sicuro del suo aiuto.
Prese l'auto e giunse nel punto indicato nella mappa ma era deserto. In lontananza una casa diroccata ergeva in fondo al sentiero, era sicuro, era vicino a sua moglie.
Entrò nella casa ma su un angolo su una pietra c'era il cellulare con cui aveva chiamato James.
<< Merda!! Mi hanno fregato>> disse.
Sconsolato si mise in macchina con le mani sul volto.
Almeno sapeva che Susan era viva, ma non sapeva per quanto ancora lo sarebbe stata.
L'idea che non era stato capace di proteggere sua moglie Lo stava distruggendo in fondo, aveva protetto molte persone estranee nella sua carriera da poliziotto e ne aveva salvate tante, ma adesso aveva paura di non riuscire a trovare sua moglie.
Era un chiodo fisso.
D'improvviso il telefono squillò di nuovo.
Rispose alla chiamata anonima in silenzio non voleva fare il loro gioco farsi vedere arrabbiato oppure disperato voleva che lo temessero che avessero paura che lui li scovasse.
Restò in ascolto di quasi un Dejavù della chiamata precedente infine disse una frase che sorprese il suo interlocutore: STRONZO SO DOVE SEI STO VENENDO A PRENDERTI E TI TORTURERÒ PEGGIO DI COME HAI TORTURATO MIA MOGLIE.
il suo interlocutore riattaccò subito.
Era un bluff ma sembrava aver funzionato quella gente non faceva quelle cose per essere famosi o altro,
Volevano che la gente avesse paura di loro che si leggesse il terrore nei loro occhi James con quella risposta li spiazzo perché non aveva paura di loro.
Ricevette un SMS da un telefono pubblico.
Il testo diceva di andare al centro di Stoclinan li avrebbe trovato sua moglie. In cambio avrebbe dovuto lasciare il paese non farne parola con nessuno e dimenticare sia le vittime sia ogni cosa accaduta a Stoclinan.
Seguì le istruzioni dell' SMS e si diresse verso il centro di Stoclinan la piazza.
Di lì a poco sarebbe sorto il sole e in qualsiasi stato avesse trovato sua moglie gli abitanti di quel paesino avrebbero avuto paura.
Era quello che volevano, lo scenario perfetto, l'avvertimento perfetto per gli abitanti di Stoclinan. Ma l'unica cosa che voleva James era rivedere sua moglie viva e portarla al sicuro lontano da quel brutto posto dimenticare ogni cosa e ricominciare la vita di prima, prima di andare a Stoclinan.
Si fermò 200 metri prima della piazza aveva il cuore in gola e aveva paura di ciò che avrebbe visto. Attese un paio di minuti dopodiché scese e proseguì a piedi sperando di trovare sua moglie ancora viva.

Ombre Nella NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora