Erano le 5:30 del mattino quando la sveglia emise il suo squillo quasi stridulo e tagliente per chi ancora immerso nel mondo dei sogni.
James si svegliò per primo aveva l'aria di chi era stato sveglio tutta la notte e in realtà era così erano trascorsi solo due giorni da quando erano arrivati in quel piccolo paesino ma ancora non era riuscito ad ambientarsi a pieno nella nuova casa, e così la sera prima di andare a dormire si metteva a pensare, e molte volte sarebbe stato meglio non farlo perché ad ogni pensiero sarebbe piovuto un interrogativo a cui volte, non sapeva dare delle risposte.
Avevano avuto molti conflitti lui e Susan che grazie al lavoro da poliziotto che faceva era costretto a stare molto tempo fuori casa e a volte Susan era costretta a dormire sola la notte.
Non avendo figli e pochi amici Susan si sentiva sempre più sola così James decise di regalarle Dylan così da sentirsi impegnata e un po meno sola.
James sperava che questa evasione dalla normalità e dalla vita da casalinga che svolgeva in città potesse farla felice e farle dimenticare la solitudine che l'aveva accompagnata fino ad ora. Si incamminò verso la cucina e iniziò a preparare il caffè in attesa che Susan si svegliasse. Di lì a poco sua moglie si alzò e i due fecero colazione e si prepararono per la giornata di svago (e di lavoro) che li attendeva. Alle 6:00 in punto suonò Michele che li passò a prendere per indicare la strada ai due coniugi. L'ultimo a salire in auto fu James dopo aver preso tutto l'occorrente e partirono. Arrivati a destinazione Michele gli fece vedere dove poteva stare Dylan e s'incamminarono nella vegetazione fra le viti e le erbacce che salivano fino a sotto il ginocchio. L'intera giornata trascorse senza che se ne accorsero e senza intoppi Susan e James capirono cosa volesse dire lavorare nei campi, i sacrifici che quella gente sosteneva in una vita intera per poter tirare avanti e si accorsero che gli abitanti di quel paese erano molto sereni abituati a quella quotidianità. Si fece sera e dopo aver ringraziato Michele che aveva dato loro un piccolo compenso tornarono nella loro casa nel paesino di Stoclinan.
Susan fu la prima a farsi la doccia dopo toccò a James. Susan era troppo stanca e si addormentò subito dopo aver cenato James invece rimase sveglio ancora un po a guardare la TV.
Erano da poco passate le 22 e fuori si sentiva che la temperatura di li a qualche giorno sarebbe scesa ancora di più e il silenzio in cui il paese era immerso era quasi surreale. Dylan aveva da poco finito di mangiare la sua ciotola di croccantini quando qualcosa attirò la sua attenzione... cominciò a correre verso la porta di ingresso e grattare come se volesse uscire come se ci fosse qualcosa che non andava, si perché solo in quelle occasioni lui si scatenava iniziò ad abbaiare con forza tanto che James insospettito dovette cedere alla diciamo quasi richiesta del suo amico a quattro zampe. Uscirono a controllare e il freddo della Sera pungeva sulla pelle e guardando nel buio sera non videro niente se non qualcosa di nero in fondo alla strada, sembrava fosse un ombra pensò James ma subito capì che era stato un albero scosso dal vento che oscurava la luce dell'illuminazione stradale.
Sali in casa e ad aspettarlo ci fu Susan ancora assonnato e confusa a chiedergli cosa fosse successo e perché Dylan aveva abbaiato così forte. << non è successo niente amore Dylan avrà visto l'ombra di un albero scosso dal vento siamo in una casa diversa dalla nostra e normale che sia più teso e protettivo. Torna a dormire tesoro>> disse James. Andarono a dormire e stanco com'era James prese subito sonno non ci fu posto per i suoi pensieri quella sera.
Si svegliò verso le 8:30 e decise che visto il sole che illuminava e scaldava una fredda giornata d'autunno sarebbe stata una buona idea portare Dylan a passeggiare tra le strade del paese e Susan sarebbe andata al supermarket a fare la spesa. Si sapeva in un paese così piccolo tutti si conoscevano e tutti sapevano gli affari di tutti. E così quando accadeva qualcosa di diverso della solita normalità non si smetteva di parlarne per giorni perché li di solito non accadeva mai nulla di speciale o di insolito. Quella mattina James al bar del paese senti parlare Michele e gli altri contadini di comportamenti strani dei loro cani che di solito ognuno di loro possedeva e deteneva nel proprio terreno o nella propria abitazione per evitare che qualcuno si introduce se di notte e ribasso ciò che gli apparteneva. Senti dire che molti dei loro cani quella notte avevano abbaiato e addirittura alcuni si mostravano ostili anche il giorno dopo provvedendo i loro padroni a tranquillizzarli.
Così si ricordò dello strano comportamento di Dylan la sera prima e immagini che i due fatti fossero collegati.
I contadini parlavano di una possibile banda che si aggirava tra le proprietà terriere della provincia confinante che aveva compiuto molti furti lo scorso anno in quel periodo per assicurarsi il frutto della vite in modo gratuito da rivendere al mercato nero alle grosse aziende produttrici di vino.
Si perché quel paese era famoso solo per la pregiata qualità dei propri vini e della propria uva che i contadini curavano meticolosamente. Così avevano pensato che quella banda di criminali si fosse spostata a compiere le loro macabre opere da loro così da non battere solo una zona per evitare di essere scoperti. Quelle erano solo ipotesi non c'era nessuna prova tangibile pensò James che era arrivato li per staccare un po dal lavoro ma sembrava che il lavoro lo venisse a cercare fino a li.
<< anche se fosse non sono affari miei sono qui in vacanza>> si disse a se stesso. Ma la curiosità di scoprire se davvero una banda di malviventi si aggirava di notte in quel piccolo paesino era più forte di lui. Il suo istinto da sbirro stava per avere il sopravvento su di lui. Tornò a casa e mentre pranzavano raccontò ciò che aveva udito a Susan che per un attimo ebbe paura che suo marito si dedicasse a questo mistero e trascurasse la loro vacanza li a Stoclinan. Lui la tranquillizzò dicendole che il giorno dopo sarebbero andati a visitare il fiume e le cascate che scorreva appena fuori paese nella zona dove gli agricoltori avevano le proprietà terriere. Arrivò l'ora di cena e dopo aver finito Susan si Mise a preparare il pranzo a sacco per il giorno dopo e James era sdraiato sul divano di casa e guardava un film davanti alla TV.
Fuori il tempo era cambiato il sole splendente del mattino era stato rimpiazzato dalle nuvole che coprivano la luna in cielo. Dopo mezz'ora si mise a piovere e Susan temeva che questo avrebbe rovinato i piani di lei e suo marito per il giorno dopo. << Oh no!! Piove... speriamo che sia solo un acquazzone di passaggio se no dovremmo rivedere i nostri piani >> esclamò lei. << Tranquilla tesoro smetterà presto e se non dovesse smettere rimanderemo a un altro giorno>>.
Aveva cessato di piovere da più di un ora erano circa le 23 e James pensò che era meglio portare fuori subito Dylan visto che l'indomani sarebbero mancati tutto il giorno e l'ingresso non era permesso ai cani. Mentre passeggiavano sui marciapiedi ancora leggermente umidi per la pioggia notò che anche se aveva piovuto Dylan iniziò a odorare con insistenza per terra finché giunsero in un luogo non distante dalla discesa che portava alla piazza del paese in cui a terra si poteva scorgere del liquido che appariva nero. James prese un fazzoletto e lo bagnò un po del liquido che aveva visto era rosso vivo e non sembrava fosse lì da molto tempo. << Merda!!! è sangue >> esclamò. Penso subito a un tentativo di rapina finita male abituato com'era nella sua grande città dove questo genere di avvenimenti erano all'ordine del giorno. Seguì la strada e giunse fino alla piazza nella speranza di trovare qualcuno che fosse rimasto ferito durante la colluttazione, ma niente.
Arrivato quasi al centro del paese in un viale scorse in fondo alla strada un ombra sembrava quella di un uomo così si mise a correre nella speranza di poter capire cosa fosse accaduto e magari di trovare il malvivente della situazione.
Arrivò in fondo al viale ma niente.
Nessuna traccia dell'ombra che aveva visto appena pochi secondi prima sembrava si fosse dissolto nel nulla.
Guardò l'orologio era quasi mezzanotte si era fatto tardi e non voleva che Susan stesse in pensiero per lui e decise di rincasare.
Durante il tragitto una serie di domande affollavano la sua mente: cosa era accaduto? Di chi era quel sangue? Dov'era finita l'ombra dell'uomo che aveva visto? E soprattutto c'era un collegamento con quello che era accaduto giorni prima e con la storia della banda di ladri?
Tornò a casa non raccontò nulla alla moglie per non farla stare in pensiero ma sapeva che il suo insisto lo avrebbe portato ad indagare su quel mistero. Si appoggiò sul letto chiuse gli occhi e pensò che il giorno successivo avrebbe cercato di scoprire cosa fosse accaduto all'insaputa della moglie.
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Ombre Nella Notte
Misteri / ThrillerEra sempre stato un tranquillo e sonnolento paesino di montagna Dove tutti gli abitanti si conoscevano e sapevano tutto di tutti. Ma un avvenimento improvviso turbo la quiete e la routine di quel paese e diede vita a un vero e proprio mistero