Chapter thirty - Epilogue - You watch me bleed until I can't breath.

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Louis tace, sa di avere torto, torto marcio, ma ha chiaramente espresso quello che pensa veramente di me. E anche se fa un male cane, non gli permetterò più di avvicinarsi a me o di toccarmi, o di baciarmi, voglio solo tornare a casa.

Contrariamente alle mie aspettative Louis mi si avvicina ancora, posizionandosi davanti a me che sono ancora spalle al muro.

«Vo-voglio tornare a ca-sa.» Balbetto, ancora piangendo, non riesco a fermarmi. «Sono solo un bambino viziato.» Ripeto più a me stesso che a lui.

«Solo un bambino viziato..» Continuo a sussurrare a testa bassa, Louis mi alza il volto e mi guarda, i suoi occhi sono lucidissimi e le sue ciglia gli solleticano piano le guance, quando chiude le palpebre. Mi perderei sempre ad osservarlo, mi perderei sempre a guardare Louis, e ogni sua espressione, ogni suo movimento, ogni sua sfumatura, perché Louis è amore puro, perché so che ho ancora poco tempo per farlo.

Louis mi accarezza le guance e contrariamente a quello che ho pensato poco fa, non lo respingo, ma mi lascio sfiorare delicatamente.

«Ha-Harry..» Sussurra sulle mie labbra, chiudo gli occhi beandomi del suo tocco. «S-scusa.» Dice, sto zitto e con gli occhi chiusi tiro su col naso, lasciando che Louis mi sfiori le labbra con la punta del naso.

«Non sei quello che ho descritto poco fa..» Dice e qualche singhiozzo attraversa la mia gola. «Ho sbagliato tutto con te.» Continua.

«Io volevo solo mi odiassi.» Dice. «Non pensavo sul serio quelle cose.» Io lo so, che questa volta non mente, lo so; ma tutto quello che faccio è dissentire e piangere. «Non riesco a farmi odiare da te, però.»

Apro gli occhi finalmente e lo guardo, incastrando il mio sguardo nel suo. «Perché?» Louis passa le sue mani dal mio volto al mio collo, per poi passare alle braccia e infine si blocca sui fianchi, avvicinandomi maggiormente a lui. «Perché cazzo non riesci ad odiarmi?»

Perché ti amo, stronzo.

«I-io n-non lo s-o.» Mento. «Odiami Harry.» Se ne esce. «Odiami..» Ripete. «Odiami e quando me ne sarò andato non avrò rimpianti ne rimorsi.»

Mi confessa. «Odiami e non avrò paura di lasciarmi qualcosa indietro.» Tira su col naso. «Capisci?» Dissento, abbassando lo sguardo tra le lacrime.

«Guardami Harry!» Lo guardo. «Se mi odierai non avrò paura di andarmene.» Dice. «Perché saprò che tu non mi seguirai.»

Spingo Louis poco, allontanandolo da me. Non riesco più a sostenere questa situazione, l'unica cosa che so è che voglio che tutto questo finisca. Il dolore, la rabbia, il desiderio di farla finita.

Io amo Louis ma non posso e non voglio continuare a vivere con la consapevolezza che lo perderò.

Giro i tacchi e faccio per andarmene, Louis mi blocca. Le lacrime scorrono copiose sulle mie guance, mi sento che le gambe mi abbandonano, non riesco a respirare. «Har..» Sussurra.

«Harry..» Continua a sussurrare, mentre mi attira a lui e mi stringe al suo petto, che non è più tanto muscoloso, non lo respingo più, non riesco a farlo. Louis mi bacia dolcemente il collo, chiudo gli occhi e sento le sue lacrime sul mio corpo, sta piangendo anche lui.

«Harry io ti amo.» Dice tra le lacrime, e io lo guardo dritto negli occhi. «Ti amo, cazzo!» Dice. «E non posso farne a meno.» A quel punto, gli alzo il volto e lo bacio dolcemente, si stacca di poco.

«Ti prego, perdonami.»

Mi soffia sulle labbra. «Ti prego.» Mi implora. «Lou, i-io..» Inizio a singhiozzare. «Ho paura.» Ammetto. «Credimi Harry..» Dice, tra le lacrime. «Io ho paura tanto quanto te.»

Someday maybe. || Larry Stylinson. [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora