Prologue - Let's strip off!

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Forse un giorno potremo amarci.

Forse un giorno potrò gridare al mondo quello che provo per te.

Non mi ricordo quando sia cominciata.
Mi ricordo solo le sue mani su di me.
Ho ricordi confusi e sfocati.

Ma so per certo che non è stato un sogno.

«Sei un cattivo ragazzo..»

Le sue mani scivolarono lungo la mia lunghezza mentre dei baci umidi andavano percorrendo tutto il mio corpo nudo.

«Il mio cattivo ragazzo..»

«Harry!»

Bryana Becker mi risvegliò dai miei pensieri ma io vedevo a scatti, le immagini della sera prima mi ritornarono in mente come un uragano che ti coglie alla sprovvista.

Probabilmente il mal di testa post sbornia e droga non mi aiutava, ma le sorrisi comunque fingendo che tutto andasse come era sempre andato.

«Harry?»

Sventolò la mano in segno di saluto, mentre io lo cercavo con lo sguardo, quel ragazzo. Lo stesso ragazzo che quella notte mi aveva sottomesso alla sua volontà, costringendomi a fare quello che da sobrio mai avrei fatto.

Bryana si avvicinò a me e mi stampò un bacio all'angolo della bocca e io sorrisi istintivamente, senza troppi giri di parole, la attirai a me e la baciai di nuovo, così da mostrare tutta la mia mascolinità.

«Harry..»

Sussurrò a un centimetro dalle mie labbra, mentre mi prendevo la testa tra le mani, quel mal di testa mi stava uccidendo, dentro e fuori, quando lo vidi, la testa ancora tra le mani, mi voltai incrociando il suo sguardo, poi avevo di nuovo la testa tra le mani, le immagini a scatti mi stavano torturando, così mi allontanai da Bryana e raggiunsi l'ingresso della scuola, dovevo darmi una rinfrescata.

E mi ritrovai nel bagno dei ragazzi, mi stavo sciacquando il volto con le mani, e sembrava andare meglio. Il mal di testa era quasi del tutto sparito, come il senso di nausea e vomito, mi voltai di scatto quando la sua voce risuonò nelle mie orecchie.

Una risata, quasi malefica mi fece scuotere, mentre i miei occhi incontravano i suoi, di ghiaccio. Cosa voleva ancora?

«Abbiamo un conto in sospeso, Styles!»

E mentre ero nel corridoio della scuola, aprii l'armadietto, tirandone fuori i libri della prossima ora, quando un fogliettino cadde a terra lo raccolsi, guardandomi in giro, i corridoi erano affollati e la marmaglia di gente che mi circondava neanche mi stava prestando attenzione.

Così presi il bigliettino tra le mani e iniziai a leggerlo nella mente, non volevo che qualcuno scoprisse quello che era successo la sera prima al "The Globe", così lessi di tutta fretta, senza prestare veramente attenzione a quello che c'era scritto.

"Ci vediamo all'ora di pranzo nel bagno dei ragazzi. L xx"

Quasi raggelai, mentre lo accartocciavo e gettavo in un cestino vicino facendolo in mille pezzi, ma non potevo tirarmi indietro, dovevo fare come mi diceva.

Finite le lezioni, posai i libri nell'armadietto mentre lo richiudevo, dovevo raggiungere il bagno dei ragazzi. Così feci per andarmene ma fui bloccato per un polso da Bryana, Bryana era la mia ragazza, ma questo forse non lo avevo accennato prima.

«Mi stai evitando?» Mi chiese, ma lasciai correre, mentre la sviavo velocemente, non potevo ritardare di un solo minuto.

«Non dire sciocchezze Bry..» Le dissi, mentre lei mi guardava con una faccia offesa, presi il suo volto tra le mani e la baciai, un bacio lento, impercettibile.

«Vieni a mensa con me?» Mi chiese poi, dissentii non potevo andare con lei, dovevo vedermi con quel tipo, ma non volevo lo scoprisse.

Giravano brutte voci sul conto di Louis, Louis era il tipo che mi stava ricattando, lo stesso tipo che la sera prima, beh, non c'è bisogno di raccontare tutti i dettagli, credo che si sia capito. «Non posso, ho da fare..» Biascicai, mi guardò in cagnesco e io mi corressi, perché le donne dovevano essere così rompiscatole?

«Volevo dire..» Iniziai, cercando di sembrare il più convincente possibile. «Che sono indietro con lo studio..» Dissi allora, mentre lei mi guardava basita, forse non ero stato molto convincente. «Vado in biblioteca.»

Dissi prima di andarmene ma mi bloccò, facendo aderire i nostri corpi prima di baciarmi e parlare. «Comunque Styles..» Disse. «La biblioteca è dal lato opposto..»

Scoppiai a ridere e andai dal lato indicatomi da Bryana, mentre lei raggiungeva la mensa, tornai nella direzione del bagno, lì dove lui, mi aspettava.

E raggiunto il bagno, lo trovai lì, spalle al muro con una sigaretta tra le labbra, Louis Tomlinson, alto più o meno uno e sessantacinque, capelli marroni, occhi azzurri, con strane tendenze sessuali.

«Styles..»

Sussurrò, mentre gettava la sigaretta a terra e poi la calpestava, dove credeva di stare? In un giardino? «Allora sei venuto..»

Sussurrò ancora, la voce sottile, lo sguardo ancora fisso su di me, e le labbra serrate, che poi dopo quell'affermazione presero una leggera curva e un sorriso sghembo apparve sul suo viso.

«Avevo altra scelta?» Chiesi poi, dissentì, come se non lo sapessi già. Si avvicinò a me e io indietreggiai.

«Cosa vuoi?»

Osai chiedergli, non rispose, ma invece scoppiò a ridere, cosa aveva tanto da ridersela? Dopo tutto gli avevo fatto una domanda. «Non lo immagini?» Avanzò ancora mentre io facevo un altro passo indietro, e lui uno avanti e io ancora uno indietro, presto o tardi mi ritrovai spalle al muro mentre deglutivo e lui era a un centimetro dal mio volto.

«Spogliati!»

Anyway.

Ciao a tutte, non è la prima volta che pubblico su wattpad, ma ho archiviato le mie storie, sì, sono diventate delle inutili bozze. E' che non mi piacevano più, non che questa sia un capolavoro, ma spero che almeno a voi piaccia.

Detto questo che dire, cosa pensate che farà Harry? E Louis? Secondo voi nascerà qualcosa tra i due? Fatemi sapere se la storia vi piace o meno con un commento, e se proprio vi piace "troppissimo", lasciatemi un voto.

Alla prossima, baci Rikkucina.

Someday maybe. || Larry Stylinson. [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora